• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.3/03856 LAI - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico - Premesso che: l'articolo 4 del decreto del Ministero dell'ambiente del 25 ottobre...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-03856 presentata da BACHISIO SILVIO LAI
martedì 4 luglio 2017, seduta n.850

LAI - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico - Premesso che:

l'articolo 4 del decreto del Ministero dell'ambiente del 25 ottobre 1999, n. 471, statuisce l'obbligo di sottoporre il sito interessato da forte inquinamento (in caso di superamento o di pericolo concreto ed attuale dei valori di concentrazione accettabili per le sostanze inquinanti) ad interventi di messa in sicurezza d'emergenza, di bonifica e ripristino ambientale;

il sito industriale di Porto Torres (Sassari), di proprietà dell'Eni, trovandosi nelle condizioni descritte dal citato art. 4, è stato inserito nel 2002 nella lista dei siti d'interesse nazionale (Sin) del Ministero dell'ambiente; venendo quindi affidato alla società "Syndial" per la realizzazione delle opere di bonifica;

dopo 14 anni è stato finalmente presentato alla popolazione e alle istituzioni locali, oltre che ai Ministri competenti, il progetto di risanamento denominato "Nuraghe", finalizzato alla realizzazione di una piattaforma polifunzionale e di un sito di raccolta per rifiuti speciali non pericolosi;

il sito inquinato, che occupa la metà dell'area comunale di Porto Torres, ha gravemente contaminato l'ambiente sin dagli anni '70 e si è esteso sino all'area marina circostante, cagionando di conseguenza gravi malattie, che hanno colpito direttamente ed indirettamente la popolazione locale;

al giorno d'oggi lo stato del sito permane critico, in quanto le opere di bonifica non sono state ancora realizzate e le falde inquinate sono contenute da semplici barriere fisiche non sufficienti ad evitare lo spostamento di prodotti tossici dal sottosuolo al mare;

considerato che a quanto risulta all'interrogante:

il progetto prevedeva che la costruzione della piattaforma tecnologica polifunzionale costituisse la base di un futuro polo tecnologico per le operazioni di bonifica, attività necessarie anche in altre aree dell'isola;

lo stesso progetto prevedeva inoltre, come richiesto dalle istituzioni locali e regionali, il coinvolgimento di aziende del territorio per almeno il 40 per cento delle attività, anche con il presupposto del trasferimento di competenze specialistiche;

dal momento della presentazione del progetto, risalente a più di un anno fa, non sono state fornite notizie circa l'avvio delle attività di bonifica; operazioni sulle quali dovrebbe vigilare il Ministero dell'ambiente, nonché, indirettamente, il Ministero dello sviluppo economico;

i costi totali dell'attività di bonifica del sito sono stati inizialmente stimati in 700 milioni di euro, accantonati nel bilancio di Eni, di cui risulterebbero già spesi 270 milioni di euro; mentre ammonterebbe a 70 milioni di euro il costo del progetto "Nuraghe", primo passo per la realizzazione completa dell'opera;

tale progetto non rappresenterebbe una mera esigenza di risanamento e messa in sicurezza del territorio, ma costituirebbe anche un'opportunità di lavoro per molte imprese locali nel campo dello sviluppo tecnologico ricollegabile allo smaltimento di residui chimici ed industriali, in una realtà fortemente aggredita dalla crisi e priva di grandi alternative per il rilancio industriale;

il Governo si è dimostrato sollecito nell'intervenire nei confronti di altri siti d'interesse nazionale, come ad esempio nella bonifica dell'aria industriale di Bagnoli-Coroglio, procedendo in maniera spedita e attenta, al fine di restituire nel più breve tempo possibile alla disponibilità di cittadini e imprese, le aree bonificate,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della criticità della situazione ambientale e sanitaria concernente il sito industriale di Porto Torres, nonché dei motivi del grave ritardo nell'inizio dei lavori di bonifica;

quali siano gli organi competenti a vigilare sulla qualità dei progetti, sull'andamento dei lavori e sul rispetto delle tempistiche;

quali misure, in base alle rispettive competenze, intendano adottare per sollecitare l'avvio delle operazioni di bonifica e per vigilare direttamente sull'andamento dei lavori.

(3-03856)