• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/17112    nell'aprile del 2007 viene inaugurato nel porto di Civitavecchia il cantiere navale della Privilege Yard spa, per la realizzazione di un complesso completo di uffici, capannoni ed...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17112presentato daGREGORI Monicatesto diMercoledì 28 giugno 2017, seduta n. 822

   GREGORI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   nell'aprile del 2007 viene inaugurato nel porto di Civitavecchia il cantiere navale della Privilege Yard spa, per la realizzazione di un complesso completo di uffici, capannoni ed attrezzature, per la costruzione di navi di lusso, al di sotto dei 36 passeggeri: la prima opera riguarda un mega-yacht «superlusso», di cui non risulta noto, all'interrogante, il committente, nella cui realizzazione sono coinvolte imprese e mano d'opera locali;
   attraverso varie istanze di ampliamento, nel tempo, la Privilege che, da notizie di stampa, per questo ambizioso progetto incassa la fiducia delle più grandi banche italiane (Banca Etruria, Unicredit, MPS e altre), di manager ed istituzioni, giunge ad ottenere la disponibilità di un'area portuale pari a 102.200 metri quadrati circa;
   i lavori, dopo varie fasi di rallentamento, subiscono un blocco definitivo ed il mega-yacht non conoscerà mai il varo, previsto da ultimo per novembre 2013, lasciando sull'area portuale, circondato da allestimenti e capannoni, un gigantesco scheletro di ferro;
   a marzo del 2014, i lavoratori occupano il cantiere, barricandosi sulla cima della struttura, dove rimarranno per settimane, risultando prive di attendibilità e comunque disattese, le rassicurazioni della società circa un rifinanziamento dell'opera da parte di grandi soggetti finanziatori;
   a giugno 2015 viene dichiarato il fallimento della società;
   a luglio 2016, in relazione al fallimento della Privilege Yard spa, i finanzieri del comando provinciale di Roma arrestano Mario La Via e Antonio Battista, accusati a vario titolo per i reati di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, reati tributari, violazione di specifica fattispecie contemplata dalla normativa antimafia: da informazioni di stampa, inoltre, si apprende che i progetti relativi ai mega yacht, rinvenuti negli uffici della fallita società, si sono rivelati privi di valore economico;
   il cantiere posto all'asta vede le prime tre aste risultare senza esito: il 21 luglio 2017 sarà svolta la quarta asta;
   quanto esposto delinea il danno che l'operazione Privilege Yard ha prodotto ai lavoratori ed allo sviluppo del territorio nel suo complesso, con l'ulteriore rischio che l'area demaniale rimanga ipotecata dall'occupazione del grande relitto, finché le vicende amministrative e giudiziarie non giungeranno a compimento, come conferma il disinteresse finora suscitato nei confronti delle aste già espletate;
   l'investimento posto al pubblico incanto, tra l'altro, considerata l'entità dell'impegno economico e la già triste esperienza della Privilege, rischia di lasciare aperta la strada a progetti privi delle sufficienti garanzie di ricadute sul territorio. Il reimpiego del cantiere Privilege Yard, infatti, per la sua complessità, non può essere solo oggetto di una burocratica operazione di procedura fallimentare, ma deve sviluppare una progettualità in grado di offrire certezze di lavoro e sviluppo per un territorio già offeso, turlupinato e privato delle proprie risorse naturali –:
   se nel rilascio e nel mantenimento della concessione alla Privilege spa fino al suo fallimento, in relazione ai progetti ed ai piani industriali presentati, siano state rispettate tutte le procedure e le condizioni di norma previste, a tutela di beni di interesse pubblico, quali sono le aree demaniali, dei lavoratori e delle imprese coinvolte nei lavori, nonché del tessuto sociale dell'intero territorio;
   in considerazione del grave nocumento già arrecato al tessuto sociale ed economico del territorio, se si ritenga di prendere in considerazione, per quanto di competenza, un intervento straordinario, anche attraverso apposita iniziativa normativa, atto alla definizione di un progetto di recupero che, con la garanzia ed il coinvolgimento delle istituzioni che insistono sul territorio, affidi direttamente ai lavoratori ed imprese locali, nelle forme e nei modi da individuare, quelle aree che si è consentito venissero danneggiate da investitori inattendibili. (4-17112)