Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/17251 a giugno 2017 è stato emanato il decreto-legge cosiddetto «vaccini», che tante polemiche ha sollevato nell'opinione pubblica italiana;
nel corso della trasmissione...
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-17251presentato daSIBILIA Carlotesto diLunedì 10 luglio 2017, seduta n. 830
SIBILIA. —
Al Ministro della salute
. — Per sapere – premesso che:
a giugno 2017 è stato emanato il decreto-legge cosiddetto «vaccini», che tante polemiche ha sollevato nell'opinione pubblica italiana;
nel corso della trasmissione televisiva «Porta a Porta» del 22 ottobre 2014 il Ministro interrogato dichiarava: «Solo di morbillo a Londra, cioè in Inghilterra, lo scorso anno (quindi, nel 2013) sono morti 270 bambini per una epidemia di morbillo molto grave». Tuttavia, dati ufficiali del Governo inglese registrano un solo decesso nel 2013: un uomo di 25 anni sarebbe morto dopo una polmonite acuta subentrata come complicanza del morbillo;
nel corso della trasmissione televisiva «Piazza Pulita» del 22 ottobre 2015 il Ministro interrogato dichiarava: «Di morbillo si muore, in Europa ! (...). C’è stata una epidemia di morbillo a Londra lo scorso anno (quindi, nel 2014), sono morti più di 200 bambini». I dati ufficiali, invece, riportano zero decessi nel 2014 e, in generale, da 25 anni a questa parte i decessi per morbillo nel Regno Unito sono oscillati tra 0 a massimo 4, come in Italia;
a giugno 2017, come riporta il Messaggero, il Codacons ha presentato un esposto all'Anac per sapere se «sia lecito che il dirigente del Ministero della salute, Ranieri Guerra, firmi atti pubblici sui vaccini sedendo, come da curriculum, nel Cda della Fondazione Glaxo, che come noto produce il vaccino esavalente venduto in Italia» –:
se sia a conoscenza della posizione di potenziale conflitto d'interessi del signor Ranieri Guerra, quali siano i suoi orientamenti al riguardo, e se e in che modo intenda affrontare la questione;
se e in che modo intenda rettificare quelle che paiono all'interrogante reiterate affermazioni errate portate all'attenzione dell'opinione pubblica, così da sgombrare il campo da potenziali elementi di cattiva informazione. (4-17251)