• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/16949    nei mesi scorsi il dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno rispondendo al consorzio della polizia municipale Padova ovest in merito all'applicazione dell'articolo 193...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-16949presentato daCIRIELLI Edmondotesto diGiovedì 15 giugno 2017, seduta n. 814

   CIRIELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   nei mesi scorsi il dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno rispondendo al consorzio della polizia municipale Padova ovest in merito all'applicazione dell'articolo 193 del codice della strada a veicoli con immatricolazione di diverso Stato dell'Ue, continuativamente stazionanti nel nostro Paese, ha confermato che chi circola in Italia con un'auto con targa straniera non deve dimostrare di avere l'assicurazione;
   il Ministero ha ricordato il parere espresso dall'ufficio centrale italiano in merito alla «vigenza del principio della cosiddetta “copertura presunta” per i veicoli muniti di targa di immatricolazione di uno degli Stati indicati nell'allegato 1 del decreto ministeriale del Ministero dello Sviluppo economico, n. 86 del 1o aprile»;
   secondo il Ministero «Per tali veicoli è esclusa l'applicazione delle sanzioni di cui all'articolo 196 Cds, anche quando, attraverso qualsiasi mezzo, sia accertato che il veicolo immatricolato in uno di quei Paesi sia effettivamente sprovvisto di copertura assicurativa»;
   i Paesi indicati nell'allegato 1 sono Andorra, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Spagna, Romania, Svezia, Svizzera, Ungheria;
   secondo quanto si apprende da fonti di stampa, non sarebbe prevista alcuna sanzione anche se venisse accertato che il veicolo in questione circola sul territorio italiano da più di un anno e non si sia proceduto alla «nazionalizzazione» attraverso l'immatricolazione. «Infatti, in tal caso, sebbene il veicolo circoli illegittimamente sul territorio dello Stato in quanto non più in circolazione internazionale, si ritiene che non possano essere contestate le violazioni di cui all'articolo 193 Cds, in ragione della sussistenza di una regolare immatricolazione straniera e della relativa copertura assicurativa» –:
   se il Ministro, considerata la gravità dei fatti esposti in premessa, non intenda assumere ogni iniziativa di competenza per porre fine ad una situazione che va fortemente a colpire i cittadini italiani e i contribuenti onesti. (4-16949)