• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/01251    premesso che:     nel mese di aprile 2017 molte regioni del nostro Paese sono state colpite da fenomeni atmosferici, inusuali per questa stagione, che hanno causato gravissimi...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01251presentato daAGOSTINI Lucianotesto diGiovedì 4 maggio 2017, seduta n. 789

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    nel mese di aprile 2017 molte regioni del nostro Paese sono state colpite da fenomeni atmosferici, inusuali per questa stagione, che hanno causato gravissimi danni a colture ed allevamenti;
    la forte ed improvvisa escursione termica nel periodo della fioritura, verificatasi peraltro dopo una fase di siccità, ha compromesso il raccolto di molte produzioni tra cui i vigneti, gli ulivi, la frutta, gli ortaggi oltre ad arrecare malattie spesso fatali agli animali da allevamento;
    secondo le associazioni del settore i danni, solo per il maltempo delle scorse settimane ammonta a circa 100 milioni di euro. Le regioni maggiormente interessate sono state le seguenti:
     Valle d'Aosta: sono state colpite dal gelo le vigne più alte d'Italia nella zona del vino Blanc de Morgex e de La Salle;
     Piemonte: nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, ma anche in quelle di Vercelli e Novara si registrano gravi danni a causa delle brinate notturne sulle piante da frutto, sui vigneti, sugli ortaggi, anche in serre. Risulta danneggiata la fioritura delle acacie e vi sono problemi per i grandi vini come il Gattinara e il Ghemme;
     Lombardia: si registrano danni a vigneti, frutta e ortaggi, mentre alcune serre sono state scoperchiate dal forte vento. In Valtellina il maltempo ha colpito i vigneti doc e igt. Vi sono problemi anche per i vigneti del Bergamasco e del Bresciano (Grumello, Franconia e Marzemino). Tra Milano e Lodi vi sono forti preoccupazioni per le piantine di mais e per i campi di foraggio zootecnico. In Brianza si registrano perdite su zucchine, fagioli, fagiolini e sulla patata bianca di Oreno. Nel Pavese il gelo ha bruciato ciliegie, albicocche e vigneti sino all'80 per cento. Nel Mantovano le gelate si sono aggiunte alle grandinate di Pasqua che avevano provocato danni fino al 100 per cento alle coltivazioni di pere, pomodori e uva per il Lambrusco;
     Veneto: sui Colli Berici (Vicenza) danni da gelate nei vigneti con 70-80 per cento di perdita del raccolto di Merlot, Cabernet. Nella zona di Lonigo risultano devastate le viti di Pinot grigio e bianco, Prosecco e Chardonnay. A Padova, sui Colli euganei è previsto un calo di produzione di Glera, Moscato giallo e Raboso. In pianura, soprattutto nella Bassa Padovana la brina ha distrutto lattughe e fagiolini appena trapiantati;
     Emilia Romagna: oltre tre milioni di piantine di pomodoro sono state distrutte a causa del gelo, nella provincia di Parma, 450 ettari di vigneti impiantati nell'ultimo anno sono pesantemente danneggiati nel Reggiano dove si registrano anche danni ai campi di mais. Si segnalano problemi ai frutteti di susini e ciliegie nella zona di Vignola nel modenese e nell'Alto Ferrarese;
     Toscana: nella Valdichiana aretina e nelle zone del Chianti fiorentino sono stati rilevati danni alle piante da frutto in piena fioritura. Sulla costa pisana e livornese fino alla Maremma, la brina ha colpito gli ortaggi a pieno campo come lattughe, fagiolini e pomodori appena trapiantati;
     Lazio, Umbria e Marche: i danni causati dal maltempo hanno aggravato la situazione, già drammatica, per gli allevamenti zootecnici e le aziende ortofrutticole colpiti dai recenti terremoti. Si registrano gravi problemi legati ai mezzi strumentali, alla gestione del bestiame ed alla logistica;
     Campania: vi sono state forti gelate nell'agro aversano, nel giuglianese, nella fascia pedemontana di Caserta che hanno colpito ortaggi, patate e pomodori, con una previsione di circa il 40 per cento di danni. Si registrano problemi anche ai vigneti in alcune zone della valle telesina nel beneventano e ai meleti di Annurca;
     Sardegna: migliaia di ettari di vigneti sono stati distrutti dalle gelate nella zona di Sassari;
    alcune regioni, in seguito a tali danni, hanno già avviato le pratiche per richiedere Io stato di calamità naturale;
    questi eventi calamitosi, il cui numero e la cui frequenza sta aumentando esponenzialmente a causa dei cambiamenti climatici, sta compromettendo non solo il reddito ma l'esistenza stessa di numerose aziende agricole dislocate in tutto il Paese;
    secondo quanto reso noto dalle associazioni di categoria sulla base dei dati del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) gli eventi calamitosi causati dai cambiamenti climatici hanno provocato in Italia danni alla produzione agricola nazionale, alle strutture e alle infrastrutture per un totale di oltre 14 miliardi di euro nel corso dell'ultimo decennio;
    il Fondo di solidarietà nazionale (Fsn), istituito con la legge n. 185 del 14 febbraio 1992, ha l'obiettivo di promuovere principalmente interventi di prevenzione per far fronte ai danni alle produzioni agricole e zootecniche, alle strutture aziendali agricole ed alle infrastrutture agricole, nelle zone colpite da calamità naturali o eventi eccezionali, entro i limiti delle risorse disponibili sul Fondo stesso. Le tipologie di intervento previste sono:
     a) misure volte a incentivare la stipula di contratti assicurativi contro i danni della produzione e delle strutture;
     b) interventi compensativi, esclusivamente nel caso di danni a produzioni e strutture non inserite nel piano assicurativo agricolo annuale, finalizzati alla ripresa economica e produttiva delle imprese agricole che hanno subito danni;
     c) interventi di ripristino delle infrastrutture connesse all'attività agricola, tra cui quelle irrigue e di bonifica, compatibilmente con le esigenze primarie delle imprese agricole;
    va comunque rimarcato (proprio per la carenza di risorse presenti nel Fondo di solidarietà nazionale rispetto alle richieste di risarcimento) come lo strumento attualmente disponibile per contrastare con efficacia il fenomeno dei danni agricoli causati dal maltempo sia costituito dalle assicurazioni attivate dalle imprese stesse. Purtroppo, però, l'attuale sistema assicurativo presenta gravi ritardi nell'erogazione dei contributi statali previsti, incertezze normative ed ostacoli burocratici;
    tutte queste problematiche hanno di fatto disincentivato negli ultimi due anni il sistema italiano delle assicurazioni contro le avversità atmosferiche (nonostante un trend positivo che era durato dal 2006 al 2014) con una significativa riduzione del valore delle produzioni agricole cautelate,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per prevedere ulteriori interventi mirati per sostenere le imprese agricole colpite da eventi atmosferici calamitosi proprio in relazione alla cadenza ripetuta di tali fenomeni ed alla gravità dei danni subiti;
   ad assumere iniziative per risolvere le criticità che gravano sulle polizze agricole contro le avversità atmosferiche al fine di promuovere un modello assicurativo che salvaguardi con efficacia l'intero settore ed in particolare:
    a) ad assumere iniziative per corrispondere i pagamenti non ancora versati alle aziende relative al Psrn – Programma di sviluppo rurale nazionale per gli anni 2015 e 2016;
    b) a promuovere un sistema assicurativo (intervenendo fin dal piano assicurativo nazionale per il 2018) basato su pacchetti di avversità atmosferiche realmente confacenti alle esigenze delle imprese agricole;
    c) ad assumere iniziative per contenere i costi e snellire gli adempimenti burocratici per le aziende agricole che attivano una polizza.
(7-01251) «Luciano Agostini, Terrosi, Carra, Falcone, Romanini, Ferrari, Giulietti, Lattuca, Lodolini, Manzi, Rocchi, Valiante, Carella, Berlinghieri, Scuvera, Ferro, Carrescia, Cenni, Miotto, Capozzolo, Garavini, Lavagno».