• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/11582    sulla base delle rilevazioni meteorologiche e climatiche, la primavera 2017 è stata la più calda dal 1830, con temperature superiori alla media anche di 5/6 gradi e precipitazioni...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-11582presentato daROMANINI Giuseppetesto diGiovedì 15 giugno 2017, seduta n. 814

   ROMANINI, PATRIZIA MAESTRI, BERGONZI, OLIVERIO, TERROSI, ZAMPA, GHIZZONI, ARLOTTI, MARCO DI MAIO, PAOLA BOLDRINI, BARUFFI, MONGIELLO, GANDOLFI, DAL MORO, MONTRONI, TARICCO, MARCHI, INCERTI e CARRA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   sulla base delle rilevazioni meteorologiche e climatiche, la primavera 2017 è stata la più calda dal 1830, con temperature superiori alla media anche di 5/6 gradi e precipitazioni inferiori alle previsioni del periodo di oltre il 50 per cento;
   negli ultimi dodici mesi questa condizione climatica ha determinato un abbassamento della quota di falda a testimonianza di un rapido depauperamento della risorsa idrica nella pianura Padana. Nelle sole province di Parma e Piacenza tale abbassamento è stato di circa 1,26 metri. Stante la situazione, con l'avanzare della stagione estiva, non può che prospettarsi una situazione di peggioramento della siccità, anche in ragione del fatto che nei prossimi trenta giorni, non sono previste precipitazioni tali da indurre ad un miglioramento della situazione;
   la discesa delle quote idrometriche non può più definirsi episodica, trattandosi ormai di una costante stagionale sin dalla fine degli anni Novanta, come dimostrato dai dati meteorologici;
   la scarsità della risorsa idrica nel periodo dell'anno in cui si concentrano le necessità irrigue rischia di determinare una situazione di profonda difficoltà per le produzioni agricole (pomodoro e mais in particolare), ma anche per le aziende che lavorano queste produzioni e che nella fase di trasformazione abbisognano di acqua;
   il fabbisogno irriguo stimato per l'anno 2017 nella regione Emilia Romagna è il più alto dal 2011 e si attesta al di sopra della media 1991-2016, con valori probabili compresi tra 930 e 1327 milioni di metri cubi e un incremento del 20 per cento rispetto all'anno precedente;
   da un punto di vista meteo-climatico, l'annata agraria è attualmente caratterizzata da condizioni di siccità a causa del contenuto idrico nel terreno e nelle falde decisamente inferiore alle attese. Le carenze sono particolarmente elevate sul settore occidentale della regione e causa della scarsità di pioggia negli 8 mesi precedenti: nella pianura del parmense e del piacentino, le precipitazioni cumulate da ottobre 2016 a maggio sono stimate inferiori alla norma tre il 40 e il 50 per cento e risultano tra le più basse degli ultimi 50-60 anni;
   il beneficio generato dall'irrigazione delle coltivazioni agricole nella sola provincia di Parma è stimato in circa 59 milioni di euro;
   la necessità di implementare infrastrutture specifiche per il collettamento delle acque nei periodi invernali e il rilascio ai fini irrigui d'estate, ma anche per il recupero delle acque industriali e civili, appare ormai non più rinviabile ed anzi in forte ritardo rispetto alle effettive esigente, così come non più procrastinabile è la revisione di alcune delle tradizionali tecniche di irrigazione, anche una riflessione sulla scelta delle colture al fine di privilegiare la semina di prodotti maggiormente corrispondenti alle mutate condizioni climatiche –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della grave emergenza siccità che sta interessando alcune regioni italiane, in particolare della pianura Padana, e se non ritengano necessario farsi promotori di un tavolo operativo che, coinvolgendo tutti gli attori interessati (regioni, amministrazioni locali, consorzi di bonifica, associazioni agricole, e altri), addivenga alla redazione di un piano nazionale che consenta di affrontare con efficacia e tempestività i periodi di siccità e quindi salvaguardare le produzioni agricole durante il periodo estivo. (5-11582)