• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/11516    la tratta Roma-Napoli è, in termini di flusso, una delle maggiori italiane ed è servita dalle aziende Trenitalia e NTV-Italo;    sulla tratta Roma-Napoli, Trenitalia impiega...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11516presentato daBERGAMINI Deborahtesto diMartedì 6 giugno 2017, seduta n. 809

   BERGAMINI e BIASOTTI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la tratta Roma-Napoli è, in termini di flusso, una delle maggiori italiane ed è servita dalle aziende Trenitalia e NTV-Italo;
   sulla tratta Roma-Napoli, Trenitalia impiega 37 Frecciarossa, 2 Frecciargento e 1 Frecciabianca. Sono 19 i Frecciarossa 1000; da Napoli a Roma la situazione è meno agevole per i pendolari: ogni giorno viaggiano 32 Frecciarossa (di cui 14 Frecciarossa 1000), 2 Frecciabianca e 2 Frecciargento. I tempi di percorrenza sono simili, ma l'ultimo Frecciarossa parte alle 19,30; chi vuole raggiungere Roma dalla stazione «Napoli Centrale» è costretto a partire con treni che impiegano più di due ore;
   il nuovo orario è coinciso, inoltre, con aumenti sui prezzi dei biglietti che, dal mese di febbraio 2017, hanno subìto incrementi medi sino al 35 per cento, condizione difficilmente sostenibile per lavoratori, turisti e pendolari;
   successivamente, Trenitalia è tornata parzialmente sui suoi passi, riducendo la percentuale dell'aumento dei prezzi, ma è chiaro che, per chi utilizza il trasporto ferroviario tutti i giorni, permane una situazione di grave disagio;
   il 21 aprile 2017, l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato italiane, Renato Mazzoncini, su La Stampa, ha dichiarato: «Alcuni treni, soprattutto al mattino, sono al 92 per cento occupati da pendolari sulla Torino-Milano o sulla Napoli-Roma. Le tariffe con cui questi pendolari viaggiano sono scontate dell'80 per cento: se hai un treno così, quel treno è in perdita, e questa è la ragione per cui Ntv (Italo) ha tolto gli abbonamenti. Noi viaggiamo in un mercato liberalizzato e se il treno non sta in piedi è un problema, non c’è nessuno che lo paga. Abbiamo ritenuto di aumentare gli abbonamenti che per tanti anni, tranne sulla Milano-Torino, non erano toccati dal 2011. Mi rendo conto che un aumento del 35 per cento sia stato vissuto molto male [...] e alla fine abbiamo trovato un compromesso per il momento per noi accettabile, abbiamo ridotto gli aumenti del 50 per cento, e ci siamo detti con il Ministro Delrio che bisogna affrontare questa tematica»;
   Trenitalia, ad avviso dell'interrogante, rischia di compromettere la corretta erogazione del servizio pubblico comprimendo i diritti dei cittadini, con conseguenze sulle economie dei territori –:
   se il Ministro interrogato non intenda adottare tutte le iniziative di competenza affinché siano ripristinati i vecchi prezzi della tratta Roma-Napoli e sia garantita la stessa disponibilità di orari e servizi anche da Napoli a Roma, per superare i notevoli disagi riscontrati dai pendolari. (5-11516)