• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/16796    oltre un quarto dei 158 comuni della provincia di Salerno sono interessati dal grande progetto denominato «Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della provincia di...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16796presentato daSCOTTO Arturotesto diMercoledì 31 maggio 2017, seduta n. 807

   SCOTTO e BOSSA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   oltre un quarto dei 158 comuni della provincia di Salerno sono interessati dal grande progetto denominato «Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della provincia di Salerno». Il valore del progetto generale è di euro 89.858.475 ed è finalizzato al risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali interessati dai reflui, non depurati o non in linea con le attuali normative, sversati dagli impianti di depurazione della provincia di Salerno;
   la regione Campania, vista delibera della giunta regionale n. 756 del 21 dicembre 2012, con decreto dirigenziale n. 22 del 7 maggio 2013 (BURC n. 26 del 13 maggio 2013), emesso dal capo del dipartimento della programmazione e dello sviluppo economico e responsabile generale dell'UOGP, ha ammesso a finanziamento il suddetto grande progetto per l'importo complessivo di euro 89.858.475, di cui euro 59.858.475 a valere sui fondi del POR Campania FESR 2007-2013 – asse I – obiettivo operativo 1.4 (migliorare la gestione integrata delle risorse idriche) e la restante parte di euro 30.000.000,00, garantito sul «programma parallelo» di cui al Pac, Misure anticicliche e salvaguardia di progetti avviati, finanziato con la riduzione della quota di cofinanziamento nazionale del POR Campania FESR 2007-2013;
   con il medesimo decreto dirigenziale è stata approvata la convenzione tra la regione Campania e la provincia di Salerno, soggetto beneficiario, per la regolamentazione dei reciproci obblighi ed impegni finanziari nella fase di attuazione del grande progetto;
   con deliberazione n. 130 del 25 giugno 2013 la giunta provinciale, rendendo atto del decreto dirigenziale regionale n. 22 del 7 maggio 2013 e della convenzione, ad esso allegata, ha approvato il quadro economico del grande progetto, relativo agli interventi inseriti nel protocollo d'intesa sottoscritto il 20 ottobre 2012, suddivisi in «comparti attuativi» omogenei, al fine di ottemperare a quanto previsto dall'articolo 2, comma 1-bis, del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163;
   il 22 luglio 2015 la Commissione europea, con decisione C(2015)5287, ha approvato il contributo finanziario (FESR) al grande progetto facente parte del programma operativo «Campania 2007-2013»;
   la regione Campania, con nota del 27 agosto 2015 ha richiesto «una dettagliata relazione contenente lo stato generale di attuazione del grande progetto, in base alla decisione della Commissione Europea (C/2015 2771) che ha approvato gli orientamenti sulla chiusura del Programma 2007/2013», i quali consentono di suddividere la realizzazione del grande progetto in due periodi di programmazione: FESR 2007/2013 – FESR 2014/2020;
   il grande progetto è suddiviso in 8 lotti funzionali, denominati «comparti attuativi» omogenei, individuati d'intesa con la regione Campania secondo i criteri della vicinanza geografica, dell'omogeneità territoriale e dell'appartenenza a bacini e/o raggruppamento di piccoli bacini idrografici. Attualmente nel comparto 3 (riguardante comuni di Praiano, Furore, Conca dei Marini, Atrani, Scala e Ravello) non sono stati affidati i lavori;
   gran parte degli amministratori locali (e funzionari) della costiera amalfitana sono stati raggiunti da avvisi di garanzia e/o rinviati a giudizio;
   i cittadini sono esposti al rischio di un aumento sproporzionato delle bollette;
   si tratta di una paradossale situazione dove la regione Campania detiene materialmente i finanziamenti e la provincia di Salerno è il soggetto attuatore, ma l'ente gestore appare totalmente estromesso dalle procedure di affidamento delle opere (pur avendo presentato progetti e proposte alternative di più rapida realizzazione) –:
   di quali elementi disponga il governo in relazione a quanto esposto in premessa, anche alla luce del rischio di perdere i fondi europei stanziati per il progetto in questione a danno di amministratori e cittadini di piccoli comuni che si sentono vittime delle lungaggini procedurali sulle quali non hanno poteri di intervento e quali eventuali iniziative per quanto di competenza intenda assumere, se del caso avvalendosi dei poteri attribuiti dall'articolo 12 del decreto-legge n. 133 del 2014. (4-16796)