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Atto a cui si riferisce:
S.1/00797 premesso che: Consip è una società per azioni del Ministero dell'economia e delle finanze, suo azionista unico, e opera secondo i suoi indirizzi strategici al servizio esclusivo della...



Atto Senato

Mozione 1-00797 presentata da LUCIO BARANI
giovedì 15 giugno 2017, seduta n.840

BARANI, AMORUSO, AURICCHIO, COMPAGNONE, D'ANNA, FALANGA, GAMBARO, IURLARO, LANGELLA, Eva LONGO, MAZZONI, MILO, PAGNONCELLI, PICCINELLI, SCAVONE, VERDINI - Il Senato,

premesso che:

Consip è una società per azioni del Ministero dell'economia e delle finanze, suo azionista unico, e opera secondo i suoi indirizzi strategici al servizio esclusivo della pubblica amministrazione (PA), svolgendo attività di assistenza e supporto negli acquisti delle amministrazioni pubbliche attraverso l'attuazione del programma di razionalizzazione degli acquisti pubblici, tramite l'utilizzo di tecnologie informatiche e strumenti innovativi e realizzando progetti per la PA, individuati attraverso provvedimenti di legge o atti amministrativi, in virtù della capacità di gestire progetti complessi;

recentemente, la società è assurta agli onori della cronaca a seguito del trapelare, attraverso gli organi di stampa, di un'indagine giudiziaria partita dapprima dalla Procura della Repubblica di Napoli e che è attualmente in corso presso la Procura della Repubblica di Roma;

detta inchiesta, atta ad accertare eventuali condotte corruttive nell'ambito di una gara indetta da Consip nel 2014 e denominata "Facility Management 4", vede attualmente indagato un unico dipendente (ormai ex) della controllata del Ministero dell'economia e delle finanze, l'architetto Marco Gasparri;

l'architetto Gasparri, dipendente in Consip dal 1° dicembre 2003, secondo le dichiarazioni rese ai pubblici ministeri e ribadite in sede di incidente probatorio, avrebbe fornito informazioni riservate, agevolando l'impresa dell'imprenditore Alfredo Romeo, per favorire l'eventuale aggiudicazione della suddetta gara FM4 (ad oggi non ancora aggiudicata), in cambio di una somma di denaro pari a circa 100.000 euro elargitagli in tre anni, quindi presumibilmente a far data dall'anno 2013;

gli attuali vertici Consip, facenti parte del consiglio di amministrazione della società, sono stati nominati nel giugno del 2015, mentre il rinnovo del collegio sindacale è avvenuto nel 2016;

a seguito della comunicazione datata 22 dicembre 2016, attraverso la quale Marco Gasparri informava Consip di aver ricevuto notifica di un ordine di esibizione emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli, l'amministratore delegato della società, ingegner Luigi Marroni, provvedeva a modificare l'assetto delle responsabilità organizzative, affidando ad altro dirigente la gestione della direzione precedentemente guidata da Gasparri e collocando quest'ultimo su attività non operative e non collegate a gare;

successivamente, acquisiti ulteriori elementi in merito alla vicenda e alle responsabilità in capo a Marco Gasparri, la Consip ha disposto prima il congelamento delle sue competenze economiche e poi ha formulato nei suoi confronti, in data 8 marzo 2017, una contestazione disciplinare per la violazione del Codice Etico, del Modello, ex decreto legislativo n. 231 del 2001 e del Piano per la prevenzione della corruzione e della trasparenza, con contestuale sospensione cautelare dal servizio. Detto procedimento si è concluso con il licenziamento del dirigente per giusta causa, ex art. 2119 del codice civile e la società si è costituita come parte offesa nel giudizio penale pendente in questione;

Consip in data 16 giugno 2017, ha comunicato all'interessato l'esclusione della Romeo Gestioni dalla gara Facility management 4 per perdita del requisito previsto dall'art. 38, comma 1, lett. f) del decreto legislativo n. 163 del 2006;

per quanto attiene, invece, alla posizione della società Romeo Gestioni, in data 1° giugno 2017, il giudice per l'inchiesta preliminare, dottor Gaspare Sturzo, si è pronunciato sulla misura cautelare, ex decreto legislativo n. 231 del 2001, richiesta dal pubblico ministero procedente, irrogando la sanzione interdittiva del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per 12 mesi. L'efficacia di tale sanzione è peraltro, alla data, sospesa, ai sensi degli artt. 17 e 49 del decreto legislativo n. 231 del 2001, per consentire alla Romeo Gestioni di porre in essere gli adempimenti necessari alla riparazione delle conseguenze del reato;

salvo che per quanto riguarda le posizioni di Romeo e Gasparri, le indagini sono attualmente ancora in corso e hanno recentemente visto emergere chiari tentativi di forzature e di potenziali depistaggi e strumentalizzazioni, operati dalla Polizia giudiziaria impegnata sul caso, tanto che alcuni autorevoli esponenti dell'Arma dei Carabinieri sono stati essi stessi sottoposti a indagine o comunque sono stati ascoltati dalla Procura della Repubblica di Roma, che ne ha disposto anche il sequestro degli apparecchi telefonici portatili;

considerato che:

nel mese di marzo 2017, è stato completato il piano di riorganizzazione aziendale, già da tempo avviato anche a seguito delle risultanze del piano industriale 2016-2018 e del nuovo disciplinare di servizio tra Consip e Ministero dell'economia e delle finanze in materia di riorganizzazione acquisti, funzionale al rafforzamento della mission aziendale e all'adozione di un programma pluriennale di rotazione con riguardo alle aree maggiormente esposte al rischio corruzione, approvato dal consiglio di amministrazione, in data 23 maggio 2017;

in particolare, si fa presente che, al fine di garantire una gestione delle gare condotta nel rispetto della normativa vigente, Consip si è da tempo dotata di un insieme di regole, procedure interne e strutture organizzative per garantire il raggiungimento degli obiettivi aziendali, rafforzando fortemente il sistema dei controlli interni;

oltre che di un codice etico, Consip si è dotata anche del modello, ex decreto legislativo n. 231 del 2001 e del piano anticorruzione, che prevede, tra le diverse misure di presidio del rischio, anche un sistema di whistleblowing per la gestione delle segnalazioni verso il responsabile anticorruzione e l'Odv (Organismo di vigilanza);

con l'obiettivo di garantire la trasparenza e la regolarità nell'espletamento delle proprie funzioni, Consip ha previsto, nell'ambito del sistema procedurale interno, una rigida separazione di compiti e funzioni, anche attraverso differenti livelli autorizzativi, al fine di evitare la concentrazione di attività critiche e delicate in capo a un unico soggetto;

Anac (Autorità nazionale anticorruzione), all'esito delle ordinarie attività di vigilanza, ha valutato positivamente l'impianto procedurale di Consip e dei piani di azione proposti per gli sviluppi futuri;

considerato, altresì, che:

secondo quanto riportato nel Documento di economia e finanza (presentato l'11 aprile 2017), il consuntivo 2016 sulle attività progettate e sviluppate da Consip ha fatto segnare, a fronte di un valore bandito delle gare di circa 18 miliardi (con un aumento del 41 per cento rispetto al 2015), una spesa presidiata (spesa annua della pubblica amministrazione per le merceologie rispetto alle quali è attivo almeno un contratto di acquisto) che passa da 40,1 a 48,3 miliardi (con un aumento del 20 per cento), un intermediato da 7,3 a 8,1 miliardi (con un aumento dell'11 per cento), un risparmio da 3,3 a 3,5 miliardi (con un aumento del 6 per cento);

a fine 2016, il perimetro di spesa presidiato è arrivato a oltre 48 miliardi. Il dato rappresenta oltre la metà dell'intera spesa pubblica per beni e servizi (89 miliardi), il che significa che, su una quota di spesa della pubblica amministrazione, l'offerta Consip rende gli acquisti delle amministrazioni più efficienti, rapidi e trasparenti;

nel 2016, attraverso Consip, sono stati effettuati acquisti, il cosiddetto "intermediato", per circa 8,1 miliardi, con un aumento dell'11 per cento rispetto al 2015;

l'indicatore risparmio sui prezzi d'acquisto contabilizza per il 2016 un valore di circa 3,5 miliardi (con un aumento del 4 per cento rispetto al 2015), come anche riscontrato dalla annuale rilevazione Ministero dell'economia e delle finanze - Istat sui prezzi di acquisto della pubblica amministrazione;

sono molteplici le ulteriori voci di risparmio indiretto legate all'utilizzo degli strumenti Consip, di cui hanno usufruito le amministrazioni, che si sono rivolte alla società in house del Ministero dell'economia e delle finanze. Secondo un'apposita analisi effettuata dal Politecnico di Milano, tali risparmi ammontano a circa ulteriori 3 miliardi per ciascun anno;

i primi mesi della gestione 2017 confermano, ed anzi migliorano, in linea con gli obiettivi impartiti dal Ministero dell'economia e delle finanze, la crescita già osservata nell'ultimo biennio: rispetto ad aprile 2016, si registra un incremento dell'intermediato dell'11 per cento;

come ogni anno, anche per il 2016, il Ministero dell'economia e delle finanze ha realizzato, in collaborazione con l'Istat, una rilevazione presso le pubbliche amministrazioni per individuare, su un paniere di 19 categorie merceologiche, la differenza tra i prezzi Consip e quelli da acquisti autonomi delle amministrazioni (campione statistico pari a 1.350 amministrazioni centrali e locali). I risultati confermano che le convenzioni stipulate da Consip sono vantaggiose, coniugando risparmio di spesa e qualità. Le più significative riduzioni dei prezzi unitari di acquisto riguardano la telefonia mobile (fino a meno 48 per cento) e le stampanti (fino a meno 55 per cento). Rilevanti anche i risparmi sul settore "energia", quali i carburanti extra-rete (fino a meno 16 per cento) e l'energia elettrica (fino a meno 16 per cento), sui personal computer (fino a meno 25 per cento per i desktop e fino a meno 15 per cento per i portatili);

la società, da sempre, riserva all'inclusione delle piccole e medie imprese particolare attenzione, come dimostrato dall'ampia partecipazione alle iniziative di gara (ad esempio, sul mercato elettronico della pubblica amministrazione, pari al 97 per cento);

la centralizzazione della committenza e la riduzione del numero delle stazioni appaltanti costituisce una scelta innovativa e caratterizzante del nuovo codice dei contratti, legata, oltre che alla professionalizzazione dei funzionari a ciò addetti, anche alla maggiore possibilità di effettuare controlli sull'operato e correggere eventuali anomalie riscontrate;

sul punto, lo stesso presidente Cantone, in data 7 aprile 2017, intervenendo in un convegno promosso da Cna sul tema 'Nuovo codice degli appalti - Pmi tra burocrazia e nuove opportunità', ha dichiarato: "La centralizzazione degli acquisti non va messa in discussione e chi oggi prova a utilizzare le indagini giudiziarie per farlo sbaglia clamorosamente". Ed ancora ha aggiunto: "Quello della centralizzazione è un sistema che difendo", parlando dell'attività della Consip;

considerato, infine, che a parere dei proponenti del presente atto di indirizzo:

le ricostruzioni giornalistiche, ancorché indiscrezioni o anticipazioni di atti e fatti sottoposti ad indagine da parte dell'autorità giudiziaria e in quanto tali coperti da segreto istruttorio, non rappresentano in alcun modo elementi probanti, sui quali fare affidamento per condanne aprioristiche e sommarie;

nell'opportuna riservatezza indispensabile nelle varie fasi di indagine, imprescindibile per la salvaguardia delle stesse, l'autorità giudiziaria non è tenuta a smentire o a confermare eventuali ricostruzioni rese pubbliche dagli organi di stampa, a prescindere dalla loro eventuale veridicità o meno;

la circostanza per la quale sono stati aperti dei filoni di indagine che vedono sottoposti all'azione inquirente dell'autorità giudiziaria alcuni dei protagonisti dell'attività investigativa su Consip richiederebbe, quantomeno, una profonda prudenza, specialmente da parte di quanti, non direttamente coinvolti nel caso, sono a conoscenza di notizie frammentarie, incomplete o, comunque, non ufficiali;

a seguito della pubblicazione sulla stampa di intercettazioni secretate dalla Procura di Napoli e comunque giudicate irrilevanti dagli inquirenti, la Procura di Roma ha ritenuto di avviare un'inchiesta per far luce sulla fuga di notizie, mentre il comitato di presidenza del Csm ha ritenuto di attivare un monitoraggio continuo e permanente sul procedimento ancora pendente, al fine di valutare un eventuale interessamento dell'organo di autogoverno della magistratura;

lo stesso ministro della Giustizia ha ritenuto di attivare i propri poteri ispettivi in merito a detta fuga di notizie, avviando una pre-ispezione, mentre il procuratore generale della Cassazione, Pasquale Ciccolo, ha intentato un'azione disciplinare nei confronti del pubblico ministero di Napoli, Henry John Woodcock, per alcune dichiarazioni rese alla stampa da quest'ultimo, in presunta violazione delle direttive emanate dal procuratore reggente di Napoli, Nunzio Fragliasso,

impegna il Governo:

1) ad agevolare, con tutti gli strumenti a propria disposizione, le azioni da tempo poste in essere dalla Consip SpA, al fine di garantire la massima trasparenza e rispondenza delle procedure al disposto normativo vigente e alle indicazioni fornite dalle autorità competenti in materia (Anac Agcm, eccetera);

2) ad incoraggiare il proseguimento dell'azione posta in essere dagli attuali vertici di Consip, la cui gestione nel corso dell'ultimo biennio, anche grazie all'adozione di strategie e strumenti innovativi, ha determinato gli ingenti risparmi, di cui a più riprese hanno fatto cenno, a vario titolo, tanto gli esponenti del Governo Gentiloni, quanto quelli del precedente Governo Renzi;

3) a sviluppare e potenziare le attività di Consip, nell'ambito della razionalizzazione degli acquisti.

(1-00797)