Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/07558 BARANI - Ai Ministri per la semplificazione e la pubblica amministrazione e per i rapporti con il Parlamento - Premesso che secondo quanto risulta all'interrogante:
gli atti di sindacato...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-07558 presentata da LUCIO BARANI
martedì 23 maggio 2017, seduta n.827
BARANI - Ai Ministri per la semplificazione e la pubblica amministrazione e per i rapporti con il Parlamento - Premesso che secondo quanto risulta all'interrogante:
gli atti di sindacato ispettivo, quali l'interrogazione e l'interpellanza parlamentare, sono gli strumenti attraverso cui il Parlamento svolge il suo compito di ispezione e di controllo sull'operato del Governo;
l'Esecutivo, cui tali atti sono indirizzati, è l'unico organo deputato a rispondere ufficialmente ai quesiti posti dai parlamentari, attraverso dette modalità;
l'ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) è stata istituita con la legge n. 190 del 2012, e, con il successivo decreto-legge n. 90 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114 del 2014, sono state trasferite ad essa le competenze in materia di vigilanza dei contratti pubblici;
nella sua qualità di autorità amministrativa indipendente, l'ANAC non è dunque deputata a ricevere o a far seguire alcun tipo di risposta o approfondimento agli atti di sindacato ispettivo presentati dai parlamentari al Governo;
l'ANAC è stata comunque oggetto di diversi atti di sindacato ispettivo indirizzati al Governo. Tra questi il 4-06691, pubblicato il 23 novembre 2016, con il quale si chiedeva ai Ministri dell'interno e per gli affari regionali e le autonomie se fossero a conoscenza e come valutassero la circostanza per la quale l'ANAC, in data 31 agosto 2016, aveva rilasciato un parere, recapitato nelle inusuale forma del pony express e "in via riservata", con il quale considerava illegittima la nomina di un magistrato a capo di gabinetto della Giunta capitolina, a guida Raggi (nomina debitamente autorizzata dal Consiglio superiore della magistratura, che sottolineava il carattere apicale dell'incarico), invitando il sindaco ad agire in autotutela, revocandola;
successivamente, quel parere veniva completamente sconfessato dalla Corte dei conti, in quanto presentava irregolarità di merito e di metodo, che non potevano passare inosservate, non fosse altro che per il fatto che tutti i precedenti capi di gabinetto erano stati nominati con la medesima procedura, anche presso altri comuni italiani, che il parere venne rilasciato in forma riservata, nonostante provenisse da una Autorità nazionale, che lo stesso dottor Cantone, secondo quanto risulta all'interrogante, dichiarò di aver ricevuto il quesito dalla sindaca Raggi alla presenza di Raffaele Marra, che l'interessata non venne minimamente audita;
a quanto risulta all'interrogante il magistrato in questione, la dottoressa Raineri, ai tempi in cui amministrò con il commissario Tronca il Comune di Roma, ebbe a redigere 2 relazioni (da lei firmate e controfirmate da un maggiore dell'Arma dei Carabinieri) con le quali venivano denunziate una serie di illegalità commesse dalla Romeo Gestioni e in virtù delle quali la Corte dei conti, dopo aver richiesto anche una perizia sulla quantificazione del danno erariale, ha elevato pesanti contestazioni nei confronti di Alfredo Romeo;
successivamente sarebbe emerso, secondo quanto risulta all'interrogante, che Bruno Cantone, fratello del presidente dell'ANAC, avrebbe avuto rapporti, anche economici, con Alfredo Romeo e che, nella sua qualità di avvocato, tuttora lo difenderebbe avanti i tribunali amministrativi;
per quanto attiene ad una gara per l'affidamento dei servizi tecnici di ingegneria e architettura per la direzione lavori di restauro del castello Ettore Fieramosca di Mignano Monte Lungo (Caserta), a seguito della reintegrazione ad opera di ANAC dell'architetto Gennaro Leva nella commissione di gara, i lavori venivano aggiudicati alla COSAP Consorzio Stabile Appalti Pubblici di Giugliano in Campania (Napoli) e poco prima dei fatti descritti, l'avvocato Bruno Cantone si sarebbe visto assegnato da "COSAP - Consorzio Stabile Appalti Pubblici" l'incarico in due mandati professionali, nei ricorsi al Tar Campania 354/2015 e 5593/14 (novembre 2014 e gennaio 2015);
anche l'altro fratello (Michele) del dottor Raffaele Cantone ricoprirebbe a quanto risulta all'interrogante cariche in società che, a vario titolo, sono entrate in contatto con l'ANAC;
un articolo di Massimo Rossi, pubblicato sul quotidiano "Libero", riferisce del parere di ANAC a firma dottor Cantone su CPL Concordia, antagonista della società di Alfredo Romeo, del quale è stata data una ricostruzione che merita approfondimenti;
la proposta di commissariamento delle società facenti capo ad Alfredo Romeo, a seguito dello scandalo Consip, sarebbe, contrariamente a quanto possa apparire, di fatto favorevole al gruppo, in quanto consentirebbe di mantenere intatti i benefici economici connessi alla precedente aggiudicazione;
considerato che:
alla luce di tali circostanze si è ritenuto necessario e doveroso da parte dell'interrogante sollecitare al Governo un chiarimento su tali episodi attraverso lo strumento delle interrogazioni parlamentari, al fine di fugare ogni dubbio sul fatto che vi siano opacità sulla gestione delle gare di appalto, che riguardano la pubblica amministrazione e, dunque, l'intera collettività, sebbene, ad oggi, quel chiarimento non sia avvenuto in sede parlamentare;
a seguito della manifestazione di tale interesse, il dottor Cantone, a mezzo stampa, ha ritenuto di parlare di un "livore" dell'interrogante nei suoi confronti, anticipando l'intenzione di effettuare una denuncia penale ai danni del firmatario del presente atto in merito ai fatti e agli atti riportati nei suddetti atti di sindacato ispettivo;
considerato, altresì, che:
ai sensi dell'articolo 67 della Costituzione ciascun parlamentare rappresenta la Nazione e, dunque, i cittadini e le loro istanze;
l'interesse nel porre quesiti al Governo è, dunque, l'interesse dei cittadini italiani rappresentati dal Parlamento;
l'articolo 145, comma 1, del regolamento del Senato della Repubblica recita: "L'interrogazione consiste nella semplice domanda rivolta al Ministro competente per avere informazioni o spiegazioni su un oggetto determinato o per sapere se e quali provvedimenti siano stati adottati o si intendano adottare in relazione all'oggetto medesimo";
l'articolo 146 del regolamento del Senato della Repubblica recita: "Il Presidente, accertato che l'interrogazione corrisponde per il suo contenuto a quanto previsto dall'articolo precedente e non è formulata in termini sconvenienti, ne dispone l'annuncio all'Assemblea e la pubblicazione nei resoconti della seduta",
si chiede di sapere:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e come li valuti;
come consideri l'eventualità che atti di sindacato ispettivo formulati durante il mandato parlamentare possano costituire oggetto di un procedimento penale e se tale paventata eventualità non possa considerarsi alla stregua di un tentativo di intimidazione;
se, alla luce di quanto esposto, non ravveda un'ipotesi di conflitto di interesse in capo al presidente dell'ANAC.
(4-07558)