• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00721 in data 15 marzo 2014 dal sito del quotidiano Il Corriere della Sera un articolo a firma di Alessandro Fulloni riportava la seguente notizia dal titolo «Arsenico nell'acqua: tutta Italia...



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00721presentato daZACCAGNINI Adrianotesto diMartedì 1 aprile 2014, seduta n. 202

ZACCAGNINI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
in data 15 marzo 2014 dal sito del quotidiano Il Corriere della Sera un articolo a firma di Alessandro Fulloni riportava la seguente notizia dal titolo «Arsenico nell'acqua: tutta Italia rientra nei parametri, il Lazio no» nell'articolo si descriveva come «Nella regione maglia nera 10 anni “non sono stati sufficienti” a risolvere l'emergenza. Il rapporto dell'Autorità per l'energia: prevista la riduzione delle bollette per i “disagi subiti dall'utenza”. Problemi a Roma, Latina e Viterbo per 281.614 persone [...] Sono impietosi, quei puntolini rossi che compaiono sulla cartina ufficiale elaborata dall'istituto superiore di sanità e che raccontano l'andamento dell'emergenza arsenico, segnalata all'Italia dà Bruxelles già nel 2004. La mappa spiega come la questione dei quantitativi “fuorilegge” della sostanza venefica disciolta nell'acqua sia stata affrontata, e progressivamente risolta, in tutte le regioni. Salvo che nel Lazio. [...] Il perché del ritardo resta tutto da chiarire: leggerezza, sottovalutazione dell'allarme, scarsa voglia di spendere nelle apparecchiature di filtraggio. Non bastasse, sui ritardi di regione Lazio (le giunte che si sono susseguite dalla prima allerta Ue sono quelle Storace, Marazzo, Polverini e Zingaretti), [...] Indice puntato anche contro l'Arsial, (l'Agenzia regionale per l'agricoltura) in questi giorni sotto accusa per le inefficienze mostrate nella gestione dell'emergenza esplosa negli acquedotti di due municipi romani: XIV E XV. L'Autorithy all'Energia contesta all'ente regionale di non aver adempiuto all'obbligo di comunicare i dati e le informazioni necessari all'elaborazione dei criteri tariffari»;
l'allarme arsenico è stato lanciano più volte Ue che già a partire dal 2004 segnalava come: «L'Italia deve ridurre la presenza della sostanza venefica nell'acqua potabile, troppo alto il rischio per la salute». E appunto: da allora l'istituto superiore di sanità, raccogliendo i dati in arrivo da Asl e società di erogazione idrica, ha monitorato i quantitativi di sostanza disciolta. L'emergenza si è rivelata pesantissima in molte regioni, come evidenziato nel primo riquadro della mappatura. L'allerta era in vigore in Val d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino, Emilia, Toscana, Marche, Lazio;
mentre nelle altre regioni l'emergenza è stata risolta nel Lazio perdura. Con ordinanza 36 del 21 febbraio 2014, il sindaco di Roma ha disposto il divieto di utilizzo dell'acqua per il consumo umano fino al 31 dicembre 2014 in alcune aree dei municipi XIV e XV di Roma Capitale; le acque recano tracce di inquinamento batteriologico e di arsenico, eccedenti i limiti ammessi dalla normativa vigente. In base a successivi controlli effettuati è emerso che non è solo l'acqua ad essere inquinata bensì le condutture stesse sono state costruite in cemento-amianto;
in base a tali ricerche l'Osservatorio nazionale amianto (ONA) che ha posto una particolare attenzione per la zona di Malborghetto (tra la Via Fiamma e la strada di collegamento tra Veio e la Tiberina) nella quale alcuni agricoltori avrebbero segnalato la presenza di cemento amianto delle tubature;
il presidente dell'Osservatorio nazionale amianto, Avvocato Ezio Bonanni, ha da tempo segnalato al comune di Roma la drammatica situazione legata alla presenza di arsenico e di tubature in amianto presso la capitale;
la magistratura di Roma ha intanto aperto un fascicolo riguardo le presunte responsabilità dell'Agenzia regionale Arsial nella gestione delle rete della regione Lazio. E già nei prossimi giorni potrebbero essere avviati i primi accertamenti. Nelle zone interessate permane il divieto di bere, e il divieto di usare l'acqua per la cottura, per la preparazione di alimenti e bevande e per le pratiche di igiene personale che richiedano ingestione anche limitata di acqua, come per esempio lavarsi i denti –:
se Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti narrati e quali interventi di monitoraggio i intendano intraprendere affinché si possa avere un quadro chiaro e completo della situazione in corso e se sia noto quali provvedimenti urgenti, allo scopo di ripristinare il servizio, siano stati adottati o siano almeno stati programmati e quali interventi di bonifica saranno effettuati per: ridurre il rischio di esposizione da amianto ed arsenico da parte della popolazione residente e per rendere le tubature prive di residui di arsenico ed eventuale presenza di amianto. (3-00721)