• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/16573    le immagini mostrate dall'ultima puntata della trasmissione «Animali come noi» trasmessa su Rai 2 in data 18 aprile 2017, raccolte dal team investigativo le Free John Doe, avevano...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16573presentato daBUSTO Mirkotesto diVenerdì 12 maggio 2017, seduta n. 795

   BUSTO e MANTERO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   le immagini mostrate dall'ultima puntata della trasmissione «Animali come noi» trasmessa su Rai 2 in data 18 aprile 2017, raccolte dal team investigativo le Free John Doe, avevano portato la asl di Frosinone ad adottare un provvedimento di chiusura per il macello oggetto della denuncia dal 19 al 26 aprile 2017;
   le immagini avevano portato alla luce gravi violazioni del benessere animale e delle prescrizioni igienico-sanitarie sancite dalla normativa vigente, mostrando: operai che trascinano i bufalini per la coda o per le orecchie alla linea di macellazione, sparano loro con la pistola captiva per stordirli senza la camera di macellazione, fanno passare fra lo sparo e la iugulazione diversi minuti con il rischio che gli animali siano sgozzati da coscienti; operai che legano le zampe degli animali insieme e li sgozzano in gruppo; immagini di bufalini lanciati per aria, maltrattati con pungolo elettrico e decapitati da vivi;
   le telecamere registrano la presenza di quello che potrebbe essere un veterinario pubblico, che dà indicazioni agli operai di macellare un bufalino e un vitellino direttamente sul pavimento;
   in data 4 maggio 2017 il macello del frusinate risulta aver ripreso l'attività parzialmente, come emerge dalla risposta della asl di Frosinone alle domande della giornalista Giulia Innocenzi riportate in esclusiva dal giornale online Giornalettismo in data 4 maggio 2017, destando le preoccupazioni e le critiche dei cittadini e delle associazioni a tutela animale; la risposta della asl alla giornalista Giulia Innocenzi rassicura sugli accertamenti in corso per l'identificazione del personale inquadrato, nonché sulle «azioni di verifica su tutti gli impianti del territorio provinciale»;
   i numerosi casi di illeciti avvenuti sull'intero nazionale, tra cui quello del macello di Ghedi (Brescia), hanno evidenziato la necessità di un maggiore controllo dei macelli, argomento sul quale è stata presentata la proposta di legge n. 4296 a prima firma dell'interrogante recante «Disposizioni concernenti l'utilizzo di sistemi di videosorveglianza nei macelli» –:
   se il Ministro interrogato non intenda assumere le iniziative di competenza per assicurare un accurato controllo degli impianti di macellazioni del frusinate;
   quali iniziative di competenza intenda assumere per aumentare i controlli all'interno della filiera zootecnica a fronte dei numerosi casi di illecito riscontrati;
   se non si ritenga di assumere iniziative normative per impedire, in casi come quello del macello del Frusinate, la possibilità di riapertura, anche parziale, di tali impianti fino ad avvenuto accertamento delle responsabilità degli illeciti riscontrati e del superamento delle relative criticità. (4-16573)