• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/11233    mentre il Consiglio d'Europa decideva l'avvio del monitoraggio sul rispetto dei diritti umani, la democrazia e il rispetto della legge all'indomani dell'esito del referendum in Turchia...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11233presentato daSCOTTO Arturotesto diGiovedì 27 aprile 2017, seduta n. 785

   SCOTTO, CIMBRO, PIRAS e FRANCO BORDO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   mentre il Consiglio d'Europa decideva l'avvio del monitoraggio sul rispetto dei diritti umani, la democrazia e il rispetto della legge all'indomani dell'esito del referendum in Turchia macchiato da pesanti irregolarità, nella mattina del 25 aprile 2017 decine di aerei turchi hanno bombardato postazioni delle YPG in Siria, dei peshmerga nel Kurdistan iracheno e delle milizie yazide a Sinjair provocando diverse decine di morti e feriti anche tra la popolazione civile;
   le milizie curde prese di mira dall'aviazione di Ankara sono alleate della coalizione internazionale di contrasto a Daesh e sono direttamente impegnate sul fronte della liberazione di Raqqa in Siria e Mosul in Iraq da Daesh;
   non è la prima volta che il Governo turco assume decisioni di questo tipo senza alcun coordinamento con la coalizione che si batte contro Daesh e profonda preoccupazione è stata espressa dal dipartimento di Stato USA su quanto accaduto;
   le YPG insieme alle Forze democratiche siriane sono un alleato strategico nella battaglia a Daesh per cui le azioni del Governo turco appaiono particolarmente gravi;
   in questi anni è stata da più parti documentata la responsabilità del Governo turco nell'aver permesso che membri di Daesh e di altri gruppi jihadisti entrassero in Turchia e potessero muoversi liberamente nel Paese arrivando ai valichi di frontiera con la Siria in quella che è stata definita «l'autostrada della jihad», garantendo loro supporto logistico e rifornimenti;
   mentre la Turchia conduce questi attacchi in Siria e in Iraq, in soli 9 mesi, 150.000 persone sono state licenziate dai propri posti di lavoro, 100.000 persone risultano essere sotto inchiesta di cui 44.000 imprigionate in attesa di processo, compresi 14 deputati del partito HDP, 3.994 magistrati sospesi dalle loro funzioni di cui 3.659 obbligati a dimettersi, 177 media chiusi, 150 giornalisti imprigionati, 2.300 licenziati, oltre a circa 2.100 istituzioni scolastiche e universitarie chiuse, circa 1.800 associazioni e fondazioni chiuse;
   soltanto nella giornata del 26 aprile 2017 sono state arrestate più di mille persone a fronte di 3.224 mandati di cattura emessi nello stesso giorno contro la presunta rete golpista di Fetullah Gulen;
   in nome della lotta al terrorismo sono stati rasi al suolo intere città e quartieri curdi come Cizre e Sur, nel sud est del Paese provocando migliaia di morti e centinaia di migliaia di sfollati –:
   se il Governo non intenda adottare le iniziative di competenza affinché il Governo turco sia richiamato alle sue responsabilità e, in particolare, quali iniziative intenda adottare, in sede europea e in sede Nato, nei confronti della Turchia affinché cessino immediatamente gli attacchi turchi in Siria e in Iraq contro le formazioni curde che combattono contro Daesh;
   se non ritenga il Governo di promuovere in sede Nato, con gli altri partner della coalizione internazionale di contrasto a Daesh, una no-fly zone nel nord della Siria e nel nord dell'Iraq;
   quali iniziative urgenti intenda assumere il Governo nei confronti della Turchia in aggiunta a quanto previsto dal Consiglio d'Europa, affinché sia posta fine alla repressione contro le opposizioni democratiche, la magistratura, la stampa e le minoranze presenti nel Paese;
   come il Governo intenda, anche alla luce dei recenti casi e in particolare di quello di Gabriele Del Grande, tutelare i diritti dei concittadini italiani che debbano recarsi in Turchia, anche allo scopo di documentare lo stato della democrazia e dei diritti civili e politici. (5-11233)