• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07565 ARACRI, BERTACCO, RAZZI, FAZZONE, BILARDI, Paolo ROMANI, Mariarosaria ROSSI, BERNINI, MANDELLI, PICCINELLI, SERAFINI, RIZZOTTI, Mario MAURO, MAZZONI, LIUZZI, PERRONE, COMPAGNA, VOLPI,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07565 presentata da FRANCESCO ARACRI
mercoledì 24 maggio 2017, seduta n.828

ARACRI, BERTACCO, RAZZI, FAZZONE, BILARDI, Paolo ROMANI, Mariarosaria ROSSI, BERNINI, MANDELLI, PICCINELLI, SERAFINI, RIZZOTTI, Mario MAURO, MAZZONI, LIUZZI, PERRONE, COMPAGNA, VOLPI, CROSIO, STEFANI - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute - Premesso che:

gli articoli 9, 32 e 117 della Costituzione dispongono, rispettivamente, in materia di "tutela del paesaggio", "tutela della salute", e l'articolo 117, al comma 2, lettera s), recita "Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali";

a tale proposito, la Corte costituzionale ha precisato in più occasioni (da ultimo con sentenza n. 8 del 22 luglio 2004) che: l'ambiente è qualificato come valore costituzionalmente protetto e in ordine al quale si possono manifestare competenze diverse, che possono ben essere regionali, spettando allo Stato il compito di fissare standard di tutela uniformi sull'intero territorio nazionale;

infatti, nel settore della tutela dell'ambiente, la competenza esclusiva dello Stato non è dunque incompatibile con interventi specifici del legislatore regionale, che si attengano alle proprie competenze (ad esempio, decreto legislativo n. 152 del 1999, decreto legislativo n. 258 del 2000, decreto legislativo n. 284 del 2006);

da notizie in possesso degli interroganti, in data 5 maggio 2017, presso lo stabilimento Eco X di Pomezia (Roma), si è verificato un incidente, che ha generato fiamme alte oltre 25 metri, da cui è scaturita una densa nube tossica, dato che nel sito sono trattati e stoccati rifiuti speciali e ferrosi;

l'intero territorio circostante detiene una nutrita presenza di impianti simili, ricadenti nel settore dello smaltimento dei rifiuti, oltre alla presenza di numerose aziende a rischio d'incendio rilevante;

già in data 1° luglio 2016, presso la discarica di Roncigliano, sita all'interno del comune di Albano laziale (Roma) e prospiciente i territori dei comuni di Aprilia (Latina) e Pomezia, si era verificato un analogo incidente, con relativa emissione di inquinanti in atmosfera e secondo recenti studi epidemiologici è stata rilevata un'incidenza preoccupante di patologie tumorali nel territorio, in netta evidenza rispetto alla media regionale;

a giudizio degli interroganti, la situazione è grave e preoccupante e necessita di una celere risoluzione, al fine di tutelare la vita e la salute dei cittadini residenti nelle zone limitrofe,

si chiede di sapere:

quali orientamenti i Ministri in indirizzo intendano esprimere in riferimento a quanto esposto e, conseguentemente, quali iniziative di competenza vogliano intraprendere per porre rimedio alla questione che vede ingiustamente colpiti gli abitanti dei territori limitrofi agli impianti in cui si sono verificati gravi incidenti ambientali nel corso degli ultimi anni;

se siano a conoscenza della grave situazione riportata e come intendano intervenire per sostenere le legittime richieste dei cittadini, nonché tutelare in maniera efficace la loro salute, senza ledere i diritti costituzionalmente garantiti;

se siano a conoscenza del mancato funzionamento dell'impianto antincendio dello stabilimento di Eco X, come già occorso per quello TMB di Roncigliano, e se abbiano contezza di quando siano stati effettuati gli ultimi controlli sia sull'impianto oggetto dell'incidente, sia su quelli ricadenti nel medesimo territorio.

(4-07565)