• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/11428    il 18 maggio 2017 su Il Giornale è stato pubblicato un articolo, dai toni alquanto celebrativi, dal titolo «Nasce una flotta anti-Ong: “Così faremo il blocco...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11428presentato daCOSTANTINO Celestetesto diMartedì 23 maggio 2017, seduta n. 802

   COSTANTINO, MARCON, PALAZZOTTO e ANDREA MAESTRI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il 18 maggio 2017 su Il Giornale è stato pubblicato un articolo, dai toni alquanto celebrativi, dal titolo «Nasce una flotta anti-Ong: “Così faremo il blocco navale”»;
   nell'articolo si racconta che dimostranti xenofobi hanno assaltato la nave Aquarius della Ong «Sos Mediterranée», impedendole di andare a recuperare migranti al largo della Libia;
   si è trattato di un'azione dimostrativa di circa una ventina di attivisti provenienti da tutta Europa che hanno affittato a Pozzallo una imbarcazione con la quale hanno tagliato la strada alla nave umanitaria impedendole di salpare dal porto di Catania finché la Guardia costiera non li ha intercettati;
   nell'articolo un attivista dichiara che lo scopo di questa e di future azioni sarebbe quella di «smascherare chi coopera con gli scafisti per sottrarre disperati dalla miseria», per mettere alle ONG «i bastoni tra le eliche»;
   quanto è accaduto è particolarmente grave per molte ragioni. Il lavoro che le Ong svolgono nel Mediterraneo per salvare vite umane è di grande importanza. Il loro aiuto, in mare e in terra, supplisce a molte delle mancanze e delle responsabilità della politica;
   insinuare che le Ong cooperino con gli scafisti produce un grande danno. Se mai vi fossero stati comportamenti illeciti da parte di qualcuno sarà la magistratura a valutarlo, ma – come dichiarato chiaramente nelle scorse settimane dalle procure – ad oggi non esiste nessuna prova per fondare un'accusa di questo tipo;
   quello di «smascherare» qualcosa che non esiste è quindi, secondo gli interroganti, solo un pretesto per portare avanti proprie posizioni ideologiche, xenofobe e contrarie ai princìpi di solidarietà che informano l'ordinamento e cultura italiani;
   i dimostranti hanno anche lanciato una raccolta di fondi on line – che al momento ha superato 41 mila euro – per sostenere le spese di future azioni di disturbo in mare contro chi cerca di salvare vite umane –:
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere per prevenire future azioni di disturbo e tutelare le organizzazioni non governative che con il loro lavoro salvano vite nel Mediterraneo.
(5-11428)