• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/17080    risale a sei anni fa lo scandalo che aveva come oggetto gli appartamenti, a Firenze, di proprietà del demanio pubblico nel giardino di Boboli, i quali erano concessi in locazione a...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17080presentato daBONAFEDE Alfonsotesto diMartedì 27 giugno 2017, seduta n. 821

   BONAFEDE. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   risale a sei anni fa lo scandalo che aveva come oggetto gli appartamenti, a Firenze, di proprietà del demanio pubblico nel giardino di Boboli, i quali erano concessi in locazione a dirigenti, ex e non, a cifre irrisorie;
   il costo di tale locazione era di circa trecento euro al mese, per abitare in case di cento metri quadrati in un contesto esclusivo con posto auto «custodito», appartamenti che, se lasciati al libero mercato, per la loro posizione, frutterebbero almeno il quintuplo;
   la gestione di questi appartamenti è concessa alla stessa Soprintendenza per i beni architettonici di Firenze, essendo di proprietà del demanio che la esercita, sin dal maggio 2005;
   da notizie di stampa risalenti alla fine di gennaio del 2016, si è appreso che la soprintendente ai beni architettonici Alessandra Marino dichiarò che sarebbe intervenuta sulle tabelle per rendere più equi gli affitti. Dopo cinque anni, la soprintendente ha spiegato che i cambiamenti sono stati fatti, ma sono ancora in una bozza al vaglio delle autorità competenti dichiarando: «Il regolamento con i nuovi tariffari è già pronto e ci sono stati molti correttivi, con aumenti legati alle diverse situazioni lavorative. Non è stato semplice preparare la nuova tabella, anche perché l'avvicendamento delle competenze non ci ha aiutato. Il lavoro che abbiamo fatto è stato molto approfondito e la bozza dovrebbe essere approvata entro l'estate. Ricordo che, comunque, la commissione regionale dei beni culturali ha in programma di realizzare regolamenti unitari» (Rif. http://www.lanazione.it);
   occorre inoltre evidenziare il fatto che le case in questione si trovano in un parco d'eccezione, un complesso monumentale, la cui natura richiede una particolare garanzia di affidabilità dei locatari; in tutto si tratta di circa 65 alloggi: 25 tra Palazzo Pitti e Boboli, 25 nelle ville medicee, 15 nelle vicinanze di Piazza Pitti;
   consta all'interrogante che ad oggi la situazione è rimasta quasi immutata, nonostante varie ispezioni ministeriali. Dopo sei anni, inoltre, ci sono state solo piccole percentuali di rialzo, quando anche un aumento del 60 per cento non avrebbe comunque raggiunto cifre considerevoli, visto che il canone di affitto rimane basso, troppo, il tutto a discapito delle casse dello Stato –:
   se il Governo sia a conoscenza delle suddette notizie di stampa e dei fatti sopra esposti;
   se il Governo non ritenga opportuno disporre apposite verifiche al fine di rendere noti i nominativi dei proprietari degli appartamenti ubicati nel giardino di Boboli;
   se il Governo intenda chiarire criteri e le modalità utilizzate per l'assegnazione in affitto dei suddetti appartamenti;
   se non si ritenga opportuno assumere iniziative per apportare un adeguamento alle tabelle dei tariffari con cifre più consone e vicine al valore reale di mercato degli affitti nelle suddette zone. (4-17080)