• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/16522    le regole minime per il trattamento dei detenuti stabiliscono, all'articolo 22, comma 1, che «ogni stabilimento penitenziario deve disporre almeno dei servizi di un medico qualificato,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16522presentato daMUCCI Maratesto diLunedì 8 maggio 2017, seduta n. 791

   MUCCI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   le regole minime per il trattamento dei detenuti stabiliscono, all'articolo 22, comma 1, che «ogni stabilimento penitenziario deve disporre almeno dei servizi di un medico qualificato, che deve avere conoscenze psichiatriche. I servizi medici devono essere organizzati in stretto collegamento con l'amministrazione generale del servizio sanitario della comunità e della Nazione. Devono comprendere un servizio psichiatrico per la diagnosi e, dove occorra, per il trattamento dei casi di anormalità psichica»;
   le regole penitenziarie europee prevedono, all'articolo 40 comma 3, che «i, detenuti devono avere accesso ai servizi sanitari disponibili nel Paese senza nessuna discriminazione fondata sulla loro situazione giuridica»; all'articolo 40 comma 5, si stabilisce che «ogni detenuto deve beneficiare delle cure mediche, chirurgiche e psichiatriche richieste comprese quelle disponibili nella società libera»;
   l'ordinamento penitenziario, all'articolo 11, indica come necessaria per il funzionamento di ogni Istituto la presenza di almeno uno specialista in psichiatria;
   in data 24 marzo 2017, una delegazione dei Radicali Italiani ha fatto ingresso nella casa circondariale di Cosenza «Sergio Cosmai» per una visita rivolta alla verifica delle condizioni di vita dei detenuti;
   la delegazione avrebbe riscontrato che l'azienda sanitaria provinciale di Cosenza non garantisce ai detenuti la dovuta ed adeguata assistenza sanitaria specialistica psichiatrica;
   il monte ore di tale servizio da 30 ore settimanali è stato ridotto a 6 ore settimanali e lo stesso non è stato organizzato mediante la nomina di uno o al massimo due specialisti psichiatri ma attraverso la rotazione di 5 specialisti psichiatri;
   il direttore dell'istituto, il dirigente del servizio sanitario penitenziario, il provveditore regionale della Calabria ed il magistrato di sorveglianza di Cosenza, hanno chiesto ai vertici dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza un intervento per la problematica in questione;
   per iniziativa del direttore dell'istituto, presso la casa circondariale di Cosenza, si è tenuto un incontro con il direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza cui è stato chiesto di riassegnare le 30 ore settimanali, con incarico ad uno o al massimo a due professionisti;
   come dal verbale di riunione dell'8 settembre 2016, il direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza, «prende atto della situazione e, condividendo le esigenze prospettate circa il fabbisogno settimanale della branca psichiatrica pari a 30 ore settimanali, fa presente che si attiverà per l'autorizzazione a pubblicare le stesse»;
   dopo un sollecito da parte del magistrato di sorveglianza di Cosenza, il direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza in data 20 dicembre 2016 ha reso noto che, presso la casa circondariale di Cosenza, sono disponibili i turni di attività specialistica ambulatoriale (25 ore di psichiatria e 5 di otorinolaringoiatria). Agli specialisti ambulatoriali è stato chiesto di inviare la propria disponibilità al Comitato consultivo nazionale della provincia di Cosenza;
   l'azienda sanitaria provinciale di Cosenza, in data 31 gennaio 2017, a quanto consta all'interrogante, ha disposto per il periodo febbraio-maggio 2017, che 5 specialisti psichiatri avrebbero dovuto prestare servizio di 3 ore nella casa circondariale fino a quando, all'interno della medesima, non fosse arrivato lo specialista ambulatoriale psichiatra, ad avviso dell'interrogante non tenendo in alcuna considerazione quanto rappresentato dall'amministrazione penitenziaria circa l'inadeguatezza di tale modello organizzativo;
   nonostante il notevole lasso di tempo trascorso, la situazione sarebbe rimasta invariata –:
   se siano a conoscenza dei fatti in premessa descritti;
   come ed entro quali tempi intendano adoperarsi, per quanto di competenza, affinché alla popolazione detenuta nella casa circondariale di Cosenza, venga finalmente reso effettivo il godimento del diritto fondamentale alla tutela della salute.
   (4-16522)