• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/16778    la disciplina sul controllo tecnico dei veicoli aventi massa superiore a 3,5 tonnellate e autobus, ovvero la revisione, è normata da direttive comunitarie e da norme nazionali che...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16778presentato daBORGHESI Stefanotesto diMartedì 30 maggio 2017, seduta n. 806

   BORGHESI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la disciplina sul controllo tecnico dei veicoli aventi massa superiore a 3,5 tonnellate e autobus, ovvero la revisione, è normata da direttive comunitarie e da norme nazionali che garantiscono uniformità dei controlli del parco veicoli circolante e il rispetto della sicurezza della circolazione stradale. A livello nazionale, il decreto ministeriale n. 408 del 6 agosto 1998, che ha recepito la direttiva 96/96/CE, costituisce il testo principale su cui si basano le modalità di svolgimento delle revisioni dei veicoli, integrato successivamente dal decreto ministeriale del 13 ottobre 2011, che ha dato attuazione alla direttiva 2010/48/UE;
   il 27 febbraio 2017 è stata emanata la circolare prot. RU 4791, con la quale la direzione generale per la motorizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti stabilisce che durante la revisione devono essere svolti controlli strumentali controlli visivi in tre modi: impliciti al controllo strumentale, espliciti non compresi nei controlli strumentali e con mano d'opera in officina. Questi ultimi non sono svolti dal personale che svolge la revisione, ma da meccanici dell'officina che svolge la manutenzione del veicolo, che dovrà emettere una dichiarazione sostitutiva di certificazione sul retro del nuovo modello TT2100. Questa novità, in concreto, impone una nuova verifica preliminare che l'autotrasportatore deve far svolgere, a sue spese, da un'officina prima di portare il veicolo alla revisione;
   queste complicazioni burocratiche hanno aggravato la situazione già problematica che vivono le aziende di trasporto che si rivolgono alla motorizzazione civile di Brescia per effettuare la revisione del mezzo. Infatti, il problema della carenza di personale, che è stato affrontato a livello governativo anche attraverso un protocollo di intesa con la provincia di Brescia, ormai da più di un anno sta creando gravi disagi agli autotrasportatori che devono aspettare circa tre mesi per prenotare la revisione del mezzo con i conseguenti danni dovuti dall'impossibilità di lavorare –:
   quali iniziative intenda intraprendere per non arrecare ulteriori disagi alle imprese di autotrasporto della provincia di Brescia, per le quali la revisione del mezzo è strumentale alla propria attività lavorativa, che ad oggi si vedono costrette a sopportare tempi di attesa lunghi e penalizzanti a causa di un mancato protocollo di intesa che consenta un supporto al personale della motorizzazione da parte della provincia;
   se non si ritenga opportuno rivedere quanto disposto dalla circolare prot. RU 4791, soprattutto con riferimento alla previsione della dichiarazione sostitutiva di certificazione, che, da un lato, non appare indispensabile ai fini della sicurezza e, dall'altro, comporta ulteriori oneri burocratici ed economici a danno delle imprese di autotrasporto. (4-16778)