• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/03058    la Commissione parlamentare speciale sul ciclo dei rifiuti, a seguito di un'analisi delle attività del Centro Oli Val d'Agri (Cova) di Viggiano e delle azioni svolte dall'Agenzia...



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-03058presentato daLATRONICO Cosimotesto diMartedì 30 maggio 2017, seduta n. 806

   LATRONICO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la Commissione parlamentare speciale sul ciclo dei rifiuti, a seguito di un'analisi delle attività del Centro Oli Val d'Agri (Cova) di Viggiano e delle azioni svolte dall'Agenzia regionale per il controllo ambientale della Basilicata (Arpab) per il monitoraggio ed il controllo delle criticità ambientali, ha ormai da mesi certificato le gravissime carenze funzionali ed organizzative di Arpab;
   tale crisi è stata denunciata dallo stesso direttore generale dell'Agenzia, dottor Edmondo Iannicelli, che ha più volte ribadito come la gravissima situazione di carenza di personale comporti notevoli disagi nello svolgimento dell'attività degli uffici agenziali e come non sia più procrastinabile l'acquisizione sia di personale che di attrezzature;
   la situazione risulta talmente drammatica che i vertici dell'Agenzia sono stati costretti ad invitare gli uffici degli enti territoriali a concordare una scala di priorità con i competenti servizi agenziali;
   il criterio di priorità adottato risulta, tuttavia, costantemente disatteso a causa delle continue emergenze (da ultimo i recenti fatti accaduti al Cova e alla diga del Pertusilo), nonché delle direttive provenienti dall'autorità giudiziaria (attualmente l'Arpab è impegnata in circa 50 interventi di sopralluoghi e campionamenti in un periodo di circa tre mesi);
   le sopracitate attività aggiuntive non hanno consentito all'Agenzia di svolgere attività già programmate e di procedere alla definizione di ulteriori impegni, come quello con la società Eni presso l'area pozzo Costa Molina 1, nel comune di Montemurro (Potenza);
   come riportato in allegato alla deliberazione 165/2017 del 15 maggio 2017, del direttore generale dell'Arpab, l'Agenzia «segue circa 150 pratiche di siti contaminati regionali e per quanto riguarda i Siti di interesse nazionale l'Ufficio ha in itinere 15 pratiche delle 97 riguardanti il Sito di interesse nazionale di Tito» e tale attività viene svolta da un solo funzionario, per quanto attiene alla fase istruttoria, coadiuvato da altri funzionari, referenti per gli altri settori di competenza dell'ufficio, per le attività di campionamento;
   a fronte di tali ulteriori sviluppi, va ricordato come l'interrogante abbia da mesi sollecitato anche il Governo a prendere atto di come l'Arpab, così com’è ora, non sia in grado di svolgere il delicato compito di controllo ambientale affidatole, in particolare sugli impianti industriali della regione e su attività con fortissimo impatto ambientale, come quelle estrattive della Val d'Agri –:
   se non ritenga – anche a fronte di quanto riportato in premessa – che ormai sussistano le condizioni per assumere iniziative normative affinché il monitoraggio e il controllo ambientale dell'area della Val d'Agri, in cui si colloca un insediamento petrolifero che insiste in una zona ricca di risorse idriche e sensibile dal punto di vista geologico, siano trasferiti ad un'agenzia, come l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), liberando così risorse umane e finanziarie affinché l'agenzia regionale possa occuparsi delle numerose e gravissime problematiche ambientali che affliggono il territorio lucano. (3-03058)