Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/04390 con il comunicato pubblicato il 24 marzo 2014 sul sito web The White House – Office of the Press Secretary, il Governo americano ha informato che nel vertice Nuclear Security Summit tenuto il...
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-04390presentato daBUSTO Mirkotesto diLunedì 7 aprile 2014, seduta n. 206
BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, SEGONI, TERZONI, ZOLEZZI e MICILLO. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
con il comunicato pubblicato il 24 marzo 2014 sul sito web The White House – Office of the Press Secretary, il Governo americano ha informato che nel vertice Nuclear Security Summit tenuto il 25 marzo 2014, gli Stati Uniti e l'Italia hanno annunciato di aver provveduto alla rimozione dall'Italia di oltre 100 chilogrammi di «highly enriched uranium (HEU) and separated plutonium», ovvero uranio altamente arricchito dell'isotopo fissile 235U e plutonio;
la rimozione del materiale nucleare rientra nell'ambito del programma internazionale GTRI (Global Threat Reduction Initiative);
il materiale rimosso era situato in tre impianti Sogin (EUREX – Saluggia, IPU e OPEC – Casaccia, e ITREC – Trisaia);
con l'ultima spedizione si è appena concluso il trasferimento negli Stati Uniti di circa 75 chilogrammi di ossidi misti di uranio e plutonio precedentemente detenuti nel centro di Saluggia in Piemonte;
tale trasferimento ha comportato in una prima fase lo spostamento di questo materiale nel centro Sogin della Casaccia (Lazio) dove sono stati trattati e incapsulati in contenitori adatti per il trasporto;
per questo trattamento la Sogin ha realizzato un impianto ad hoc vicino Roma, un nuovo forno collaudato nel 2013 che subito ha iniziato a trattare i materiali nucleari;
successivamente i contenitori sono stati portati al porto di La Spezia per essere imbarcati nella nave statunitense Pacific Egret che è salpata per gli USA;
risulta agli interroganti che nei comunicati emessi a operazione terminata sia dall'amministrazione americana che da quella italiana si cita ampiamente il ruolo avuto dalla Sogin nell'operazione, ma nulla viene detto del ruolo degli enti di controllo;
a parere degli interroganti poiché è terminata la fase in cui era necessario il riserbo dovuto alla natura strategica del materiale, ritiene utile che il Governo fornisca un'informazione puntuale su come è avvenuta l'operazione e in particolare sulle misure che sono state messe in atto per assicurare la massima sicurezza e protezione sanitaria per la popolazione. Questa informazione è ancora più necessaria oggi poiché si è nella fase delicata di avvio della nuova autorità di sicurezza nucleare (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) e occorre fare tesoro di questa esperienza nel caso che si verifichino nuovamente eventi di questo tipo –:
se le attività di trasferimento e trattamento del materiale radioattivo siano avvenute nel rispetto delle norme nazionali e delle direttive Euratom al fine di assicurare la tutela della popolazione, dei lavoratori e dell'ambiente dai rischi derivanti dalla esposizione alla radioattività naturale ed alle radiazioni ionizzanti originate da attività industriali, di ricerca e medico-sanitarie e di gestione del parco nucleare;
quali siano state le modalità di trasporto del materiale nucleare da Saluggia al Centro della Casaccia, quale autorità l'abbia autorizzato, quali siano state le informazioni acquisite e le prescrizioni per la sicurezza del trasporto e quanti ispettori (dell'ISPRA – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale o dei vigili del fuoco) siano stati presenti durante il trasporto;
quali siano state le modalità di manipolazione dell'uranio e del plutonio nel centro della Casaccia, quando sia stato realizzato il nuovo impianto da parte della Sogin, quale autorità ne abbia rilasciato la licenza di esercizio, quando sia stato collaudato e chi vi abbia provveduto, quanti ispettori dell'ISPRA abbiano sovrinteso all'operazione;
quale autorità abbia certificato l'idoneità dei contenitori di trasporto e se risulti al Governo che l'ISPRA abbia effettuato delle verifiche al riguardo;
quali siano state le modalità di trasporto dal Centro della Casaccia al porto di La Spezia, quale autorità l'abbia autorizzato e quali siano state le informazioni acquisite e le prescrizioni per la sicurezza del trasporto nonché quanti ispettori (dell'ISPRA o dei vigili del fuoco) siano stati presenti durante il trasporto e quali misure di sicurezza siano state adottate per la popolazione di La Spezia e per il porto;
quali siano state le modalità tecniche e anche quelle giuridiche della consegna del materiale agli statunitensi e se gli USA li abbiano presi in carico completamente al momento dell'arrivo sulla nave oppure l'assunzione di responsabilità sia avvenuta prima ancora sul territorio italiano;
se l'Italia avesse ancora delle responsabilità anche per il trasporto in mare e quindi avesse dovuto rispondere nel caso di eventuali danni ambientali per un eventuale naufragio;
quali siano state le modalità autorizzative del viaggio in nave del materiale radioattivo e quale autorità abbia certificato la sicurezza e l'idoneità della nave USA considerato che i trasporti transfrontalieri sono regolati da precise normative;
se risulti che l'ISPRA abbia effettuato verifiche sull'idoneità della nave e sulla sicurezza del trasporto marittimo;
se siano previsti dei piani di evacuazione per le popolazioni interessate dal tragitto nel caso di fuoriuscita del materiale trasportato. (4-04390)