• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07766 BENCINI, Maurizio ROMANI, MOLINARI, VACCIANO, SIMEONI, PETRAGLIA - Al Ministro della giustizia - Premesso che: il Ministero della giustizia ha posto in essere un programma di interventi,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07766 presentata da ALESSANDRA BENCINI
mercoledì 5 luglio 2017, seduta n.852

BENCINI, Maurizio ROMANI, MOLINARI, VACCIANO, SIMEONI, PETRAGLIA - Al Ministro della giustizia - Premesso che:

il Ministero della giustizia ha posto in essere un programma di interventi, organizzativi e normativi, per fornire a Tribunali e Corti di appello la cornice normativa, le prime risorse finanziarie e strumenti informatici per avviare l'organizzazione di strutture di staff in grado di affiancare il giudice nelle attività d'ufficio. Conseguentemente, ai singoli uffici giudiziari, nell'ambito della loro autonomia, si dà il compito di dare la completa attuazione all'avvio di strutture di supporto e assistenza all'attività giurisdizionale dei magistrati. Sul sito internet del Ministero si legge, tra l'altro, che: "l'Ufficio per il processo è un progetto di miglioramento del servizio giustizia, che partendo da prassi virtuose di revisione dei moduli organizzativi del lavoro del magistrato e delle cancellerie, consente di supportare i processi di innovazione negli uffici giudiziari. Le attività che possono svolgersi nell'Ufficio per il processo sono di vario contenuto, anche in relazione al soggetto che le svolge: ricerca dottrinale e dei precedenti giurisprudenziali, stesura di relazioni, massimazione di sentenze, collaborazione diretta con il magistrato per la preparazione dell'udienza, rilevazione dei flussi dei dati statistici etc.". Ed ancora: "L'ufficio per il processo è anche un intervento che consente ai giovani di avere un'ulteriore opportunità formativa, affinché i giovani laureati possano acquisire strumenti di concretezza operativa a completamento della formazione universitaria. Formazione che consentirà maggiore consapevolezza e dinamismo culturale sull'innovazione tecnologica, organizzativa nelle future funzioni di magistrati, avvocati o altri operatori del diritto";

l'ufficio per il processo era stato previsto dall'art. 16-octies del decreto-legge n. 179 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 221 del 2012, a garanzia della ragionevole durata del processo e poi, da ultimo, modificato con l'art. 50 del decreto-legge n. 90 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114 del 2014. La norma recita: "Al fine di garantire la ragionevole durata del processo, attraverso l'innovazione dei modelli organizzativi ed assicurando un più efficiente impiego delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione sono costituite, presso le corti di appello e i tribunali ordinari, strutture organizzative denominate 'ufficio per il processo', mediante l'impiego del personale di cancelleria e di coloro che svolgono, presso i predetti uffici, il tirocinio formativo a norma dell'articolo 73 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, o la formazione professionale dei laureati a norma dell'articolo 37, comma 5, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111. Fanno altresì parte dell'ufficio per il processo costituito presso le corti di appello i giudici ausiliari di cui agli articoli 62 e seguenti del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, e dell'ufficio per il processo costituito presso i tribunali, i giudici onorari di tribunale di cui agli articoli 42-ter e seguenti del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12. Il Consiglio Superiore della Magistratura e il Ministro della giustizia, nell'ambito delle rispettive competenze, danno attuazione alle disposizioni di cui al comma 1, nell'ambito delle risorse disponibili e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica";

considerato che:

lo svolgimento dello stage presso l'ufficio, nato per migliorare il servizio giustizia, il cosiddetto staff del magistrato, così come previsto dal citato comma 8 dell'articolo 73 del decreto-legge n. 69 del 2013, non dà diritto ad alcun compenso e non determina il sorgere di alcun rapporto di lavoro subordinato o autonomo né di obblighi previdenziali e assicurativi. Tuttavia, nel 2015 il Ministero procedeva prevedendo un rimborso spese, nello specifico borse di studio per tirocinanti laureati, di 400 euro al mese, da distribuire sulla base del reddito delle famiglie e con uno stanziamento di 8 milioni di euro;

nel sito internet del Ministero viene segnalato come "sino ad oggi, negli uffici giudiziari, ai fini delle sperimentazioni dell'ufficio per il processo sono stati coinvolti i tirocinanti laureati ai sensi dell'art. 73 del decreto legge 22 giugno 2013, n. 69 convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2013, n. 98, per i quali per la prima volta sono stati messi a disposizioni per il 2015 risorse - 8 milioni di euro - per le borse di studio, dando attuazione a quanto previsto dal comma 8 bis dell'articolo medesimo. Da un recente censimento della Direzione generale dei magistrati, risulta che nel corso del 2015 sono 2288 i giovani laureati presenti negli uffici giudiziari che frequentano tirocini ai sensi dell'articolo 73 sopra indicato";

il numero dei tirocinanti è sensibilmente aumentato nel corso del 2016 risultando, pertanto, lo strumento previsto una scelta opportuna e migliorativa del servizio giustizia. Tuttavia, si apprende dalla stampa di come, a fronte di quasi 4.000 tirocinanti, circa 1.300 resteranno privi del rimborso in quanto esclusi dalla graduatoria stilata sulla base del reddito (Isee) delle proprie famiglie; dunque, si realizzerà per loro un'esperienza a titolo gratuito continuando a vivere da studenti. Ed invero, un gran numero di tirocinanti ha intrapreso e concluso lo stage apprendendo solo in un secondo momento, con la pubblicazione dell'elenco provvisorio il 15 giugno 2017 ad opera del Ministero, la propria esclusione dalla platea dei beneficiari. Pertanto, il finanziamento è rimasto di 8.000.000 euro, come negli anni precedenti, mentre i posti messi a bando per "smaltire" l'enorme arretrato del sistema sono saliti a quasi 4.000 unità,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda prevedere un ulteriore stanziamento dei fondi onde consentire il rimborso spese a tutti i tirocinanti che hanno intrapreso e concluso il tirocinio, ovvero se intenda procedere ad una redistribuzione delle risorse che tenga conto del lavoro svolto da tutte le risorse umane, senza eccezione alcuna.

(4-07766)