• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/04526 il territorio di Ginosa, nella provincia di Taranto, è stato gravemente ferito dal susseguirsi di eventi calamitosi di natura alluvionale; in particolare, per l'alluvione del 7 e 8...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04526presentato daFITTO Raffaeletesto diMercoledì 16 aprile 2014, seduta n. 213

FITTO e CHIARELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
il territorio di Ginosa, nella provincia di Taranto, è stato gravemente ferito dal susseguirsi di eventi calamitosi di natura alluvionale;
in particolare, per l'alluvione del 7 e 8 ottobre 2013, con atti protocolli n.01/COC/2013 del 7 ottobre 2013 e n.04/COC/2013 dell'8 ottobre 2013, il sindaco ha dovuto procedere alla costituzione ed alla convocazione del centro operativo comunale, con relativa richiesta di avvio delle procedure di riconoscimento dello stato di calamità naturale;
in esito a detti provvedimenti sono stati realizzati i necessari interventi urgenti per riattivare la funzionalità delle strutture pubbliche e per evitare situazioni di pericolo nelle strutture private;
si è provveduto altresì alla sistemazione in strutture ricettive del territorio delle famiglie private della disponibilità del proprio alloggio, alla fornitura di altri servizi, tra i quali il servizio straordinario di raccolta, rimozione e trasporto di carcasse, la collocazione di bagni chimici nelle zone più colpite, il servizio di rimozione degli automezzi, la fornitura di pasti caldi ed acqua potabile alla popolazione colpita ed ai volontari impegnati nelle operazioni di soccorso, la fornitura di carburante alle idrovore ed ai mezzi di protezione civile e dei vigili del fuoco, lo smaltimento dei rifiuti;
in data 30 novembre e 1o dicembre 2013, il medesimo territorio di Ginosa e Marina di Ginosa è stato nuovamente colpito da violente precipitazioni atmosferiche che hanno provocato ingenti danni alle strade urbane ed extraurbane, alle abitazioni, agli impianti, alle attività produttive, alle aziende agricole e zootecniche, nonché al patrimonio pubblico e ai beni demaniali;
per tali motivi il comune ha dovuto provvedere, ancora una volta, alle azioni urgenti sopra descritte;
l'alluvione del 7 e 8 ottobre 2013 ha deturpato altresì, la gravina parzialmente abitata della città, descritta in uno scritto del 1581 di Angelo Rocca, segretario generale dell'Ordine degli Agostiniani, quale insediamento «abitato in grotte ... di tanto bellissimo artificio fatte che danno ai reguardanti gran meraviglia»;
le successive piogge alluvionali del novembre e dicembre 2013 hanno notevolmente aggravato lo stato di devastazione della citata gravina, determinando una situazione di oggettivo pericolo di crollo. Ciò ha imposto l'adozione dei necessari provvedimenti interdittivi del traffico veicolare e pedonale nel centro storico della città prossimo a via Matrice;
il 21 gennaio 2014, una frana improvvisa ha causato nella zona tra via Matrice e via Corbezzoli il crollo di una serie di edifici, già prudenzialmente resi inabitati ed inaccessibili dai suddetti provvedimenti interdittivi;
gli immediati rilievi sul territorio, effettuati dai tecnici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco hanno evidenziato che lungo il fianco della Gravina sussistono ulteriori criticità, che hanno reso necessario un significativo ampliamento dell'area di interdizione che giunge ora a ricomprendere, tra i numerosi edifici di interesse storico interdetti per motivi di dubbia stabilità, anche il pregevole Castello normanno, arroccato su una rupe che sovrasta i due villaggi rupestri di Rivolta e Casale e citato per la prima volta nello Statuto di riparazione dei castelli fatto redigere da Federico II di Svevia nel secondo quarto del XIII secolo;
pertanto, a seguito, degli eventi calamitosi che hanno da ultimo determinato il crollo del costone di via Matrice, il comune di Ginosa ha attivato i primi interventi, di concerto con le autorità di protezione civile e con i tecnici incaricati dal Consiglio nazionale delle ricerche;
in particolare, le indagini preliminari geologiche, geotecniche e speleologiche effettuate dai tecnici del consiglio nazionale di ricerca (CNR) nella vasta area interessata al predetto evento calamitoso hanno evidenziato la presenza di immobili, ipogei e massi ciclopici a rischio di potenziale crollo nel centro storico cittadino;
con apposita relazione illustrativa il responsabile dell'ufficio urbanistica comunale ed il responsabile del COC funzione 1, hanno congiuntamente precisato che quanto rilevato dai suddetti tecnici del CNR rende le azioni di preventiva rimozione delle macerie indifferibili, estremamente difficoltose, rischiose e sicuramente non attuabili dal comune di Ginosa a causa della elevatissima specializzazione professionale e di mezzi richiesta da dette operazioni nonché a causa della elevata onerosità degli interventi, decisamente incompatibile con le modeste risorse finanziarie comunali;
per tali motivi in data 14 febbraio 2014 il sindaco della città di Ginosa, dottore Vito De Palma, ha invitato ad un sopralluogo congiunto il presidente della regione Puglia, onorevole Niki Vendola, l'assessore Angela Barbanente, delegata all'assetto del territorio e beni culturali della regione Puglia e l'assessore Guglielmo Minervini, delegato alla protezione civile della regione Puglia;
inoltre, in esito a quanto comunicato dagli indicati tecnici specialisti, lo stesso sindaco della città ha provveduto ad inoltrare, a mezzo nota protocollo n. 7827 del 18 marzo 2014, una formale richiesta al Ministro della difesa, Roberta Pinotti, finalizzata alla concessione dell'immediato intervento di una squadra operativa di tecnici militari per l'espletamento del pericoloso disagio di alcuni grossi macigni posizionati in bilico al di sopra di una zona sin dai tempi antichi edificata ed abitata, da effettuarsi con l'impiego dei mezzi speciali in dotazione alle Forze del genio militare, trattandosi di posizionamento instabile e precario di massi ciclopici, fonte di seria preoccupazione per l'incolumità pubblica e l'ordinaria viabilità;
sulla scorta delle stesse argomentazioni tecniche ricevute il medesimo sindaco ha altresì provveduto, con nota 7831 del 18 marzo 2014, a chiedere al Dipartimento della protezione civile in Roma ed al servizio di protezione civile della regione Puglia di voler disporre, in via d'urgenza, le necessarie opere di rimozione delle macerie e di ripristino dello stato dei luoghi, ovvero di voler assegnare a detto comune i fondi necessari al compimento delle medesime attività di messa in sicurezza e di ripristino dell'abitato ricompreso nella parte del centro storico colpito dai richiamati eventi calamitosi;
con nota protocollo 7967 del 19 marzo 2014 il sindaco della città di Ginosa ha rivolto l'invito al prefetto di Taranto, dottore Umberto Guidato, di coadiuvare il comune di Ginosa nelle predette richieste agli enti coinvolti nella gestione delle calamità di tali eccezionali dimensioni –:
quali siano i motivi della mancata emanazione dell'ordinanza di Stato di emergenza;
se si intenda procedere all'emanazione urgente del richiamato provvedimento.
(4-04526)