• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/01980 MORONESE, BERTOROTTA, BLUNDO, CASTALDI, CATALFO, CRIMI, DONNO, ENDRIZZI, FATTORI, GIARRUSSO, LUCIDI, MANGILI, MARTON, MORRA, PAGLINI, PETROCELLI, PUGLIA, SANTANGELO, SERRA, VACCIANO - Al...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01980 presentata da VILMA MORONESE
martedì 1 aprile 2014, seduta n.220

MORONESE, BERTOROTTA, BLUNDO, CASTALDI, CATALFO, CRIMI, DONNO, ENDRIZZI, FATTORI, GIARRUSSO, LUCIDI, MANGILI, MARTON, MORRA, PAGLINI, PETROCELLI, PUGLIA, SANTANGELO, SERRA, VACCIANO - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

il Sannio sembra non essere più un'isola felice, così come evidenziato dal rapporto "Gli investimenti delle mafie" finanziato dal PON (programma operativo nazionale) "Sicurezza per lo sviluppo", obiettivo convergenza 2007-2013, programma cofinanziato dall'Unione europea e gestito dal Ministero dell'interno e realizzato dal Centro transcrime dell'università Cattolica, attraverso il quale si certifica per la provincia sannita un indice di presenza mafiosa pari al 6,46 per cento collocandola al 31esimo posto su 107 province italiane, con un rischio di tipo medio-alto d'infiltrazione mafiosa nei 12 settori dell'economia analizzati, dall'agricoltura al settore delle costruzioni a quello delle attività finanziarie (in quest'ultimo addirittura c'è persino un rischio contrassegnato dal colore rosso, ovvero alto);

numerosi sono i collegamenti anche con la mafia italo-americana, come testimoniano i recenti arresti nell'ambito dell'operazione della DIA (Direzione investigativa antimafia) denominata "New bridge" e inserita in un blitz internazionale condotto da Fbi e dalla Polizia di Stato;

secondo dati diffusi da Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza, la criminalità oramai dilaga in tutta la provincia dedicandosi principalmente all'attività estorsiva, al traffico di sostanze stupefacenti e all'usura, con un aumento di rapine e furti nel periodo che va dal luglio 2011 al 30 giugno 2012;

nello specifico, alcuni di questi dati parlano di rapine nelle abitazioni aumentate del 28 per cento, reati contro il patrimonio cresciuti del 15 per cento, un incremento sempre crescente di borseggi ai danni di distributori di carburante, tabaccherie, uffici postali e banche;

il comune di San Giorgio del Sannio, paesino di circa 10.000 abitanti alle porte di Benevento, è da qualche anno al centro di questa escalation di episodi criminosi che stanno diffondendo nella popolazione grande allarme, sconcerto e paura;

a partire dal 2012 si sono verificati episodi non comuni in una tranquilla cittadina nota in tutto il Sannio come il "paese dei fiori e della cortesia": nel dicembre 2012 una rapina a mano armata all'ufficio postale alle ore 9 del mattino in pieno centro cittadino e ad appena 50 metri dalla locale caserma dei Carabinieri; a febbraio 2013 un tentativo di sequestro di persona nei confronti di un imprenditore di Biella residente a San Giorgio per lavoro, anche questo in pieno giorno; a luglio 2013 alle ore 13.30, ed in zona ampiamente trafficata, il furto in una chiesa cittadina del mantello e degli ori della Madonna del Carmine di cui ricorreva la festa. Fino ad arrivare al tragico episodio di qualche mese fa, la rapina in casa e l'omicidio di un'anziana sola nel suo appartamento;

considerato che:

già nel 2012, durante il Consiglio comunale del 29 novembre, la minoranza consiliare chiese con un'interrogazione al sindaco la realizzazione di alcune proposte pratiche, come il vigile di quartiere, il potenziamento del Corpo di Polizia municipale, il contrasto al vandalismo ed il pattugliamento notturno delle strade del paese, relativamente alle quali il primo cittadino si scagliò contro i consiglieri "rei", a suo dire, di fare allarmismo a fronte del buon nome della cittadina sannita;

di fronte alla preoccupazione riscontrata nella comunità, i cittadini si rivolgevano al sindaco e al prefetto, nel suo ruolo di massima autorità dello Stato sul territorio, affinché venissero presi specifici provvedimenti tesi a migliorare le condizioni di vivibilità, la convivenza civile e la coesione sociale nella comunità sangiorgese;

a San Giorgio del Sannio, con determina dirigenziale n. 64 del 12 novembre 2013, è stato aggiudicato un appalto per sistema di videosorveglianza del comune Alta sorveglianza - PON FESR 2007-2013, ma, a tutt'oggi, ai cittadini non è dato sapere a che punto siano i lavori di istallazione e quale sia la data prevista per la messa in opera;

a parere degli interroganti sembra ormai necessario rafforzare da subito le misure di controllo e prevenzione a salvaguardia della sicurezza dei cittadini, per soffocare sul nascere una deriva che potrebbe rivelarsi pericolosissima per il paese, evitando il rischio che un insieme di fatti delinquenziali possa trasformarsi in un fenomeno di criminalità cronica;

d'altro canto, dalla stampa (si veda un articolo su "l'unità" del 3 marzo 2014, articolo a firma di Claudia Fusani) si apprende che, per effetto della spending review, sembrerebbero dover chiudere 267 presidi di polizia in tutta Italia, Sud compreso, uffici, soprattutto specialità come postale, ferroviaria, stradale, che verranno chiusi per un risparmio stimato di circa 600 milioni (tra questi è citata la sede della Polizia postale di Benevento),

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda avviare un protocollo di coordinamento con le forze dell'ordine per intensificare l'attività di prevenzione e controllo dei fenomeni criminali, o come altrimenti intenda affrontare tale delicata situazione emergenziale, anche alla luce delle riduzioni previste per i presidi delle forze dell'ordine.

(4-01980)