• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/07789 NUGNES, CAPPELLETTI, CASTALDI, DONNO, GIARRUSSO, PAGLINI, PUGLIA - Ai Ministri dell'interno e delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che, a quanto risulta agli...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07789 presentata da PAOLA NUGNES
martedì 11 luglio 2017, seduta n.855

NUGNES, CAPPELLETTI, CASTALDI, DONNO, GIARRUSSO, PAGLINI, PUGLIA - Ai Ministri dell'interno e delle politiche agricole alimentari e forestali - Premesso che, a quanto risulta agli interroganti da un comunicato stampa pubblicato sulla pagina web "Pozzuoli online - Portale del Comune di Pozzuoli" del 19 febbraio 2014, si apprende che nella giornata di martedì 18 febbraio 2014 è stato inaugurato ufficialmente il nuovo mercato al dettaglio di via Fasano, a Pozzuoli. La struttura sarebbe stata completamente ristrutturata con uno stanziamento da parte dello stesso Comune di Pozzuoli ed è in grado di ospitare 70 operatori tra l'area ittica e quella ortofrutticola;

considerato che, per quanto risulta agli interroganti:

i lavori di ristrutturazione dell'intero mercato sarebbero stati interessati da circa 8 mesi di continui ritardi, che ne hanno posticipato la riapertura al pubblico;

la delibera n. 136 del Comune di Pozzuoli avente ad oggetto "Adeguamento igienico-sanitario del Mercato al dettaglio di Via Fasano Pozzuoli - Na - Approvazione variante al progetto approvato con delibera di Giunta Comunale n. 90 del 11.07.2013 - Impegno maggiore spesa di euro 317.000,00 sui Fondi Bilancio Comunale" evidenzia che l'intero progetto è stato finanziato con un primo stanziamento complessivo di 517.000 euro, approvato con deliberazione della Giunta comunale n. 55 del 15 maggio 2013, a cui si è aggiunto un maggiore finanziamento per la realizzazione dell'opera di 317.000 euro per la variante al progetto;

considerato inoltre che:

la pagina web "pozzuoli21" in data 1° luglio 2017, nell'articolo dal titolo "Esclusivo/Falso e truffa sui lavori: ecco perché l'Antimafia ha sequestrato il mercatino di via Fasano", riporta la notizia del sequestro preventivo dei due mercatini al dettaglio di via Fasano, perché a disposizione della magistratura come "corpo del reato", per "l'accertamento dei fatti". Inoltre, evidenzia che: "Lavori costati circa 1.241.701,92 euro, oltre il doppio rispetto ai 570 mila euro stanziati inizialmente e tra varianti più oneri aggiuntivi, il 30% in più dei 345.267,36 euro dell'importo iniziale dopo il ribasso d'asta". Il provvedimento è stato emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli;

il suddetto articolo riporta che, nonostante i cospicui stanziamenti pubblici, si sarebbero verificati gravi problemi strutturali, sin dai primi giorni della riapertura e per questo il Comune di Pozzuoli, con ulteriori due determine dirigenziali, n. 2505 e n. 2056 del 30 dicembre 2016, ha deciso di stanziare ulteriori 199.550 euro. L'intera somma è stata divisa in 99.700 euro per il mercato ittico e 99.850 euro per il mercato ortofrutticolo al dettaglio;

considerato altresì che:

le attività investigative della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, coordinate dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice, sono incentrate ad accertare presunte violazioni della normativa del codice degli appalti (decreto legislativo n. 50 del 2016) in favore del circuito economico-mafioso-imprenditoriale presente sul territorio e la sottoscrizione di numerosi contratti e incarichi professionali;

nel caso dei mercatini di via Fasano le indagini sarebbero altresì concentrate sull'assenza delle certificazioni di collaudo dell'intero impianto, nonché sulla sproporzione tra i costi sostenuti per realizzare i lavori di ristrutturazione e quello dei materiali effettivamente utilizzati. A tal fine sarebbero stati disposti anche dei carotaggi nelle strutture portanti delle opere per la verifica dei materiali utilizzati;

considerato infine che:

a parere degli interroganti l'indagine della Procura della Repubblica di Napoli è estremamente delicata sotto il profilo degli intrecci corruttivi da pubblico-privato e potrebbe avere degli sviluppi imprevedibili nei prossimi mesi;

un articolo a firma di Nello Mazzone ed Elisabetta Froncillo riportato dal quotidiano web "Il Mattino" del 27 gennaio 2016, dal titolo "Pozzuoli, l'Antimafia ordina perquisizione: carabinieri nella sede del Comune. Indagati dirigenti e funzionari", evidenzia la notizia della notifica ad alcuni dirigenti della conclusione delle indagini preliminari a loro carico, dell'accesso dei militari nella sede dell'Ufficio lavori pubblici. Si legge: "ci sarebbe anche una ditta, che negli anni si sarebbe aggiudicata diversi appalti nel comune puteolano, destinataria anche di interdittive antimafia (...) che avrebbe avuto negli ultimi periodi problemi anche nella vicina Quarto",

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti e di quali ulteriori elementi dispongano;

quali provvedimenti di competenza intendano adottare per sostenere lo sviluppo sano del territorio, promuovere incentivi verso le attività agricole artigianali e commerciali, anche sostenendo la promozione dei diritti sociali e la cultura della legalità;

se intendano attivarsi, nei limiti delle proprie attribuzioni, affinché sia verificata la corretta assegnazione dei lavori pubblici realizzati nel biennio 2014-2015 nel comune di Pozzuoli;

se intendano assumere urgenti iniziative di competenza, affinché sia previsto un percorso finalizzato a garantire la ripresa delle attività in un ambito commerciale da sempre tradizionale per la città di Pozzuoli e che conta l'impiego di numerose famiglie locali, anche in considerazione del fatto che, a parere degli interroganti, tale circostanza sosterrebbe e agevolerebbe le indagini in corso condotte dalla Procura di Napoli;

se non siano a conoscenza della presenza di un cartello di clan di camorra o di gruppi di criminalità comune con interessi non solo sugli appalti nell'area della città di Pozzuoli, ma anche nella gestione delle filiere ittiche od ortofrutticole;

se non ritengano necessaria e urgente la sottoscrizione di protocolli di legalità nel settore ittico-ortofrutticolo, al fine di arginare e rafforzare il contrasto della presenza mafiosa nel territorio.

(4-07789)