• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/01897 BLUNDO, MARTON, MOLINARI, PEPE, BATTISTA, BOTTICI, BUCCARELLA, GAETTI, MONTEVECCHI, PETROCELLI, CASTALDI, SCIBONA, PUGLIA, SIMEONI, PAGLINI, FUCKSIA, DONNO - Al Ministro dell'economia e...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01897 presentata da ROSETTA ENZA BLUNDO
giovedì 20 marzo 2014, seduta n.214

BLUNDO, MARTON, MOLINARI, PEPE, BATTISTA, BOTTICI, BUCCARELLA, GAETTI, MONTEVECCHI, PETROCELLI, CASTALDI, SCIBONA, PUGLIA, SIMEONI, PAGLINI, FUCKSIA, DONNO - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:

nell'ultimo "Rapporto annuale sui lineamenti di politica del Governo in materia di controllo dell'esportazione, dell'importazione e del transito dei materiali d'armamento" sono state riscontrate autorizzazioni per circa 2,7 miliardi di euro per l'esportazione di armamenti e ulteriori 2.979.152.817 euro per le effettive consegne dei materiali militari. Il maggiore acquirente è stato Israele, soprattutto per l'ordinativo dalla Alenia Aermacchi di 30 velivoli addestratori M-346 e altro materiale per un valore complessivo di quasi 473 milioni di euro. Tra i principali destinatari, oltre agli Stati Uniti (419 milioni di euro), figurano l'Algeria con 263 milioni di euro, l'Arabia Saudita con 245 milioni di euro, il Turkmenistan, con 216 milioni e soprattutto la Turchia con 1.483 milioni;

ai sensi dell'art. 5 della legge n. 185 del 1990 è obbligatorio presentare al Parlamento il rapporto entro il 31 marzo di ciascun anno. Tuttavia da alcuni anni non può non essere evidenziata la costante assenza dell'allegato denominato "Riepilogo in dettaglio suddiviso per Istituti di Credito", nel quale devono essere indicate le singole operazioni di esportazione di armi italiane autorizzate dal Ministero dell'economia e delle finanze agli istituti di credito;

considerato che secondo alcune accurate analisi effettuate dall'istituto di ricerche internazionale "Archivio disarmo", le industrie italiane hanno esportato nell'ultimo biennio più di un miliardo di euro di armi leggere e le partite più ragguardevoli sono state acquistate, direttamente o attraverso triangolazioni commerciali, anche da Paesi che hanno combattuto o stanno combattendo contro i soldati italiani impegnati in azioni di peace keeping, e in ogni caso verso Paesi sottoposti a politiche internazionali di embargo, in cui sono in atto conflitti e si riscontrano gravi violazioni dei diritti umani,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda attivarsi al fine di reinserire nel rapporto l'allegato che riporta le indicazioni delle singole operazioni autorizzate dal Ministero dell'economia agli istituti di credito, relative all'esportazione di armi italiane, denominato "Riepilogo in dettaglio suddiviso per Istituti di Credito";

se abbia l'intenzione di provvedere all'integrazione e alla pubblicazione dell'allegato, anche in riferimento agli anni 2011, 2010 e 2009, come previsto dalla legge;

se non ritenga opportuno, alla luce della costante inosservanza di quanto disposto dalla legge n. 185 del 1990, aumentare, soprattutto a livello internazionale, gli standard di controllo, estendendoli anche alle armi leggere;

se intenda altresì verificare l'effettivo stato di applicazione della legge, tenuto conto delle numerose modifiche subite dalla stessa nel corso degli ultimi anni e della sua ormai residua capacità di assicurare controlli e trasparenza sui trasferimenti di armi.

(4-01897)