• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/16558    l'inchiesta de L'Espresso del 2016, a firma di Fabrizio Gatti, «Ladri di bambini», ha raccontato il «film dell'orrore» di un traffico di minori e della pedofilia che si celerebbe...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16558presentato daROSTAN Michelatesto diGiovedì 11 maggio 2017, seduta n. 794

   ROSTAN. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   l'inchiesta de L'Espresso del 2016, a firma di Fabrizio Gatti, «Ladri di bambini», ha raccontato il «film dell'orrore» di un traffico di minori e della pedofilia che si celerebbe dietro le adozioni internazionali portate avanti da una nota associazione italiana, non governativa, l'Albi, che opera nel campo delle adozioni internazionali;
   la dottoressa Silvia Della Monica, magistrata nominata nel 2014 vicepresidente della Commissione adozioni internazionali (Cai), in tre anni di lavoro, ha portato alla luce questo ignobile scenario che ha visto anche diciotto bambini, già figli di genitori italiani, tenuti in ostaggio per un anno e mezzo negli orfanotrofi di uno dei posti più pericolosi al mondo: Goma in Congo;
   tra i bambini del Congo adottati da famiglie italiane, e ormai nel nostro Paese, ce ne sarebbero alcuni che sarebbero stati sottratti alle famiglie naturali, presumibilmente dietro pagamento di somme di denaro, questione denunciata dalla vicepresidente della Cai; di tali vicende, ha sostenuto la stessa in un convegno – ma anche in interviste, articoli, e in audizione presso la commissione giustizia della Camera dei deputati – «è stata interessata l'autorità giudiziaria. Se i bambini sono stati strappati alle famiglie e gli enti ne erano consapevoli, ci sono precise responsabilità da accertare»;
   secondo la vicepresidente della Cai – il cui mandato (rinnovabile) è scaduto ormai il 13 febbraio 2017 – l'Aibi sarebbe anche protagonista di un «conflitto di interessi» all'interno della stessa Commissione; della Cai – che è un organismo governativo di controllo sulla regolarità delle adozioni internazionali – fa parte infatti il forum delle associazioni familiari, che «nella sua compagine vede la presenza di alcuni enti per le adozioni, tra i quali proprio Aibi, che è nel consiglio direttivo del forum»;
   è del tutto evidente che la segnalazione della dottoressa Della Monica quanto all'inopportunità che controllori e controllati possano coesistere e la sua richiesta tesa a far luce su tante ombre a danno di soggetti particolarmente vulnerabili – sia per età, sia per esperienze, spesso anche traumatiche – si qualifichino nel segno di adozioni trasparenti e nel pieno rispetto dei bambini;
   la dottoressa della Monica si è distinta nel corso del suo incarico per aver improntato l'attività della Cai alla effettiva tutela dei diritti dei bambini, garantendo che le adozioni internazionali non venissero utilizzate da soggetti senza scrupoli, comprese alcune associazioni che operano nel mondo delle adozioni solo per procurarsi guadagni illeciti, senza farsi alcuno scrupolo circa il rischio che i bambini divenissero merci nelle mani dei trafficanti e dei pedofili;
   l'impegno e il rigore della stessa è anche sostenuto da numerose famiglie italiane che, riconoscendole piena fiducia, hanno preso coraggio, denunciando episodi molto gravi in danno dei loro figli, come sostenuto in lettere ed appelli all'attenzione del Presidente del Consiglio dei ministri tesi a sostenere le indagini in corso, nonché il rinnovo dell'incarico alla Della Monica;
   la stessa sarebbe stata oggetto di minacce per il proprio impegno, ma senza mai cedere o rassegnarsi rispetto ad una battaglia di legalità di fondamentale rilevanza;
   alla luce di quanto illustrato, non può che ritenersi, non solo auspicabile, ma doveroso il rinnovo dell'incarico di vice presidente della Cai in capo alla dottoressa Silvia Della Monica; forte, infatti, è la preoccupazione che la sostituzione con altra figura possa inficiare la sua battaglia per il ripristino della legalità nel mondo delle adozioni internazionali, nel pieno interesse dei minori e delle famiglie in attesa –:
   quale sia l'orientamento del Governo circa quanto riportato in premessa;
   se, in particolare, il Presidente del Consiglio dei ministri non ritenga di dover confermare l'incarico di vicepresidente della Commissione adozioni internazionali alla dottoressa; (4-16558)