• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/11456    in data 11 maggio 2017, i Ministri dell'interno di Italia e Germania hanno inviato lettera indirizzata alla Commissione europea chiedendo la predisposizione di una «missione dell'Unione...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11456presentato daDURANTI Donatellatesto diVenerdì 26 maggio 2017, seduta n. 804

   DURANTI, PIRAS, CARLO GALLI, SCOTTO, SANNICANDRO, RICCIATTI, MELILLA, FOSSATI e BOSSA. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   in data 11 maggio 2017, i Ministri dell'interno di Italia e Germania hanno inviato lettera indirizzata alla Commissione europea chiedendo la predisposizione di una «missione dell'Unione europea al confine tra la Libia ed il Niger il più presto possibile»;
   in un successivo articolo pubblicato dal quotidiano la Repubblica del 17 maggio 2017 venivano pubblicate alcune indiscrezioni sulla natura della missione e sulla sua consistenza. Nell'articolo, sebbene si specificasse che al momento non è stata presa alcuna decisione dal Governo, si evidenziava che lo Stato Maggiore della difesa stesse lavorando a una ipotesi di intervento con l'obiettivo di bloccare il flusso di migranti che arrivano in Libia, in cui «serviranno almeno cinquecento uomini, con veicoli blindati ed elicotteri, che dovranno venire interamente rifornite con gli aerei e saranno costretti a muoversi sempre nella sabbia»;
   il Ministero della difesa ha smentito nello stesso giorno la notizia pubblicata da la Repubblica, sottolineando che al momento «non vi è nessuna ipotesi operativa», ma allo stesso tempo confermando l'attività degli Stati maggiori in tal senso, giustificandola come «normale attività addestrativa degli stati maggiori e riguardante le principali aree di crisi»;
   anche il vice ministro agli affari esteri, Mario Giro, smentiva la notizia, aggiungendo in giornata: «chi conosce da vicino la situazione sa che non è mandando 500 persone nel deserto africano che si risolve il problema. Su questo tema c’è troppa improvvisazione». Tuttavia, lo stesso Vice ministro, a margine della riunione del Consiglio affari esteri tenutosi il 19 maggio a Bruxelles affermava: «Tutti hanno espresso il loro accordo sulla lettera congiunta Germania-Italia firmata da De Maiziere e Minniti sul fatto che bisogna intervenire a terra», affermando in modo chiaro che le missioni già messe in campo dall'Unione europea al momento «non bastano»;
   secondo le parole del Vice ministro, l'azione a cui fa riferimento la lettera – e discussa nel Consiglio – dovrebbe concretizzarsi in una «missione civile di appoggio alla polizia di frontiera» tra il Niger e la Libia, anche se da più parti è stato evidenziato che, al momento, date le circostanze, non è fattibile alcuna missione che non preveda anche una copertura militare, a meno che non si voglia delegare a una o più delle tante milizie presenti in quell'area –:
   quali obiettivi, regole di ingaggio, quale consistenza avrebbe la missione proposta dai Ministri dell'interno di Italia e Francia e, in particolare, se preveda una qualsiasi copertura militare, apparentemente già allo studio degli Stati maggiori europei. (5-11456)