• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/03840 CATALFO, TAVERNA, GIARRUSSO - Al Ministro della salute - Premesso che: il decreto legislativo n. 178 del 2012, recante "Riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce Rossa a...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03840 presentata da NUNZIA CATALFO
mercoledì 28 giugno 2017, seduta n.847

CATALFO, TAVERNA, GIARRUSSO - Al Ministro della salute - Premesso che:

il decreto legislativo n. 178 del 2012, recante "Riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce Rossa a norma dell'articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n. 18", all'articolo 1, comma 4, prevede: "l'Associazione è autorizzata ad esercitare (...) attività d'interesse pubblico";

l'articolo 7, comma 2, sancisce: "I compiti di vigilanza (…) possono essere esercitati anche attraverso ispezioni e verifiche disposte dal Ministro della salute o dal Ministro della difesa, nonché mediante richiesta di atti, documenti e ulteriori informazioni su specifiche materie di particolare rilevanza";

il giornale online "sudpress" del 20 giugno 2017, nell'articolo dal titolo "Croce Rossa Catania tra giri milionari, carte prepagate, forniture misteriose, appalti prorogati, assunzioni, nomine e stipendi record ", ha descritto la situazione della Croce rossa italiana di Catania, in particolare ha segnalato: a) la CRI di Catania è parte dell'associazione temporanea d'impresa che gestisce l'appalto (commissariato) per i servizi al CARA (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Mineo; alcune imprese di tale associazione sono finite nell'inchiesta di Mafia capitale; b) la Croce rossa di Catania nel periodo tra marzo 2015 e aprile 2017 ha incassato per il CARA di Mineo 4.612.000 euro; c) la gestione del primo soccorso presso l'aeroporto di Catania, per il quale nello stesso periodo la CRI di Catania ha ottenuto 1.111.000 euro; singolare che questo appalto sia scaduto agli inizi del 2016, gara bandita e poi annullata nell'aprile 2016, con il risultato che da oltre un anno questo servizio è ancora gestito in proroga dalla Croce rossa;

il giornale continua la sua inchiesta sulla Croce rossa di Catania con un altro articolo del 23 giugno 2017, dove in particolare si sofferma su alcuni acquisti legati alle forniture e sulla natura del rapporto di lavoro dei medici impiegati nel pronto soccorso dell'aeroporto di Catania,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

se, nei limiti delle proprie competenze, intenda richiedere al consiglio direttivo nazionale della Croce rossa italiana notizie in merito all'organigramma del personale, alle mansioni assegnate e alle retribuzioni annesse per le attività del comitato provinciale di Catania, riguardanti il CARA di Mineo e per quelle relative al primo soccorso dell'aeroporto di Catania, al fine di verificare se siano state realizzate a norma di legge le attività d'interesse pubblico di competenza della CRI etnea;

se sia a conoscenza dello stato dei bilanci degli ultimi 5 anni della CRI di Catania;

se le assunzioni dei medici impiegati nei vari servizi curati dalla Croce rossa di Catania siano conformi alla normativa vigente;

se intenda inoltre richiedere al consiglio direttivo nazionale notizie in merito ai compiti istituzionali e al raggiungimento degli obiettivi previsti dalle normative vigenti da parte della Croce rossa di Catania.

(3-03840)