• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04262 in queste settimane diversi organi di stampa raccontano della protesta nazionale dell'ANSCA, Associazione nazionale centri soccorso autoveicoli, causata dalla difficile situazione che le aziende...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04262presentato daGALLINELLA Filippotesto diLunedì 31 marzo 2014, seduta n. 201

GALLINELLA e CIPRINI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
in queste settimane diversi organi di stampa raccontano della protesta nazionale dell'ANSCA, Associazione nazionale centri soccorso autoveicoli, causata dalla difficile situazione che le aziende italiane di soccorso autoveicoli stanno affrontando: chiamate comunque ad adempiere alle loro obbligazioni nei confronti delle stazioni appaltanti e ad assolvere a tutti gli oneri fiscali, oltre che i costi correnti di gestione, da anni non ricevono dallo Stato il pagamento delle spese di custodia dei veicoli oggetto di sequestro amministrativo, fermo e rimozione;
l'ultimo pagamento massiccio, secondo quanto si apprende dai rappresentanti dell'ANSCA, risale al 2006; da allora soltanto piccole elargizioni una tantum completamente insufficienti a coprire i costi di queste importanti attività;
le aziende interessate, infatti, si occupano del soccorso stradale e della custodia giudiziaria dei veicoli rimossi dalle strade – svolgendo anche una particolare funzione di ordine pubblico – ed è evidente che i costi sia per l'affitto dei locali o luoghi in cui rimette tali veicoli, sia per gli operai che lavorano e si occupano del trasporto e della custodia è ingente, ed è oggi coperto solo grazie ad attività alternative esercitate dai titolari dei centri di soccorso;
l'associazione ha inviato qualche giorno fa una lettera a tutti i prefetti d'Italia per sollecitare i Ministri competenti a trovare una soluzione per non annientare un settore importante per il nostro Paese e per non lasciare senza futuro migliaia di cittadini;
secondo i dati avanzati dall'ANSCA, si tratterebbe di ben 50 mila famiglie italiane;
si parla di cifre ingenti; basti pensare che nella sola provincia di Terni la cifra dei crediti non riscossi supera i 500 mila euro; dal 2012, secondo quanto dichiarato da alcuni esponenti delle aziende ternane preposte al soccorso stradale, non viene erogato un solo centesimo per queste attività, a fronte di costi che invece crescono in maniera esponenziale –:
se, in base alla situazione esposta in premessa, abbiano elaborato o stiano elaborando, per quanto di competenza, delle soluzioni per far fronte alla situazione di queste aziende che, da un giorno all'altro, rischiano la chiusura. (4-04262)