• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/17329    Luigi Leonardi è un giovane imprenditore napoletano che ha denunciato una serie di estorsioni e per questo motivo è stato inserito tempo fa in un programma di protezione come testimone...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17329presentato daROSTAN Michelatesto diVenerdì 14 luglio 2017, seduta n. 834

   ROSTAN. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   Luigi Leonardi è un giovane imprenditore napoletano che ha denunciato una serie di estorsioni e per questo motivo è stato inserito tempo fa in un programma di protezione come testimone di giustizia;
   Leonardi era titolare di due fabbriche con relativi negozi, distribuiti tra Cardito, Nola, Giugliano e Melito; vittima di richiesta estorsive continuate, ha presentato 18 denunce nell'arco di 12 anni;
   dalle sue denunce sono scaturiti diversi procedimenti giudiziari; uno è arrivato a processo davanti al tribunale di Nola e giunto a sentenza di primo grado il 31 maggio 2010 con condanne per 63 persone e periodi di reclusione che vanno tra 5 ai 17 anni;
   l'imprenditore ha denunciato di aver ricevuto dopo le denunce ripetute minacce e intimidazioni, con vere e proprie aggressioni;
   tutta la sua attività economica, in questi anni, è andata in rovina; le fabbriche sono state chiuse, i negozi non esistono più, creando all'imprenditore notevoli problemi finanziari;
   un cugino di secondo grado del padre dell'imprenditore, Antonio Leonardi, è stato arrestato a Napoli alla fine del 2012 con il sospetto di essere affiliato al clan Di Lauro; ha cominciato poi a collaborare con la giustizia con una serie di deposizioni;
   la Commissione centrale di protezione, nel novembre del 2016, ha avviato l’iter per modificare lo status di Leonardi, facendolo passare da testimone di giustizia a collaboratore di giustizia;
   tecnicamente, si considerano collaboratori di giustizia persone che hanno un passato di appartenenza ad una organizzazione criminale o mafiosa e sottoscrivono un «contratto» con lo Stato basato sulla fornitura di informazioni provenienti dall'interno dell'organizzazione criminale in cambio di benefici processuali, penali e penitenziari, della protezione e del sostegno economico per sé e per i propri famigliari;
   si considerano, invece, testimoni di giustizia cittadini comuni che forniscono la loro testimonianza relativamente all'accadimento di un fatto delittuoso e per tale ragione godono di una protezione da parte degli organi dello Stato appositamente creati;
   l'organismo preposto a decidere lo status di collaboratore o di testimone di giustizia è appunto la Commissione centrale per la definizione e applicazione delle speciali misure di prevenzione;
   il cambio di status da testimone a collaboratore è stato subito fortemente respinto da Leonardi, che l'ha considerato come un pregiudizio alla sua dignità di uomo che ha denunciato, rinunciando a tutto e rischiando in prima persona, come cittadino libero che sceglie di collaborare e non alla stregua di un pentito;
   in data 5 luglio 2017, presso la compagnia dei carabinieri di Marcianise, Leonardi, di fronte alla notifica della richiesta di trasferimento in località segreta e protetta a seguito del cambio di status da testimone di giustizia a collaboratore di giustizia ha rinunciato alla protezione dello Stato, dichiarando la sua amarezza per il cambio di status, ritenuto immotivato;
   «Preferisco farmi ammazzare piuttosto che cambiare identità e trasferirmi in una località segreta come se fossi un delinquente: voglio continuare a vivere e lavorare nella mia terra e vorrei che le istituzioni mi fossero accanto», questo ha dichiarato Leonardi al quotidiano napoletano Il Mattino;
   con la rinuncia al programma di protezione, l'imprenditore è sottoposto nuovamente a gravi rischi per la sua sicurezza e per la sua incolumità –:
   se sia a conoscenza di quanto sopra esposto, e considerato che la situazione appare complessa e di estrema gravità, se non ritenga di assumere iniziative, nel rigoroso ambito delle sue competenze, per accertare i fatti, verificare la correttezza delle procedure e vigilare sulla protezione e sulla tutela che va garantita all'imprenditore Leonardi, la cui vita non va in alcun modo messa a rischio. (4-17329)