• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/11473    la Nestlè-Perugina è una delle realtà imprenditoriali più significative dell'Umbria per l'occupazione e l'economia del territorio;    Perugina è un marchio storico italiano...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11473presentato daGALGANO Adrianatesto diMercoledì 31 maggio 2017, seduta n. 807

   GALGANO e BOMBASSEI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la Nestlè-Perugina è una delle realtà imprenditoriali più significative dell'Umbria per l'occupazione e l'economia del territorio;
   Perugina è un marchio storico italiano e nello stabilimento di San Sisto a Perugia si producono importanti marchi quali Baci e Nero Perugina esportati in cinquantacinque Paesi;
   dopo una lunga vertenza, il 2 marzo 2016 Nestlè ha ufficializzato il piano industriale di rilancio di Perugina: investimenti per 60 milioni di euro in tre anni con prodotto portante il «Bacio», nessun esubero, nuova struttura manageriale e innovazione delle tecnologie produttive e del modello organizzativo;
   il 24 febbraio 2017 sono stati resi noti i primi dati sul buon andamento del Bacio e delle tavolette, sia sul mercato interno che sull’export. «Purtroppo – si legge nella nota – sull’export l'aumento del 44% non si traduce in volumi importanti, tali da assicurare un conseguente aumento produttivo». In Usa, Canada, Brasile, Cina ed Australia la crescita del Bacio è a doppia cifra. In Canada e Cina l'aumento è del 60 per cento;
   nel piano industriale si prevedeva anche la produzione dei coni gelato per sopperire alla stagionalità del cioccolato e Nestlé ha ufficializzato il contratto di fornitura alla Froneri dei biscotti per il Maxibon della durata di tre anni, con un quantitativo iniziale di circa 930 tonnellate;
   sebbene la rappresentanza sindacale unitaria abbia dato un giudizio positivo sull'andamento del piano, nel mese di aprile 2017, nello stabilimento di San Sisto, è partita la cassa integrazione per 867 dipendenti che scadrà a fine 2018;
   a maggio 2017, dopo un nuovo incontro dei sindacati con la Nestlè, si è iniziato a parlare di rischio esuberi per 300 unità, nonostante i dati positivi relativi al settore cioccolato registrati dalla multinazionale;
   immediata è stata la reazione dei sindacati che chiedono «di mantenere la discussione nei confini dell'accordo sottoscritto ad aprile 2016, senza aperture su argomenti estranei, soprattutto in quanto tesi ad un riassetto strutturale che ci pare assolutamente evitabile». Nella nota si annuncia anche il possibile stato di agitazione, con azioni da intraprendere in vista della futura campagna produttiva, e si chiede la convocazione di un tavolo ministeriale –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della suddetta situazione e se intenda convocare sindacati, istituzioni locali e vertici della multinazionale Nestlè per verificare il rispetto di quanto previsto nell'accordo sottoscritto ad aprile 2016, soprattutto in relazione alle strategie per la gestione del personale. (5-11473)