• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.9/02756/017 in sede di esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, recante "Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/2756/17 presentato da ROSETTA ENZA BLUNDO
mercoledì 5 aprile 2017, seduta n. 802

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, recante "Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017";
premesso che:
il decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77 recante "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abbruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile", all'articolo 3 regola la ricostruzione e la riparazione delle abitazioni private e di immobili ad uso non abitativo;
tale disposizione consente, alle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile 2009, di richiedere contributi per la ricostruzione o la riparazione di immobili adibiti ad abitazione principale o, in alternativa, per l'acquisto di nuove abitazioni sostitutive dell'abitazione principale distrutta;
l'acquisto dell'abitazione sostitutiva comporta - per espressa previsione di legge - il contestuale trasferimento al patrimonio comunale dell'abitazione distrutta;
l'articolo 3 del provvedimento in esame, al comma 1-decies, interviene nel merito della citata disposizione, precisando che l'acquisto delle abitazioni equivalenti in sostituzione dell'abitazione principale distrutta, è consentita solo all'interno dello stesso Comune, escludendo quindi la sua applicabilità - come finora consentito - su tutto il territorio nazionale;
premesso altresì che:
la lungaggine e la farraginosità delle procedure per la riparazione degli immobili, hanno portato molti cittadini aquilani ad optare per la soluzione dell'acquisto delle abitazioni equivalenti in sostituzione dell'abitazione distrutta;
il Comune de L'Aquila si trova, pertanto, ad oggi, nella proprietà di un numero rilevante di abitazioni, le cui modalità di gestione non sembrano essere state chiarite. Il sistema dell'acquisto equivalente vede lo Stato stanziare e spendere fondi per la ricostruzione per ben due volte: una con riferimento all'inserimento nel piano di ricostruzione con fondi pubblici delle abitazioni distrutte o lesionate, che vengono poi acquisite al patrimonio comunale, l'altra con il valore dell'immobile corrisposto al proprietario, sempre con fondi statali destinati alla ricostruzione, per l'acquisto di altra abitazione di valore equivalente;
impegna il Governo:
a prevedere misure volte a regolare l'acquisto delle abitazioni equivalenti in sostituzione dell'abitazione principale distrutta, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera a), del decreto legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, con l'obiettivo di ridurre progressivamente fino alla totale eliminazione, la possibilità di ricorrere a tale opzione;
ad emanare linee guida per gli Enti Locali al fine di indirizzare e vigilare sulle modalità di gestione del patrimonio immobiliare di cui il Comune entra in possesso a seguito della cessione da parte dei privati che hanno optato per una nuova abitazione.
(numerazione resoconto Senato G3.100)
(9/2756/17)
BLUNDO, MANGILI, LEZZI, BULGARELLI, PUGLIA