• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/01271    premesso che:     nel dicembre 2016 è stato introdotto, ancorché in via sperimentale, l'obbligo di indicare nell'etichetta del latte e dei prodotti da esso derivati...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01271presentato daGALLINELLA Filippotesto diVenerdì 26 maggio 2017, seduta n. 804

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    nel dicembre 2016 è stato introdotto, ancorché in via sperimentale, l'obbligo di indicare nell'etichetta del latte e dei prodotti da esso derivati commercializzati in Italia, la duplice menzione del Paese di mungitura e quello di condizionamento o trasformazione, ovvero dei «Paesi Ue» o «non Ue», nel caso in cui le predette operazioni avvengano in più Stati membri o Paesi terzi;
    analoga sperimentazione è in corso di finalizzazione relativamente alla filiera delle materie prime grano-pasta, a dimostrazione del fatto che la tracciabilità del prodotto è senz'altro veicolo prezioso per la valorizzazione e promozione del « made in Italy», oltre che strumento indispensabile per la determinazione di scelte consapevoli da parte del consumatore;
    sarebbe opportuno, alla luce delle criticità che investono alcuni comparti significativi del settore agroalimentare italiano, estendere tali sperimentazioni al settore cunicolo;
    relativamente alla filiera cunicola, il regolamento (UE) 1169/2011 non include la carne di coniglio tra quelle per le quali vige l'obbligo di indicazione del Paese di origine, anche se l'Italia, precedentemente alla sua entrata in vigore, introdusse tale obbligo, seppur per motivazioni di natura sanitaria, per le carni di pollame, poi ricomprese a pieno titolo nell'ambito di applicazione del citato regolamento che, come detto, inspiegabilmente esclude la carne di coniglio da quelle sottoposte a tracciabilità;
    ad aprile 2014 la Commissione agricoltura ha approvato la risoluzione conclusiva di dibattito 8-00048 che impegna il Governo pro tempore, tra le altre cose, ad intervenire con urgenza presso le competenti istituzioni europee, per l'introduzione dell'obbligo di etichettatura di origine anche per le carni di coniglio e per i prodotti trasformati a base di coniglio, sia intero che porzionato, al fine di garantire una maggior certezza giuridica a tutti gli operatori della filiera e una corretta informazione ai consumatori,

impegna il Governo

ad adottare ogni necessarie e ulteriore iniziativa di competenza per introdurre, nel più breve tempo possibile, anche per la filiera cunicola, l'obbligo di indicare in etichetta il Paese di produzione, ovvero l'origine della materia prima, al fine di salvaguardare un comparto importante della zootecnia nazionale.
(7-01271) «Gallinella, Cecconi, Benedetti, Massimiliano Bernini, Gagnarli, L'Abbate, Parentela, Lupo».