• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/02679 con decreto dell'11 novembre 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 11 del 14 gennaio 2012, l'istituto italiano per l'Africa e l'Oriente è stato...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02679presentato daQUARTAPELLE PROCOPIO Liatesto diMercoledì 23 aprile 2014, seduta n. 217

QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
con decreto dell'11 novembre 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 11 del 14 gennaio 2012, l'istituto italiano per l'Africa e l'Oriente è stato assoggettato alla liquidazione coatta amministrativa e commissario liquidatore l'ambasciatore Antonio Armellini;
l'ISIAO, Istituto per l'africa e l'Oriente, era un ente pubblico non economico vigilato dal Ministero degli affari esteri, nato nel 1995 dalla fusione dell'Is.M.E.O. (Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente, fondato nel 1933 da Giovanni Gentile) con 1'Istituto Italo-Africano (I.I.A.), e presieduto sin dalla sua costituzione dal professor Gherardo Gnoli con 18 dipendenti;
secondo la relazione della Corte dei conti trasmessa alle Camere, nel 2010 i contributi all'istituto sono diminuiti del 44 per cento, passando da 2,5 a 1,4 milioni. Il disavanzo di amministrazione ha superato i 3 milioni e i 3,3 milioni nel 2011 e lo scoperto è arrivato a due milioni e che «Tale grave situazione di dissesto economico-finanziario – hanno sottolineato i giudici contabili – ha determinato l'insostenibilità e l'incapacità di assolvere alle funzioni dell'Istituto»;
il 12 aprile 2012 il tribunale di Roma ha fatto richiesta di dichiarare lo stato di insolvenza e il 25 maggio successivo i 18 dipendenti sono stati trasferiti alla Farnesina, così come le stesse funzioni e competenze dell'istituto;
l'Istituto doveva occuparsi di sviluppare i rapporti culturali, scientifici, la ricerca e la cooperazione fra l'Italia e i Paesi africani e asiatici, svolgendo anche programmi di studio e ricerca. Il glorioso Istituto è sempre stato una fucina di idee, di cultura, di incontri fra Europa, Africa e Asia;
l'ISIAO possedeva, oltre alla sede centrale di Roma, 3 sezioni su territorio nazionale, a Milano, Ravenna e Fano, e 3 sezioni all'estero, Kyoto, Shangai e Saidu Sharif, quest'ultima operativa da oltre 50 anni nel settore archeologico. La Italian school of East Asian Studies (ISEAS) di Kyoto, istituita nel 1982, realizzava ricerche, convegni e pubblicazioni sul Giappone e sull'Asia orientale. La Sezione di Shanghai, istituita nel 2007 consolidava i legami con la Cina anche mediante progetti di cooperazione;
come ha scritto il noto editorialista Sergio Romano, «con la liquidazione coatta amministrativa di questa istituzione culturale non faremo un risparmio. Butteremo via un investimento»;
in questi ultimi anni sono state organizzate mostre e conferenze, patrocinato convegni e seminari specialistici, edito riviste e pubblicazioni di riconosciuto valore accademico, finanziato importanti campagne archeologiche, istituito corsi di lingue e culture africane e orientali rivolti a un ampio pubblico, sottoscritto convenzioni e gemellaggi con analoghi enti accademici sia italiani che stranieri. Questo importante lavoro di rapporti di amicizia e collaborazione è stato realizzato con il concorso dei suoi soci e di un gran numero di esperti e docenti di formazione africanistica e orientalistica;
sin dagli anni 50 l'IsIAO ha avviato una intensa attività editoriale che ha prodotto più di 500 titoli tra monografie; edizioni critiche di manoscritti redatti in lingue orientali; rapporti di scavo; atti di convegni e riviste tra cui 63 numeri dal 1947 al 2008 di «Africa» (trimestrale in lingua italiana, francese ed inglese); 57 numeri dal 1950 al 2007 di «East and West» (trimestrale in lingua inglese) –:
a che stadio sia la procedura di liquidazione dell'IsIAO, come sono state riorganizzate e a quali uffici siano state riattribuite le sue funzioni, quale sia la sorte del patrimonio di scritti, volumi, fotografie di proprietà dell'IsIAO. (5-02679)