• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03738 MORONESE, SERRA, MONTEVECCHI, BLUNDO, MANGILI, BULGARELLI, GIARRUSSO, MORRA, FATTORI, LEZZI, DONNO, NUGNES, LUCIDI, CATALFO, BUCCARELLA, SANTANGELO, PUGLIA, ENDRIZZI, CIOFFI, GAETTI,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03738 presentata da VILMA MORONESE
giovedì 11 maggio 2017, seduta n.821

MORONESE, SERRA, MONTEVECCHI, BLUNDO, MANGILI, BULGARELLI, GIARRUSSO, MORRA, FATTORI, LEZZI, DONNO, NUGNES, LUCIDI, CATALFO, BUCCARELLA, SANTANGELO, PUGLIA, ENDRIZZI, CIOFFI, GAETTI, BOTTICI, BERTOROTTA, SCIBONA, CASTALDI, AIROLA, TAVERNA - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per la semplificazione e la pubblica amministrazione, dell'economia e delle finanze e dell'interno - Premesso che:

la Provincia di Caserta versa in condizioni drammatiche dal punto di vista finanziario, come si evince dalla delibera consiliare del 29 dicembre 2015 declaratoria del dissesto finanziario ex art. 244 del decreto legislativo n. 267 del 2000 (testo unico enti locali), approvata per la sopravvenuta impossibilità dell'ente di garantire l'assolvimento delle funzioni essenziali, determinata dall'imposizione, da parte della legge di stabilità per il 2015 (legge n. 190 del 2014), di insostenibili obblighi di contenimento della spesa, accompagnati da conseguenti oneri di riversamento dei risparmi, così conseguiti nelle casse dello Stato;

il contributo richiesto, per l'esercizio 2015, alla Provincia di Caserta, è stato pari a 31.273.307,73 euro;

il presidente della Provincia, a cui compete la gestione di 93 istituiti scolastici per un totale di oltre 80.000 studenti, con una nota formale del 15 dicembre 2016, ha informato, tra l'altro, i dirigenti scolastici che, con decorrenza dal 1° gennaio 2017, gli edifici scolastici, per effetto di mancati interventi sull'edilizia scolastica, sarebbero stati fuori legge, in violazione delle norme sulla sicurezza, sul rischio sismico e antincendio, e che, per via dei trasferimenti economici dalla Provincia allo Stato centrale previsti dalla legge di stabilità per il 2015, la Provincia si dichiarava impossibilitata a garantire persino la fornitura dell'energia elettrica e gas;

considerato che:

la prima firmataria del presente atto, con le interrogazioni 4-06508 del 13 ottobre 2016 e 3-03505 del 16 febbraio 2017, alla luce delle preoccupanti condizioni di disagio, e in alcuni casi di reale pericolo per la sicurezza di docenti e alunni, aveva precedentemente descritto la situazione al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, senza tuttavia ricevere alcun riscontro;

l'esercizio finanziario per il 2017 non è al momento programmabile e ciò crea evidenti problemi rispetto all'erogazione di servizi essenziali di competenza della Provincia;

secondo il XIV rapporto di Cittadinanzattiva su sicurezza, qualità e accessibilità a scuola, presentato a Roma il 21 settembre 2016, lo stato di inadeguatezza e di non conformità alle norme vigenti in materia di sicurezza degli istituti scolastici nazionali risulta essere gravissimo, drammatico e preoccupante. Difatti risulta che solo l'8 per cento degli istituti scolastici è stato progettato secondo la normativa antisismica. Solo il 35 per cento delle scuole è in possesso della certificazione di agibilità statica, il 32 per cento della certificazione igienico-sanitaria e solo il 10 per cento possiede la certificazione di prevenzione degli incendi. Oltre al quadro drammatico che riguarda le condizioni strutturali delle aule, vi sono le dimensioni ridotte e quasi sempre non idonee agli studenti con disabilità. Nella metà delle scuole mancano le palestre e, in un istituto su 4, si mangia in locali impropri. In un caso su 3 i cortili diventano parcheggi. Bagni ancora senza carta igienica e sapone (assenti rispettivamente nel 37 e nel 50 per cento delle scuole);

l'articolo 20 del decreto-legge n. 50 del 2017, recante misure in favore degli enti locali, tra cui le Province, approvato nel Consiglio dei ministri di martedì 11 aprile 2017 e in corso di esame alla Camera (AC 4444), ha destinato a tutte le Province delle regioni a statuto ordinario fondi pari a 110 milioni di euro per l'anno in corso e a 80 milioni di euro a decorrere dal 2018, ai fini dell'esercizio delle funzioni fondamentali loro affidate;

ad avviso degli interroganti, tali risorse complessive risultano ridotte e non proporzionate rispetto alle effettive necessità di una Provincia che si trova in regime di dissesto finanziario come quella di Caserta;

la situazione di Caserta è particolarmente problematica, come sottolineato anche nella risposta del sottosegretario di Stato per l'interno Domenico Manzione all'interpellanza dell'on. Sgambato 2-01760 fornita in Aula il 5 maggio 2017;

considerato quindi che:

di fatto, a giudizio degli interroganti, la possibilità risolutiva paventata con la citata "manovrina" non risolve le problematiche attuali della Provincia di Caserta né garantisce ai cittadini la fruizione dei servizi minimi essenziali;

persistono reali problemi connessi agli edifici scolastici, che rischiano di rimanere chiusi all'avvio del prossimo anno scolastico, e la situazione sta degenerando negli ultimi giorni;

il 9 maggio 2017 l'istituto tecnico "Michelangelo Buonarroti" di Caserta è stato sequestrato dai Carabinieri su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il provvedimento, che ha carattere preventivo, è stato richiesto dalla Procura guidata da Maria Antonietta Troncone sulla base di una perizia tecnica che ha evidenziato problemi di stabilità nell'edificio, che ospita 800 alunni;

le attività scolastiche sono state sospese e 800 alunni si trovano di fatto abbandonati dalle istituzioni senza sapere quando riprenderanno le ordinarie attività scolastiche;

a giudizio degli interroganti la situazione descritta è allarmante considerato che le condizioni in cui versano le altre 92 scuole potrebbero essere le medesime del Buonarroti, quindi è plausibile ritenere che il sequestro potrebbe scattare anche per altri edifici con evidenti disagi per oltre 80.000 alunni;

nell'ordinamento italiano il diritto allo studio è un diritto soggettivo che trova il suo fondamento nell'art. 34 della Costituzione;

considerato infine che:

la Costituzione italiana all'art. 119, quinto comma, recita: "Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni";

i dipendenti dell'ente Provincia, non percepiscono lo stipendio dal mese di aprile 2017, e il perpetuarsi di questa situazione va a sommarsi al già grave ed "esplosivo" quadro sociale in cui versa il territorio;

la Corte dei conti, il 19 aprile 2017, in sede di audizione presso le Commissioni congiunte Bilancio del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati sul Documento di economia e finanza 2017 ha osservato testualmente: "La ricollocazione del personale delle province, i cui esiti sono stati ampiamente descritti dalla Corte nella relazione allegata alla parifica del Rendiconto generale dello Stato per il 2015, necessita di essere rivalutata alla luce del confermato quadro costituzionale, nel quale i predetti enti, ancorché ridefiniti nel loro perimetro operativo dalla c.d. legge Delrio, conservano ancora importanti compiti e funzioni amministrative",

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo non intendano attivarsi con urgenza, nell'ambito delle proprie attribuzioni, affinché sia risolta la grave situazione, considerato il diritto allo studio costituzionalmente garantito;

come intendano assicurare l'inizio del prossimo anno scolastico, in virtù del fatto che, a parere degli interroganti, il decreto-legge n. 50 del 2017 non ha di fatto risolto il problema relativo alla gestione ordinaria della Provincia di Caserta;

se non ritengano opportuno intervenire con iniziative di competenza, al fine di destinare risorse specifiche risolutive delle situazioni di grave deficit funzionale e di rischio per la sicurezza al quale si trovano esposti numerosi edifici scolastici insistenti sul territorio regionale della Campania, a causa della mancanza dei fondi necessari all'espletamento delle funzioni residuali assegnate alle Province dalla legge n. 56 del 2014 (legge Delrio);

se intendano, e con quali azioni, provvedere, nei limiti delle rispettive competenze, all'aggiornamento dell'anagrafe edilizia scolastica ferma da più di un anno, avviando una seria programmazione di interventi sulle scuole tali da renderle sicure e a norma, e svolgendo un'attività di monitoraggio e controllo degli interventi stessi;

se, come previsto dall'art. 119 Costituzione italiana, intendano intervenire in via speciale in favore della Provincia di Caserta, al fine di porre fine all'impasse istituzionale dell'ente impossibilitato ad effettuare movimenti di bilancio a causa del dissesto finanziario, rendendo di fatto inutilizzabili anche le piccole somme recentemente disposte per legge;

se intendano intervenire in favore dei lavoratori della Provincia di Caserta, ad oggi senza stipendio;

se intendano rivedere i contenuti della cosiddetta legge Delrio come auspicato anche dalla Corte dei conti, in materia di attribuzioni alle Province, rispetto alle importanti funzioni a loro assegnate dalla stessa e in materia di personale.

(3-03738)