• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/16666    l'inchiesta de L'Espresso del luglio 2016, a firma Fabrizio Gatti, «Ladri di bambini», ha fatto emergere raccapriccianti traffici ed abusi su minori da parte di pedofili che si...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16666presentato daFASSINA Stefanotesto diVenerdì 19 maggio 2017, seduta n. 800

   FASSINA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   l'inchiesta de L'Espresso del luglio 2016, a firma Fabrizio Gatti, «Ladri di bambini», ha fatto emergere raccapriccianti traffici ed abusi su minori da parte di pedofili che si nasconderebbero dietro le adozioni internazionali che numerose famiglie italiane hanno affidato all'associazione Ai.Bi, Amici dei Bambini, operante nel campo delle adozioni internazionali;
   in un successivo articolo datato dicembre 2016, dal titolo «Bambini rubati, si rompe il silenzio», il medesimo giornalista, ha riportato la notizia che sarebbero decine le denunce delle famiglie contro Ai.Bi per gravissime irregolarità nelle procedure di adozione internazionale; tali denunce proverrebbero, a quanto risulta all'interrogante, sia da genitori adottivi italiani, i cui figli sono stati costretti a subire in Bulgaria inaudite violenze ed abusi sessuali da parte dei pedofili, sia da genitori adottivi di bambini congolesi, sottratti alle loro famiglie di origine con la forza del danaro o con l'inganno;
   la vicepresidente della Commissione per le adozioni internazionali, Silvia Della Monica, magistrato di grande competenza ed esperienza, in tre anni di incessante e discreto lavoro, ha portato alla luce questa vergognosa e inaccettabile situazione, in cui l'ente Ai.Bi. appare avere gravi responsabilità nei confronti dei bambini, delle famiglie e delle istituzioni;
   i gravi abusi sui minori avvenuti in Bulgaria e le gravi omissioni di Ai.Bi e del suo presidente Marco Griffini sono stati oggetto di severe valutazioni da parte di un tribunale per i minorenni italiano e sulla vicenda è intervenuta anche la Corte europea dei diritti dell'uomo;
   tali gravissimi e inaccettabili fatti, oggetto di una doverosa azione di vigilanza e di inchiesta della Commissione per le adozioni internazionali, sono stati pubblicamente denunciati dalla vicepresidente della Commissione per le adozioni internazionali in più sedi – interviste, articoli, ma anche, e soprattutto nelle sedi istituzionali, in particolare nella già citata audizione presso la Commissione giustizia della Camera dei deputati – e sono stati segnalati all'autorità giudiziaria competente. «Se i bambini sono stati strappati alle famiglie e gli enti ne erano consapevoli, ci sono precise responsabilità da accertare»;
   la vicepresidente della Commissione per le adozioni internazionali ha anche pubblicamente denunciato il grave «conflitto di interesse» derivante dalla presenza dell'ente Ai.Bi. in seno alla Commissione per le adozioni internazionali, organismo governativo di controllo sulla regolarità delle adozioni internazionali, di cui fa parte un componente nominato su designazione del consiglio direttivo del Forum delle associazioni familiari, che «nella sua compagine vede la presenza di alcuni enti per le adozioni, tra i quali proprio Ai.Bi, che è nel consiglio direttivo del forum» ;
   tale grave conflitto di interesse, è stato recentemente denunciato anche all'autorità giudiziaria da numerosi enti autorizzati che, correttamente, non sono e non debbono essere rappresentati nella Commissione per le adozioni internazionali, la quale – per legge – è deputata a controllare gli enti autorizzati ad operare nel delicato settore delle adozioni internazionali;
   gli enti hanno anche chiesto che la Commissione non venga riunita in tale composizione di dubbia legittimità, che vengano riesaminate delibere assunte in una situazione di conclamato conflitto di interesse e alterazione della par condicio, con particolare riferimento a cospicui finanziamenti pubblici, erogati dalla Commissione, privilegiando tra l'altro enti presenti in Commissione che non dovrebbero esservi;
   l'interrogante ritiene auspicabile e necessario dare continuità operativa alla Commissione per le adozioni internazionali affinché la Commissione porti a compimento la battaglia di legalità avviata nel mondo delle adozioni internazionali –:
   quale sia l'orientamento del Governo in merito all'esigenza di continuità operativa della Commissione per le adozioni internazionali con particolare riferimento alla nomina della vice-presidenza;
   quali iniziative intenda adottare per supportare l'azione di legalità e trasparenza intrapresa negli ultimi tre anni dalla Commissione, al fine di garantirne la prosecuzione e conseguentemente tutelare l'onorabilità dell'Italia in materia di adozioni nelle sedi internazionali. (4-16666)