• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/11434    nella relazione sul Veneto della Commissione parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti è riportato il caso della autostrada Valdastico Sud, dove ai lotti 4, 5, 6...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11434presentato daZOLEZZI Albertotesto diMartedì 23 maggio 2017, seduta n. 802

   ZOLEZZI, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MICILLO, TERZONI e TOFALO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   nella relazione sul Veneto della Commissione parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti è riportato il caso della autostrada Valdastico Sud, dove ai lotti 4, 5, 6 furono assegnati rifiuti tossici invece che materia prima seconda, con superamenti importanti di fluoruri, rame, bario, cromo. Una parte di questi rifiuti proveniva dal Consorzio Cerea spa di Cerea (Verona), tramite Portamb srl, appaltante di Serenissima Costruzioni. Le certificazioni aziendali erano conformi all'allegato 3 del decreto ministeriale 1998, n. 186, e alla specifica normativa in materia;
   il Consorzio Cerea spa è stato coinvolto anche in un processo penale per un vero e proprio rifiuto macinato, immesso come sottofondo nell'autostrada Valdastico Sud; il prezzo di vendita di tali materiali è stato di 35.775,54 euro (0,50 euro/metri cubi), mentre il costo del loro trasporto è stato di 445.012,00 euro; sull'autorizzazione rilasciata dalla regione Veneto (autorizzazione integrata ambientale, pagina 13) appare scritto: «i materiali destinati alla formazione dei conglomerati cementizi sono esonerati dall'analisi del test di cessione. Le loro caratteristiche intrinseche non possono rappresentare controindicazioni ambientali, in quanto l'inertizzazione mediante additivazione di cemento è uno dei processi tipici di inertizzazione»;
   qualcosa di analogo avverrebbe in Lombardia ed Emilia-Romagna; i conglomerati cementizi con aggregati ottenuti da ceneri pesanti di inceneritore sono contemplati anche ai sensi del decreto ministeriale n. 186 del 2006, ma in esso non sono incluse, nella categoria dei conglomerati cementizi, i misti cementati o i conglomerati cementizi di scarsa qualità, destinati a sottofondi, contenenti quantità di cemento molto basse e privi della capacità di fissare e/o inglobare i metalli pesanti in essi contenuti –:
   se il Ministro interrogato non intenda monitorare l'applicazione della normativa di settore, su tutto il territorio nazionale, per evitare l'immissione nell'ambiente di materiali potenzialmente pericolosi sotto forma di misti cementati o conglomerati cementizi di scarsa qualità in contraddizione con quanto disposto dall'articolo 184-ter, comma 1, lettera d), del decreto legislativo n. 152 del 2006, contestualmente valutando l'assunzione di iniziative per rivedere la definizione di «conglomerato cementizio» e considerando con attenzione se possano rientrare in essa anche i «misti cementati» o i conglomerati cementizi di qualità non precisate.
(5-11434)