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Atto Senato

Ordine del Giorno 9/2853/38 presentato da BACHISIO SILVIO LAI
giovedì 15 giugno 2017, seduta n. 840

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo (AS. 2853);
premesso che:
il comma 2 dell'articolo 7-bis della legge 6 agosto 2015, n. 125, prevede la possibilità per i comuni di rimborsare le spese legali agli amministratori che siano incorsi in procedimenti giudiziari legati al proprio incarico, che siano stati assolti o prosciolti;
sino al 2010 tale rimborso veniva riconosciuto ordinariamente per via giurisprudenziale, definito nelle sentenze in analogia al trattamento dei dipendenti della pubblica amministrazione o per il tramite dell'articolo 1720 dei codice civile, istituto che disciplina il mandato;
dal 2010, alcune sentenze della Cassazione, hanno contrastato questa prassi e alcuni comuni non hanno più riconosciuto il rimborso delle spese legali nonostante l'assoluzione o il prosciogli mento;
con la legge n. 125 del 2015 si è voluto porre rimedio alle differenti interpretazioni delle diverse amministrazioni riconoscendo la correttezza del rimborso. Tuttavia per alcuni enti locali la norma sarebbe applicabile solo a partire dalla data della legge n. 125/15, generando quindi un buco normativo tra il 2010 e il 2015;
impegna il Governo:
a chiarire che l'articolo 7-bis, comma 2, della legge n. 125 del 2015 non pone vincoli agli enti locali rispetto alla sua validità temporale e che tale disposizione si applica per tanto anche al periodo che va da 2010 al 2015.
(numerazione resoconto Senato G18.1)
(9/2853/38)
LAI, ANGIONI, CUCCA