• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03672 ORELLANA, LANIECE, FRAVEZZI, BENCINI, URAS, Fausto Guilherme LONGO - Al Ministro dell'interno - Premesso che: in data 1° luglio 2016 la Cgil ha depositato presso la Corte di cassazione...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03672 presentata da LUIS ALBERTO ORELLANA
mercoledì 12 aprile 2017, seduta n.807

ORELLANA, LANIECE, FRAVEZZI, BENCINI, URAS, Fausto Guilherme LONGO - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

in data 1° luglio 2016 la Cgil ha depositato presso la Corte di cassazione oltre 3 milioni di firme complessive in relazione a tre quesiti referendari relativi alle modifiche all'articolo 18 sui licenziamenti illegittimi contenute nel "Jobs act" (legge n. 183 del 2014), alle norme sui voucher e lavoro accessorio e alle limitazioni introdotte sulla responsabilità solidale in materia di appalti;

in data 11 gennaio 2017 la Corte costituzionale ha dato il via libera a 2 dei 3 quesiti abrogativi proposti dalla Cgil, ovvero quelli relativi al lavoro accessorio e in materia di responsabilità solidale negli appalti;

sulla scia della decisione della Consulta, in data 14 marzo 2017 il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto per l'indizione dei referendum relativi all'abrogazione di disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti e all'abrogazione di disposizioni sul lavoro accessorio, stabilendo che le consultazioni referendarie si sarebbero svolte domenica 28 maggio 2017;

tenuto conto che:

il 17 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge n. 25 del 2017, recante "Disposizioni urgenti per l'abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio nonché per la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti", che, se convertito nei tempi utili, potrebbe portare alla decadenza dei 2 referendum proposti dalla Cgil, in quanto il decreto soddisfa le richieste dei quesiti referendari;

il 6 aprile è stato approvato dalla Camera dei deputati il disegno di legge AC 4373 di conversione del decreto-legge n. 25 del 2017 che è al momento all'esame del Senato (AS 2784);

qualora il decreto-legge venisse convertito in legge dal Parlamento, la Corte di cassazione sarà chiamata ad esprimersi sulla decadenza dei referendum previsti per il 28 maggio;

considerato che:

al momento, la macchina organizzativa per le elezioni referendarie del 28 maggio si è già attivata e molti Comuni hanno intrapreso attività onerose per adempiere al meglio agli obblighi previsti per legge, senza avere però la certezza che il referendum si svolgerà e rischiando spreco di tempo e di denaro pubblico;

il Comune di Linarolo (Pavia) ha sottoposto tali problematicità ad Anci Lombardia, che in una risposta del 7 aprile 2017 ha espresso condivisione per le preoccupazioni dei Comuni, chiamati ad intraprendere attività dispendiose e gravose senza avere la conferma dello svolgimento del referendum; l'Associazione ha chiesto, inoltre, al Governo il rimborso integrale delle spese che gli enti locali sono costretti a sostenere per adempiere agli obblighi di legge,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle problematiche espresse da molti Comuni italiani e condivise da Anci Lombardia in merito alla consultazione referendaria del 28 maggio e se non intenda, qualora i quesiti referendari decadessero, attivarsi per provvedere al rimborso integrale delle spese sostenute dalle amministrazioni comunali per tale finalità.

(3-03672)