• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/11166    in data 18 aprile 2017 è crollata una campata dell'asta di svincolo per Marene, in provincia di Cuneo, al chilometro 61,300, in località Fossano, distruggendo un'auto dei carabinieri che...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11166presentato daPELLEGRINO Serenatesto diMercoledì 19 aprile 2017, seduta n. 781

   PELLEGRINO, MARCON, AIRAUDO, BRIGNONE, CIVATI, COSTANTINO, DANIELE FARINA, FASSINA, FRATOIANNI, GIANCARLO GIORDANO, GREGORI, ANDREA MAESTRI, PAGLIA, PALAZZOTTO, PANNARALE, PASTORINO e PLACIDO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   in data 18 aprile 2017 è crollata una campata dell'asta di svincolo per Marene, in provincia di Cuneo, al chilometro 61,300, in località Fossano, distruggendo un'auto dei carabinieri che sono rimasti, per fortuna, illesi;
   non è il primo caso ma l'ultimo di una gravissima sequenza; il 9 marzo 2017 un ponte è crollato ponte 167, al chilometro 235+800, all'altezza di Camerano (Ancona), tra Loreto e Ancona Sud, una strada a lunga percorrenza, schiacciando un'auto in transito causando due vittime e tre feriti; il 28 ottobre 2016 è stato il cavalcavia di Annone, vicino a Lecco, a crollare sotto il peso di un tir che portava un carico di bobine d'acciaio. L'autoarticolato precipitando travolse le auto che stavano passando sulla strada sottostante. Il bilancio è stato di un morto e quattro feriti;
   il vicepresidente dell'Ordine degli ingegneri della provincia di Cuneo ha dichiarato: «L'ipotesi più probabile, alla luce delle foto che ho visto, è questa: il viadotto pare in parte prefabbricato, cioè composto all'interno da cavi pretensionati. Mi pare abbia ceduto un giunto, nel quale si vedono cavi tranciati, cedendo il giunto, si è verificato il cosiddetto “crollo a ginocchio”, cioè il cedimento del giunto dall'altra parte, la rottura potrebbe essere stata provocata da problemi di manutenzione»;
   è inaccettabile che in Italia ponti e viadotti crollino con una frequenza tale da rappresentare un potenziale pericolo per gli utenti delle strade che hanno il diritto ad una mobilità con standard elevati di sicurezza;
   non è, altresì, ammissibile che costruzioni che hanno poco più di 25 anni possano esporre a questi rischi la popolazione; a questo punto è necessario che Anas, effettui verifiche accurate sulla sicurezza di tutte le strutture simili sul territorio nazionale –:
   quali iniziative urgenti intenda assumere, per le parti di propria competenza, al fine di effettuare una verifica di tutti i ponti sulle rete stradale e autostradale nazionale e di garantire la mobilità in piena sicurezza e, in tale contesto, come intenda garantire che la realizzazione degli stessi, a partire dall'utilizzo di materiali adeguati, e i controlli e le manutenzioni periodiche su ponti e cavalcavia siano attentamente monitorati, verificati e certificati da Anas. (5-11166)