• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/17110    nel periodo compreso fra il maggio del 2010 e l'aprile 2012 il dipartimento di bioscienze dell'università degli studi di Parma ha prodotto lo studio intitolato «Indagini ecologiche sul...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17110presentato daFRACCARO Riccardotesto diMercoledì 28 giugno 2017, seduta n. 822

   FRACCARO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   nel periodo compreso fra il maggio del 2010 e l'aprile 2012 il dipartimento di bioscienze dell'università degli studi di Parma ha prodotto lo studio intitolato «Indagini ecologiche sul lago d'Idro». La ricerca è stata sviluppata su commissione dell'amministrazione regionale lombarda nel quadro del progetto europeo Silmas «Strumenti sostenibili per la gestione dei laghi nello spazio alpino» sotto la responsabilità del professor Pierluigi Viaroli e pubblicata il 17 maggio 2013;
   lo studio affronta nel dettaglio le criticità in ordine alla gestione delle acque del lago e all'incidenza della stessa sui processi ecologici e sulla qualità delle acque e, di riflesso, sugli usi della risorsa idrica e dell'ecosistema lacustre. Lo studio rileva che, anche in relazione agli scenari del cambiamento climatico per il sistema alpino in cui è inserito il lago la gestione del lago d'Idro, si deve affrontare una serie di problemi, dei quali i più rilevanti sono al momento di difficile soluzione. Infine, di fronte a un sistema decisionale articolato e complesso che richiede un quadro costantemente aggiornato di conoscenze sull'evoluzione dell'ecosistema lacustre e del suo bacino imbrifero a supporto della gestione e delle politiche di governo del territorio, conclude che si debba stabilire un piano di indagini di lungo termine e l'attivazione di un osservatorio scientifico permanente a servizio del sistema decisionale;
   la Rete italiana per la ricerca ecologica di lungo termine (LTER-Italia) è una rete di siti terrestri, d'acqua dolce, di acque di transizione e marine, sui quali si conducono ricerche ecologiche su scala pluridecennale. Alla rete appartengono 25 siti (al 2015), distribuiti su tutto il territorio nazionale, gestiti dai principali enti di ricerca, università e istituzioni che si occupano di ricerca e monitoraggio ecologici in Italia. Per affinità geografica, oltre alle organizzazioni di carattere nazionale e internazionale, si segnalano Arpa Lombardia, provincia autonoma di Trento e fondazione Edmund Mach;
   l'assessore all'ambiente, energia e sviluppo sostenibile della regione Lombardia, Claudia Maria Terzi, nella risposta all'interrogazione ITR 2962 presentata il 21 marzo 2017 sottolinea come già alcuni grandi laghi lombardi come il lago di Garda, il lago Maggiore, il lago di Como e il lago d'Iseo fanno parte della rete Lter, che l'aggiunta di ulteriori siti dovrebbe essere proposta da un ente di ricerca e che la regione potrebbe, nel caso, promuovere l'iniziativa;
   l'assessore sottolinea altresì che su impulso degli enti locali è possibile valutare l'istituzione di un osservatorio del lago, sulla scorta di quanto fatto ad esempio sul lago di Varese;
   infine, a margine di quanto sopra, l'assessore ricorda che nella seduta del 29 maggio 2017 la giunta regionale lombarda ha approvato la delibera di affidamento ad Aipo delle funzioni di regolatore della gestione del lago d'Idro e del bacino del fiume Chiese e che, venendo incontro alla richiesta della provincia autonoma di Trento, con successiva deliberazione verrà altresì costituito un Comitato di indirizzo paritetico, che supporterà il regolatore nell'esercizio delle sue funzioni –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti indicati in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per favorire l'inserimento del lago d'Idro nella rete dei siti Lter e per recepire le raccomandazioni dello studio Silmas in ordine alla costituzione di un osservatorio scientifico permanente;
   se il Governo intenda assumere ogni iniziativa di competenza per favorire la presenza, negli enti e negli organismi che svolgono funzioni di indirizzo e coordinamento in tema di risorse idriche e monitoraggio ecologico, di rappresentanti delle associazioni riconosciute a livello locale per l'attività svolta nell'ambito della tutela dell'ambiente. (4-17110)