• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.3/03784 GOTOR - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo - Premesso che: il decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, all'art. 22, comma 8, prevedeva inizialmente per il 2017...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03784 presentata da MIGUEL GOTOR
martedì 30 maggio 2017, seduta n.832

GOTOR - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo - Premesso che:

il decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, all'art. 22, comma 8, prevedeva inizialmente per il 2017 uno stanziamento a fondo perduto di 2 milioni di euro in favore del teatro Eliseo di Roma per spese ordinarie e straordinarie al fine di garantire la sua attività. A seguito delle modifiche apportate nel corso dell'esame in V Commissione permanente (Bilancio) alla Camera dei deputati, nonostante il parere contrario del Governo, si è autorizzata una spesa di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018;

il provvedimento risulta essere a giudizio dell'interrogante un favoritismo, per coprire una cattiva gestione economica di un privato, senza che questo avvenga a fronte di un progetto da parte di questo e senza una evidenza pubblica, visto che molte altre istituzioni teatrali sono in crisi;

nello stesso decreto, all'art. 22, comma 6, si prevede lo stanziamento a favore di tutti i musei di interesse nazionale della somma di 700.000 euro per il 2017, di 1.500.000 euro per il 2018 e di 750.000 euro per il 2019 per il pagamento di competenze e servizi professionali nella gestione di beni culturali;

pur con il tetto di 200.000 euro all'anno per ogni istituzione, si tratterebbe di consulenze scelte e decise senza alcuna evidenza pubblica, né tanto meno con l'espletamento di un concorso;

considerato che:

questo accade proprio in quelle istituzioni, musei e parchi archeologici, che, grazie alla riforma portata avanti dal Ministro in indirizzo, hanno acquisito l'autonomia e dove sono arrivati i nuovi direttori;

scelti attraverso una selezione internazionale, i nuovi direttori avrebbero dovuto essere la panacea a tutti i mali delle istituzioni museali, perché in grado di gestirle "managerialmente";

invece, l'iniziativa di creare un fondo per consulenze dimostrerebbe il contrario, e cioè che i nuovi direttori non bastano o forse non servono affatto, oppure sono stati scelti male dalla commissione istituita dallo stesso Ministro. Infine, oltre a essere un aggravio di spesa in deroga a ogni regola di trasparenza, questo finanziamento riapre la pessima pratica delle consulenze ad libitum, che in passato è stata sinonimo del peggiore clientelismo e ha causato tanti scandali;

valutato che a parere dell'interrogante:

i due interventi, stante l'assoluta carenza di motivazioni intrinseche e di investimenti pubblici, sia per il sistema teatrale italiano, nonché per quello museale, rappresentano dei favoritismi per coprire la mala gestio di un privato e le incongruenze della riforma attuata;

palesemente, ancora una volta, non si tiene conto delle professionalità interne ai teatri e ai musei che vengono violentemente delegittimate, danneggiando tutto il comparto della cultura, creando categorie di privilegiati di serie A e serie minori, quando la ricchezza dell'Italia sta nel patrimonio culturale diffuso e nella qualità delle risorse umane, che lavorano nel settore sottopagate e frustrate,

si chiede di sapere in base a quale criterio siano stati adottati i due provvedimenti,(a quanto risulta il teatro Eliseo è un teatro privato e nei musei ci sono fior di competenze interne) e quali risorse il Ministro in indirizzo intenda stanziare a favore di tutti i teatri ed i musei italiani esclusi.

(3-03784)