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Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01988 presentata da EMILIO FLORIS
mercoledì 2 aprile 2014, seduta n.221

FLORIS - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:

l'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi (ENS) è l'ente morale preposto alla rappresentanza e tutela dei sordi in Italia, ai sensi della legge n.698 del 1950 e del decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 1979;

l'ENS è sottoposto alla vigilanza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali ai sensi del decreto-legge n. 101 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 125 del 2013, e la sua gestione finanziaria è sottoposta al controllo della Corte dei conti ai sensi della legge n. 259 del 1958;

l'ENS riceve altresì un contributo ordinario annuo in misura fissa di 516.000 euro in forza della legge n. 438 del 1998, recante "Contributo statale a favore delle associazioni nazionali di promozione sociale";

considerato che:

l'art. 3, comma 2, della legge n. 438 del 1998 prevede che il Ministro in indirizzo presenti entro il 31 luglio di ogni anno una relazione al Parlamento che indichi espressamente: "a) l'ammontare dei contributi (...) c) la regolarità dei bilanci preventivi e dei consuntivi presentati dalle associazioni ai fini della richiesta del contributo";

nella relazione al Parlamento del 2011, il Ministro ha affermato che il bilancio consuntivo 2010 dell'ENS è stato approvato dal consiglio direttivo dell'associazione, che è organo incompetente dal momento che l'art. 20, lettera b), dello statuto stabilisce che è competenza dell'Assemblea Nazionale approvare il bilancio preventivo e consuntivo;

da un'analisi della documentazione pervenuta all'interrogante, si evidenzia che l'ENS si trova in stato di perdurante e conclamata decozione finanziaria, come dichiarato espressamente dagli stessi organi di amministrazione nella circolare n. 4407 dell'11 maggio 2012 diretta a tutte le sedi periferiche, con cui veniva comunicata la sospensione di tutti i trasferimenti spettanti alle sedi provinciali e regionali dell'ente quali quota parte del tesseramento a causa dell'esistenza di un'esposizione debitoria verso banche, creditori vari ed erario pari a oltre 10 milioni di euro;

la Corte dei conti, nella relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'ENS negli esercizi dal 2006 al 2010, ha riscontrato numerose e gravi irregolarità nella gestione amministrativa-contabile dell'ente e un cronico disavanzo di amministrazione;

tenuto conto che l'articolo 15, comma 1-bis, del decreto-legge n. 95 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 11 del 2011, inserito dall'articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 138 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148 del 2011, stabilisce che «Fermo quanto previsto dal comma 1, nei casi in cui il bilancio di un ente sottoposto alla vigilanza dello Stato non sia deliberato nel termine stabilito dalla normativa vigente, ovvero presenti una situazione di disavanzo di competenza per due esercizi consecutivi, i relativi organi, ad eccezione del collegio dei revisori o sindacale, decadono ed è nominato un commissario con le modalità previste dal citato comma 1; se l'ente è già commissariato, si procede alla nomina di un nuovo commissario. Il commissario approva il bilancio, ove necessario, e adotta le misure necessarie per ristabilire l'equilibrio finanziario dell'ente»,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga di dover intervenire per ripristinare le regole di buon andamento amministrativo nell'ambito della gestione dell'ENS;

se alla luce di quanto rilevato dalla Corte dei conti intenda adottare ogni necessario provvedimento affinché sia garantita la corretta gestione finanziaria e contabile dell'ENS.

(4-01988)