• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/01785    Cristian Provvisionato, 43enne residente a Cornaredo (Milano) dal 1o settembre 2015 è trattenuto in Mauritania dalle autorità dello Stato. Dopo circa due settimane dal suo arrivo nel...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01785presentato daTRIPIEDI Davidetesto diMercoledì 3 maggio 2017, seduta n. 788

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   Cristian Provvisionato, 43enne residente a Cornaredo (Milano) dal 1o settembre 2015 è trattenuto in Mauritania dalle autorità dello Stato. Dopo circa due settimane dal suo arrivo nel Paese, dove si era recato per conto della Vigilar Group, con sede a Milano, che lo aveva assunto a marzo 2015, società italiana che commercializza prodotti tecnologici per le intercettazioni e il controllo remoto di dispositivi elettronici, Provvisionato è tuttora trattenuto all'interno di un'accademia di polizia nella capitale Nouakchott;
   Provvisionato, di professione bodyguard, ad agosto 2015 fu contattato da Davide Castro, titolare insieme al padre Francesco della Vigilar Group, per partire in Mauritania e sostituire un esperto di open source intelligence, Leonida Reitano, che doveva rientrare in Italia. Provvisionato avrebbe dovuto partecipare ad un meeting con il governo locale per la presentazione della Wolf Intelligence, azienda tedesca dello stesso settore della Vigilar Group, il cui titolare è l'indiano Manish Kumar. Provvisionato, non avendo alcuna conoscenza nel campo del cyberspionaggio, venne rassicurato da Castro riguardo alla sua che sarebbe dovuta essere una presenza di facciata al meeting che però non si è mai tenuto. Dopo questo evento, Provvisionato è stato trattenuto dalle autorità mauritane senza alcuna reale motivazione;
   del tutto particolare risulta essere tutta la vicenda giuridica vissuta da Provvisionato. Solo dopo sei mesi dal suo arresto sarebbe stata formulata nei suoi confronti l'accusa di far parte di una banda internazionale finalizzata alla truffa informatica ai danni dello Stato mauritano nel settore della sicurezza. A distanza di poco più di un anno, a quanto consta agli interpellanti, tale accusa sarebbe stata annullata dal giudice che sta seguendo il caso e che ha portato Provvisionato ad essere, allo stato attuale, trattenuto in Mauritania senza alcun capo d'accusa. Provvisionato non è mai stato interrogato alla presenza di un avvocato e non è mai comparso davanti a una corte. I differenti avvocati difensori mauritani ed italiani che si sono susseguiti nel corso del tempo, hanno considerato la vicenda da loro seguita una sorta di scambio di ostaggi ed un sequestro di persona;
   destano particolari preoccupazioni le condizioni di salute di Provvisionato, da anni diabetico e che quindi necessita di insulina e medicinali specifici. Nel primi mesi di detenzione, Provvisionato ha perso 30 chili di peso. La madre di Cristian Provvisionato, la signora Doina Coman, insieme al marito si è recata a febbraio 2016 in Mauritania per andarlo a trovare, ma è stato riconosciuto dai genitori solo dopo essersi alzato in piedi a causa delle sue precarie condizioni di salute. I genitori hanno chiesto al Governo della Mauritania di rilasciare loro figlio quanto prima. Considerano sia necessario farlo perché ritengono sia innocente ma soprattutto perché le sue condizioni di salute si stanno rapidamente aggravando. I genitori hanno la convinzione che il figlio sia stato volutamente coinvolto in un'azione tesa a suo discapito;
   la madre di Provvisionato a fine aprile 2017 ha iniziato, partendo da Siena, una marcia verso Roma con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica;
   Cristian Provvisionato ha annunciato di voler iniziare dal 1o maggio 2017, nel caso non venga liberato prima di questa data, uno sciopero della fame come forma di protesta per la sua ingiusta detenzione;
   in data 26 aprile 2017, il Ministro interpellato ha incontrato a Roma la signora Coman per discutere della vicenda che coinvolge suo figlio;
   diverse sono state le missioni diplomatiche italiane in Mauritania allo scopo di individuare la miglior strada per liberare Provvisionato dalla sua prigionia. Gli interpellanti ritengono che l'azione diplomatica svolta dai preposti rappresentanti istituzionali in Italia e in Marocco sia stata costante e molto intensa, ma poco concreta. Considerano necessario fare uno sforzo determinante per poter riportare al più presto in Italia il signor Cristian Provvisionato, soprattutto a causa del suo essere trattenuto, e quindi privato della libertà, senza alcun capo d'imputazione e per le sue condizioni di salute sempre più precarie –:
   se dalla Mauritania siano state trasmesse rogatorie e, nel caso ve ne siano state, quali riscontri abbiano fornito le autorità italiane;
   nel caso siano state ricevute eventuali rogatorie dalle autorità italiane preposte, quali siano gli indicati attuali capi di imputazione per cui si sta trattenendo il signor Provvisionato in Mauritania e se il procedimento esistente riguardi solo Provvisionato o anche altri soggetti;
   riguardo alla vicenda, che vede coinvolto il sopracitato signor Provvisionato, se siano state avviate indagini dalla autorità giudiziaria italiana;
   nel caso sia stata ricevuta, quale sia la risposta alla rogatoria trasmessa dall'Italia e, in caso di mancata risposta, quali iniziative intenda intraprendere il Governo in merito;
   se dall'Italia siano state inviate rogatorie nei confronti della Germania o di altri dei Paesi coinvolti nella vicenda sopraindicata e, nel caso ve ne siano state, quali riscontri abbiano dato le autorità straniere;
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere il Governo al fine di assicurare le regolari cure in Mauritania per la patologia diabetica di cui soffre il signor Cristian Provvisionato che, se non curata adeguatamente, può portare a danni fisici permanenti;
   quali ulteriori iniziative diplomatiche intenda intraprendere il Governo al fine di arrivare alla liberazione o alla richiesta di estradizione del signor Cristian Provvisionato, in funzione del fatto che quelle sinora adottate non hanno ancora sortito gli effetti sperati.
(2-01785) «Tripiedi, Di Battista, Pesco, Ciprini, Chimienti, Lombardi, Frusone, Dall'Osso, Villarosa, Alberti, Spessotto, Scagliusi, Grande, Del Grosso, Mantero, Silvia Giordano, Zolezzi, Parentela, Grillo, Lorefice, Paolo Nicolò Romano, Carinelli, Cancelleri, Busto, De Rosa, D'Uva, D'Ambrosio, Daga, Toninelli, Basilio, Paolo Bernini, Massimiliano Bernini, Cozzolino, Liuzzi, Baroni, Da Villa, Vallascas, Crippa, Della Valle, Sibilia, Cecconi, Battelli, Petraroli, Agostinelli, Colletti, Manlio Di Stefano, Luigi Gallo, Marzana, Ferraresi, Vignaroli, Caso, Micillo, Tofalo».