• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/17144    San Giuliano di Puglia è un comune di 1.050 abitanti della provincia di Campobasso, in Molise;    il 31 ottobre 2002 un terribile terremoto provocò la morte di 27 bambini e...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17144presentato daVENITTELLI Lauratesto diLunedì 3 luglio 2017, seduta n. 825

   VENITTELLI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   San Giuliano di Puglia è un comune di 1.050 abitanti della provincia di Campobasso, in Molise;
   il 31 ottobre 2002 un terribile terremoto provocò la morte di 27 bambini e un'insegnante nel crollo della scuola Francesco Jovine;
   durante le prime fasi dopo il terremoto fu costruito a circa un chilometro di distanza dall'abitato, nel sito del campo sportivo, un villaggio temporaneo di casette in legno per ospitare gli sfollati del paese con scuola, uffici comunali, caserma e negozi, che, in seguito alla ricostruzione, è rimasto disabitato;
   il sindaco di San Giuliano di Puglia ha sottoscritto nel 2013 una convenzione con la prefettura e il Ministero dell'interno, finalizzata all'ospitalità di 500 migranti da collocare nel villaggio provvisorio;
   a Santa Croce di Magliano, proprio sul tema dell'accoglienza al villaggio provvisorio di San Giuliano di Puglia, si è tenuta un'assemblea alla quale hanno partecipato amministratori del territorio, referenti regionali e parlamentari, durante la quale è stato approvato, un documento che chiede di fermare il progetto riguardante il villaggio provvisorio e l'incremento dei posti previsti per i migranti, nonostante le procedure siano in fase avanzata di appalto;
   nel documento conclusivo, si ricorda, tra le altre cose che «l'iniziativa non tiene in alcun conto la fragilità e la vulnerabilità dell'area interessata e l'assenza di infrastrutture stradali, sanitarie e di sicurezza», proponendo, inoltre, la costituzione di un organismo permanente con funzioni propositive e consultive composto dalla regione, dalla prefettura e dai comuni dell'area interessata per individuare un diverso utilizzo dell'ex villaggio di San Giuliano che vada nella direzione della ripresa economica e sociale dell'area del cratere con particolare riferimento ai giovani;
   va considerato che il Molise è sempre di più terra di accoglienza per i rifugiati e richiedenti asilo e per quanti a vario titolo arrivano in Italia. Nel giro di un anno (dati 2016) le persone accolte sono passate da 1.400 circa a 2.606 il rapporto dei profughi per ogni 10.000 residenti da 45 a 84, una delle percentuali più alte in Italia;
   i centri Sprar distribuiti sul territorio sono oltre venti, ospitano circa un quinto dei richiedenti asilo e hanno dato finora buona prova sotto il profilo dei rapporto con la popolazione locale, sia per l'impegno delle amministrazioni che per la migliore gestibilità dei piccoli gruppi. In continua evoluzione gli arrivi d'emergenza, distribuiti in un numero crescente di comuni;
   è, necessario, però, tenere in considerazione l'impatto su un territorio già così provato di un numero così elevato, in proporzione agli abitanti, di migranti da accogliere: si parla di un paese molto piccolo e le condizioni date non paiono adeguate a garantire gli standard per l'accoglienza e la tutela dei migranti indicati dallo stesso Ministero –:
   se il Ministro non ritenga opportuno adottare le iniziative necessarie al fine di garantire la sicurezza per le popolazioni residenti e per gli ospiti, e un presidio sanitario all'interno del villaggio provvisorio, nonché al fine di allineare le iniziative adottate alle previsioni del decreto sulla riforma del sistema dell'accoglienza, anche per giungere ad un utilizzo alternativo del villaggio per la ripresa sociale e produttiva (agricoltura e territorio), nonché per valorizzare l'accoglienza diffusa, considerata la presenza cospicua di centri Sprar sul territorio;
   se non ritenga necessario coinvolgere nel processo decisionale anche le comunità vicine, Colletorto, Montelongo, Larino, Rotello, Montorio nei Frentani, Bonefro, Casacalenda e Santa Croce di Magliano, per una migliore gestione del centro di accoglienza. (4-17144)