• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/11758    l'università inglese di Loughborough ha elaborato, nel 2014, uno studio scientifico intitolato «A Review and Statistical Modelling of Accidental Aircraft Crashes within Great Britain»...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11758presentato daSPESSOTTO Ariannatesto diMercoledì 5 luglio 2017, seduta n. 827

   SPESSOTTO, PAOLO NICOLÒ ROMANO, LIUZZI, DELL'ORCO, CARINELLI, DE LORENZIS e NICOLA BIANCHI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'università inglese di Loughborough ha elaborato, nel 2014, uno studio scientifico intitolato «A Review and Statistical Modelling of Accidental Aircraft Crashes within Great Britain» in cui vengono passati in rassegna i metodi attualmente utilizzati per ridurre il rischio legato alle attività aeronautiche (risk assessment), proponendo, ove possibile, delle revisioni o degli aggiornamenti dei metodi impiegati;
   tra gli altri, lo studio inglese esamina anche il metodo elaborato da La Sapienza e attualmente impiegato da Enac per la valutazione del rischio contro terzi;
   oltre ad essere ritenuto obsoleto, il modello italiano viene fortemente criticato dall'università inglese per aver escluso dall'analisi di valutazione alcune tipologie di costruttori aerei e per non aver sufficientemente descritto il processo di normalizzazione;
   il decreto legislativo 9 maggio 2005, n. 96, ha introdotto nel codice della navigazione l'articolo 715 (valutazione di rischio delle attività aeronautiche), le cui disposizioni prevedono che, al fine di ridurre il rischio derivante dalle attività aeronautiche alle comunità presenti sul territorio limitrofo agli aeroporti, Enac individui gli aeroporti per i quali effettuare la valutazione di impatto del rischio (piano di risk assessment), e che di tali valutazioni i comuni debbano tener conto nell'esercizio delle proprie funzioni di pianificazione e gestione del territorio;
   in particolare, l'articolo 715 del codice della navigazione e la relativa policy di attuazione prevedono che Enac individui gli aeroporti per i quali effettuare la valutazione del rischio conto terzi, fissando a tal fine il valore limite di 50 mila movimenti/anno e l'ubicazione in tessuti urbani sensibili e fortemente urbanizzati nelle vicinanze aeroportuali;
   i comuni di sedime aeroportuale e quelli prossimi interessati sono tenuti a recepire i risultati del risk assessment adattando i propri strumenti di gestione e pianificazione del territorio, sulla base delle planimetrie redatte da Enac e trasmesse agli stessi, raffiguranti le curve di output da applicare per le misure di tutela;
   talvolta gli stessi comuni ignorano la «consistenza» delle curve di isorischio nella loro zona così come il livello di tutela del rischio esistente, sia in relazione all'elaborazione di un masterplan attualizzato quanto nella formulazione della analisi concernenti la valutazione di impatto ambientale e la valutazione ambientale strategica –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere per provvedere all'aggiornamento del modello di valutazione e della normativa di riferimento in materia di elaborazione dei piani di rischio, alla luce delle criticità contenute nello studio inglese di cui in premessa. (5-11758)