• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/16937    il Governo ha avviato in data 6 giugno 2017 la procedura per la nomina del nuovo direttore dell'Agenzia delle entrate proponendo il nome di Ernesto Maria Ruffini attuale amministratore...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16937presentato daZOGGIA Davidetesto diMercoledì 14 giugno 2017, seduta n. 813

   ZOGGIA e ROBERTA AGOSTINI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il Governo ha avviato in data 6 giugno 2017 la procedura per la nomina del nuovo direttore dell'Agenzia delle entrate proponendo il nome di Ernesto Maria Ruffini attuale amministratore delegato di Equitalia;
   la nomina di Ernesto Ruffini a direttore dell'Agenzia delle entrate risulta in evidente violazione dell'articolo 4, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 39 del 2013 «Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche Amministrazioni e presso enti privati di controllo pubblico, a norma dell'articolo 1 commi 49 e 50 della legge 190/2012»; recita, infatti, l'articolo 4:
    «4. Inconferibilità di incarichi nelle amministrazioni statali, regionali e locali a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati;
   1. A coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall'amministrazione o dall'ente pubblico che conferisce l'incarico ovvero abbiano svolto in proprio attività professionali, se queste sono regolate, finanziate o comunque retribuite dall'amministrazione o ente che conferisce l'incarico, non possono essere conferiti:
    a) gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali»;
   Nel caso di Ernesto Ruffini si trova esattamente nella previsione di inconferibilità:
    a) è amministratore delegato quindi ricopre cariche;
    b) Equitalia è ente di diritto privato, controllato da pubbliche amministrazioni (51 per cento Agenzia delle entrate; 49 per cento Inps);
    c) Equitalia è finanziata dalla Agenzia delle entrate;
    d) l'Agenzia delle entrate è una pubblica amministrazione;
   quanto sopra è ulteriormente ribadito dall'articolo 1 commi 3 e 4 del decreto-legge n. 193 del 2016 convertito dalla legge n. 225 del 2016 «Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili» Che nei commi sopracitati recita:
    «3. Al fine di garantire la continuità e la funzionalità delle attività di riscossione, è istituito, a far data dal 1o luglio 2017, un ente pubblico economico, denominato “Agenzia delle entrate-Riscossione”, ente strumentale dell'Agenzia delle entrate sottoposto all'indirizzo e alla vigilanza del Ministro dell'economia e delle finanze. L'Agenzia delle entrate provvede a monitorare costantemente l'attività dell'Agenzia delle entrate-Riscossione, secondo principi di trasparenza e pubblicità. L'ente subentra, a titolo universale, nei rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, delle società del Gruppo Equitalia di cui al comma 1 e assume la qualifica di agente della riscossione con i poteri e secondo le disposizioni di cui al titolo I, capo II, e al titolo II, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602. (...)
    4. Il comitato di gestione è composto dal direttore dell'Agenzia delle entrate, che è il presidente dell'ente, e da due componenti nominati dall'Agenzia medesima tra i propri dirigenti. Ai componenti del comitato di gestione non spetta alcun compenso, indennità o rimborso spese»;
   anche la legge n. 193 del 2016 ribadisce la natura del nuovo soggetto controllato e finanziato da una pubblica amministrazione;
   in ragione di ciò non si intravedono motivi per la non applicazione del divieto di conferibilità di incarichi di vertice nell'amministrazione statale –:
   se il Governo, nell'avvio della procedura di nomina, abbia valutato tale ipotesi di inconferibilità e, in caso positivo, quali siano state le motivazioni che hanno portato a ritenere che il divieto ex articolo 4, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 39 del 2013 non sia applicabile alla nomina di Ernesto Ruffini a direttore dell'Agenzia delle entrate. (4-16937)