Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/16329 a seguito dell'entrata in vigore della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente in Europa, e del decreto legislativo di recepimento n. 155 del 2010, la regione...
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-16329presentato daFANTINATI Mattiatesto diMercoledì 19 aprile 2017, seduta n. 781
FANTINATI. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere – premesso che:
a seguito dell'entrata in vigore della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente in Europa, e del decreto legislativo di recepimento n. 155 del 2010, la regione Veneto ha avviato il processo di aggiornamento del vigente piano regionale di tutela e risanamento dell'atmosfera, approvato dal consiglio regionale veneto con deliberazione n. 57 dell'11 novembre 2004;
la direttiva afferma, tra le premesse, che, ai fini della tutela della salute umana e dell'ambiente nel suo complesso, è particolarmente importante combattere alla fonte l'emissione di inquinanti nonché individuare e attuare le più efficaci misure di riduzione delle emissioni a livello locale, nazionale e comunitario;
il decreto legislativo n. 155 del 13 agosto 2010 è finalizzato ad individuare obiettivi di qualità dell'aria ambiente volti a evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana e per l'ambiente nel suo complesso;
per violazione della direttiva 2008/50/CE (mancato rispetto dei valori limite del particolato PM10) sono in corso due procedura di infrazione – n. 2015/2043 e n. 2014/2147 – e con nota del 28 maggio 2015, la Commissione ha inviato all'Italia una lettera di costituzione in mora che vede direttamente coinvolta anche la regione Veneto;
con deliberazione del consiglio regionale n. 90 del 19 aprile 2016 è stato approvato l'aggiornamento del piano regionale di tutela e risanamento dell'atmosfera (P.R.T.R.A.), il quale nell'intento di rispettare gli obiettivi di qualità dell'aria posti dalle direttive europee e dalla normativa nazionale, individua misure strutturali e permanenti da attuare su aree vaste;
nei mesi scorsi, la qualità dell'aria in provincia di Verona è finita sotto osservazione, nell'ambito di una campagna di monitoraggio realizzata da Legambiente Verona;
a San Martino Buon Albergo, comune veronese di circa 15 mila abitanti, la centralina installata sulla facciata del municipio ha rilevato il superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo dei livelli di polveri sottili PM10 nei sei giorni in cui è stata condotta l'indagine, dal 28 gennaio al 2 febbraio 2017;
la presidente di Legambiente Verona, Chiara Martinelli, ha evidenziato che i risultati «hanno confermato l'allarme generalizzato che riguarda tutto il Veneto. Nel 2016 la provincia di Verona si è aggiudicata il diciannovesimo posto nella classifica delle città italiane con la peggiore qualità dell'aria. Non ci sono più dubbi, questo tema deve diventare una priorità da un punto di vista amministrativo. Le responsabilità non possono più essere banalmente ricondotte a sfavorevoli condizioni climatiche» –:
di quali elementi disponga il Governo circa le misure per il mantenimento e il risanamento della qualità dell'aria adottate nella regione Veneto nel corso dell'ultima consiliatura, considerato il frequente superamento dei limiti di più inquinanti in molti comuni della provincia;
se non si ritenga d'intervenire, per quanto di competenza, al fine di limitare il superamento dei valori limite scongiurando, così, l'apertura di procedure d'infrazione dell'Europa a carico del nostro Paese. (4-16329)