• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/11534    in data 22 maggio 2017 presso la sede di Unindustria a Roma vi è stato un incontro tra le organizzazioni sindacali per la presentazione del piano industriale di Wind 3;    Wind...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11534presentato daTULLO Mariotesto diGiovedì 8 giugno 2017, seduta n. 811

   TULLO, BASSO, CAROCCI, MARCO MELONI, MICCOLI, MURA, RIBAUDO e LAURICELLA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   in data 22 maggio 2017 presso la sede di Unindustria a Roma vi è stato un incontro tra le organizzazioni sindacali per la presentazione del piano industriale di Wind 3;
   Wind 3 nel confermarsi quale primo operatore mobile in Italia dopo la fusione tra i due gruppi, ha ribadito la positività dei risultati raggiunti, in termini economici e di organizzazione e ha annunciato investimenti per 7 miliardi di euro, per modernizzare la rete e renderla ancora più efficiente e capillare, portando a regime il 4g e puntando anche sulla innovativa tecnologia 5g;
   dall'inizio del processo di fusione ad oggi sono fuoriuscite dall'azienda con esodo incentivato 668 persone, in particolare nelle sedi di Roma e Milano, 70 nella sede di Genova;
   nel corso dell'incontro con l'azienda il servizio clienti è stato presentato come un elemento centrale per garantire un duplice obiettivo: sostenere lo sviluppo dell'azienda attraverso la qualità e consolidare il livello di eccellenza;
   l'attenzione e la centralità riservata al « customer care» appaiono contraddittorie rispetto alla scelta che l'azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali nell'incontro citato di esternalizzare il servizio clienti EX3 (133), nella sua componente operativa attraverso lo strumento giuridico della cessione del ramo di azienda, ad una realtà outsourcer che deve essere ancora individuata;
   l'operazione su cui Wind 3 vuole procedere anche unilateralmente coinvolgerebbe 900 lavoratori, nei siti di Genova, Cagliari, Palermo, Roma. Tale procedura appare contraddittoria rispetto alla premessa dichiarata all'atto della fusione di mantenere l'azienda unica e unita, e soprattutto non si comprende come tale processo di esternalizzazione si possa conciliare da parte dell'azienda con gli obiettivi dichiarati di tutela occupazionale;
   le preoccupazioni dei lavoratori e delle loro famiglie sono legittime viste le precedenti esperienze di esternalizzazione nel campo della telefonia e non solo –:
   se il Governo sia a conoscenza del piano industriale di Wind 3, che prevede la possibilità della cessione di un ramo di azienda, «servizio clienti» ex3 (133), che coinvolge circa 900 lavoratori;
   quali iniziative intendano adottare per la tutela occupazionale dei lavoratori coinvolti. (5-11534)