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Atto a cui si riferisce:
C.4/02089 in data 24 settembre 2005, un gruppo di tifosi della squadra di calcio del Brescia, in trasferta a Verona, è stato caricato tre volte dalla Celere nella stazione ferroviaria di Verona; ...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 7 aprile 2014
nell'allegato B della seduta n. 206
4-02089
presentata da
LACQUANITI Luigi

Risposta. — I fatti esposti dall'interrogante si riferiscono all'incontro di calcio Hellas-Brescia, giocato il 24 settembre 2005 a Verona.
Durante la partita, considerata ad alto rischio, non si sono verificati incidenti di particolare rilievo, cosa che invece è accaduta nelle ore successive: i problemi sono infatti iniziati a fine partita, con l'arresto di 14 supporters di entrambe le tifoserie, e sono proseguiti per tutto il pomeriggio, in un crescendo caratterizzato da momenti di forte tensione sfociati in violenti scontri tra le Forze dell'ordine e i tifosi.
Da una sintetica ricostruzione dei fatti risulta che, una volta arrivati alla stazione, i tifosi bresciani avrebbero inscenato una protesta, rifiutandosi di salire sul treno se prima non fossero stati rilasciati i loro compagni trattenuti in stato di fermo; avrebbero quindi messo in atto una serie di azioni di disturbo, provocando l'intervento della polizia.
Nel corso degli scontri sono rimasti feriti 23 tifosi bresciani; uno di loro ha riportato un trauma cranico che l'ha lasciato in coma per diversi mesi, procurandogli un'invalidità totale.
In seguito a tali tragici eventi, il giudice per le indagini preliminari, dopo due richieste di archiviazione respinte, ha rinviato a giudizio 8 poliziotti. Lo scorso 18 gennaio, in sede collegiale, il tribunale di Verona, ha assolto tutti gli imputati, uno di loro per non aver commesso il fatto e gli altri sette per insufficienza di prove. La sentenza non risulta ancora definitiva, avendo presentato appello sia il Pubblico Ministero che la parte civile.
Con lo stesso dispositivo, inoltre, il collegio ha deciso di rinviare gli atti alla Procura della Repubblica, ritenendo necessario svolgere ulteriori indagini per appurare se i video a disposizione della magistratura fossero stati manomessi per impedire una corretta ricostruzione dei fatti.
Nella fase di accertamento che l'autorità giudiziaria sta svolgendo nell'ambito del procedimento penale in corso, l'amministrazione dell'Interno sta fornendo tutta la collaborazione possibile affinché venga fatta piena luce sul caso segnalato dall'interrogante. In questa direzione, al magistrato incaricato è stata consegnata la documentazione cartacea ed audiovisiva relativa alla vicenda per le conseguenti verifiche in vista delle determinazioni da assumere al riguardo.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Filippo Bubbico.